Nevralgia del trigemino

Buongiorno.

Soffro di nevralgia del trigemino da quando avevo 22 anni. Non mi è stata diagnosticata subito, e il mio medico di base mi ha fatto fare dei cicli di cortisone quando si presentavano i dolori. A 24 anni sono andata al pronto soccorso perché i dolori erano diventati insopportabili, e la neurologa mi ha prescritto il Tegretol, 800 mg al giorno, da interrompere dopo due settimane dalla risoluzione della sintomatologia. La risonanza magnetica non ha evidenziato alcun problema ma i dolori continuavano, così il medico di base mi ha consigliato di prendere il Tegretol "all'occorrenza". Ora ho 26 anni, e sono due anni che prendo Tegretol continuativamente nei mesi freddi, in quanto ho riconosciuto che è proprio l'aria fredda che mi causa i dolori maggiori.

Quest'anno ho sospeso il Tegretol a fine marzo, ma il freddo di questi giorni mi ha causato nuovamente forti dolori. Volevo un'opinione su come mi converrebbe prendere allora il Tegretol, cioè se davvero ha senso sospenderlo nei mesi caldi, se poi devo stare attenta alle previsioni per ricominciare la terapia ogni qualvolta si scende sotto i 20 gradi, soprattutto perché ci vuole qualche giorno prima che la carbamazepina si attesti a un livello tale da eliminare i sintomi.

Normalmente, nei mesi più freddi (da novembre a febbraio) prendo 800 mg al giorno (400 la mattina e 400 la sera), mentre in ottobre e in marzo (o comunque quando le temperature si abbassano durante la primavera/estate) ne prendo 400 mg al giorno (200 la mattina e 200 la sera).

Avrebbe senso continuare a prenderne 400 mg al giorno (o meno?) anche durante i mesi caldi, per prevenire questi episodi di forti dolori? O si tratta di un abuso di farmaci?

Devo fare altri controlli?

Ringrazio anticipatamente chi saprà darmi una risposta.