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ginod
Utente di ABCsalute.it
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Riporto l'esisto della RM e della tac per chiedere pareri su cosa è consigliabile fare.
grazie per la disponibilità
saluti

RM COLONNA CERVICALE, SENZA E CON CONTR.
Perdita da rettilineizzazione con tendenza all'inversione cifotica a raggio di curvatura estremamente ampio della fisiologica lordosi cervicale; il fulcro anomalo è costituito dalla importante discopatia ad espressività posteriore all'altezza di C4 C5.
Avanzati fenomeni degenerativo-artrosici con spondilosi osteofitosica, osteocondrosi intervertebrale, questa particolarmente evidente a livello dell'osso subcondrale sottostante le limitanti somatiche contrapposte ed adiacenti al disco C5 C6, e a livello del sottostante C6 C7.
Ernia discale mediana e appena paramediana destra C2 C3.
Ernia discale postero paramediana sinistra C3 C4.
Grossolana ernia discale postero mediana, paramediana e laterale destra ad ampia base di impianto protrusiva C4 C5; forte riduzione del diametro antero-posteriore dello speco rachideo, dislocazione del ligamento longitudinale posteriore, impronta sul sacco durale con occlusione dello spazio perimidollare anteriore e forte assottigliamento del diametro antero-posteriore della corda midollare, che presenta ipersegnale T2 e STIR come da sofferenza tissutale spondilogenetica. Il disco appare globalmente protruso.
Importante ernia discale anche in posizione paramediana e laterale destra ad ampia base di impianto protrusiva C5 C6, particolarmente, irregolarmente assottigliato e ipointenso per degenerazione gassosa. Anche qui sono importanti i fenomeni compressivo-dislocativi e la sofferenza midollare da compressione.
La spongiosa sottostante presenta inoltre una piccola focalità nettamente ipointensa in tutte le sequenze (isola di compatta? Piccola raccolta gassosa?) in posizione anteriore parasagittale sinistra.
Bulging globale con minima accentuazione focale postero mediana C6 C7, ridotto in altezza e segnale su base degenerativa.
Tutte le discopatie citate, in particolare C4 C5 ma anche C5 C6, concorrono ad aggravare la stenosi rachidea descritta.
Ernia discale paramediana destra D5 D6.
La somministrazione del contrasto non modifica il quadro.

TC RACHIDE CERVICALE
Avanzati fenomeni degenerativo-artrosici con spondilosi osteofitosica, osteocondrosi particolarmente evidente a livello dell'osso subcondrale sottostante le limitanti somatiche contrapposte ed adiacenti al disco C5 C6, e a livello del sottostante C6 C7.
Ernia discale mediana e appena paramediana destra C2 C3.
Ernia discale postero paramediana sinistra C3 C4.
Grossolana ernia discale postero mediana, paramediana e laterale destra ad ampia base di impianto protrusiva C4 C5; forte riduzione del diametro antero-posteriore dello speco rachideo
Ernia discale anche in posizione paramediana e laterale destra ad ampia base di impianto protrusiva C5 C6, componnete calcifica nel contesto, particolarmente assottigliato e degenerato
La spongiosa sottostante di c6 presenta inoltre una piccola raccolta gassosa in posizione anteriore parasagittale sinistra.
Bulging globale con minima accentuazione focale postero mediana C6 C7.
 
de divitiis
Esperto di ABCsalute.it
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Gentile utente,
la RMN del rachide ha messo in luce un quadro di ernie discali multiple con compressione e sofferenza midollare. il consiglio è sicuramente di sottoporsi quanto prima ad una valutazione specialistica neurochirurgica per capire quale sia la compromissione neurologica e se ci siano indicazioni ad un trattamento. non sottovaluti il problema.
cordiali saluti
OdD

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Prof. Dr Oreste de Divitiis
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    Via Sergio Pansini
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    oreste.dedivitiis@unina.it
 
ginod
Utente di ABCsalute.it
Messaggi: 3
grazie per la risposta.
lo specialista mi ha consigliato l'intervento chirurgico.
volevo capire, se possibile, i pro ed i contro e la tipologia di intervento più appropriato.
grazie per la disponibilità
cordiali saluti
 
de divitiis
Esperto di ABCsalute.it
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Messaggi: 104
Esistono sostanzialmente due tecniche quella endoscopica e quella classica microchirurgica. A mio avviso l'una vale l'altra. è importante che venga utilizzata la tecnica con la quale il suo neurochirurgo di fiducia a maggiore esperienza. L'intervento consiste nella rimozione della porzione di disco intersomatico estrusa (ernia) attraverso un approccio interlaminare. la procedura va poi completata con la rimozione della componente discale degenerata ancora localizzata all'interno dell'anulus fibroso (discectomia) per ridurre al minimo i rischi di recidiva e poi deve essere effettuato un allargamento del forame di coniugazione attraverso il quale fuoriesce la radice nervosa (foraminotomia) per consentire al nervo sicuramente rigonfio ed edematoso di scorrere più liberamente. é un intervento quasi sempre risolutivo con basse percentuali di complicanze in mani esperte.
in bocca al lupo
OdD

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ginod
Utente di ABCsalute.it
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grazie per la risposta veramente esaustiva e crepi il lupo.
cordiali saluti
 
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