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Sigismondo
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Ho una mamma di 75 anni e ultimamente ha avuto problemi alla vista. Per questo abbiamo pensato che si trattasse delle cataratte, ma l’oculista ha rivelato una degenerazione maculare dovuta all’età avanzata. Vorrei sapere se la degenerazione maculare può portare alle cecità?
 
pascotto
Utente di ABCsalute.it
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Messaggi: 29
Gentile Sigismondo,

La degenerazione maculare è una malattia grave della retina che porta alla perdita della capacità di distinguere i dettagli. Fortunatamente, la retina "periferica" non viene quasi mai colpita dalla malattia e, pertanto, pur essendo una malattia molto invalidante, non porta mai alla cecità completa.

Sappia, comunque, che oggi esistono anche delle terapie efficaci per la cura della degenerazione maculare (o, almeno, per limitarne gli effetti dannosi).

In bocca al lupo per Sua madre!

Antonio Pascotto
www.OculisticaPascotto.it
 
SIRAVO
Utente di ABCsalute.it
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Messaggi: 172
Carissimo,
La DMS è È una malattia che colpisce la retina, per l’esattezza la sua parte più importante per la visione cioè quella centrale, chiamata macula. Grazie alla macula è consentita la visione distinta, la lettura dei caratteri più piccoli, la percezione dei colori. Questa regione può andare incontro a vari processi: traumatici, infiammatori e degenerativi anche in giovane età (si pensi ad esempio alla miopia elevata, dove l’acuità visiva è ridotta proprio in funzione dell’interessamento maculare); ma più frequentemente la regione maculare viene colpita dai processi di invecchiamento della retina e dei tessuti vicini, ecco perché viene comunemente chiamata degenerazione maculare senile o degenerazione maculare legata all’età. La degenerazione maculare, che di solito compare a partire dalla sesta decade della vita, costituisce una delle cause più frequenti di cecità legale nel mondo occidentale. L’affezione infatti colpisce il 18-20% della popolazione anziana, con prevalenza per il sesso femminile. Tra i colpiti dalla malattia il rischio che sia colpito anche il secondo occhio è del 5-15%.
Classificazione
Con i processi di invecchiamento si riduce l’apporto di sangue e di elementi nutritivi, si alterano cioè i delicati meccanismi che sovrintendono alla nutrizione delle cellule retiniche usurate con il risultato che avviene un accumulo di “scorie” al di sotto della macula di entrambi gli occhi; Esistono due forme di degenerazione maculare legata all’età, entrambe associate ad alterazioni del microcircolo capillare, tipiche dell’età avanzata: la forma secca (o atrofica - vedi foto a sinistra) e la forma umida (o essudativa - vedi foto a destra).
DMLE ATROFICA DMLE ESSUDATIVA
Queste andrebbero considerate come due patologie distinte, poiché la loro prognosi e terapia sono del tutto diverse.
La forma secca o atrofica è caratterizzata da un assottigliamento progressivo della retina centrale, che risulta scarsamente nutrita dai capillari poco efficienti e si atrofizza, determinando la formazione di una cicatrice in sede maculare con un aspetto a ‘carta geografica’ (aureolare).
L’altra forma di degenerazione maculare è detta umida o essudativa ed è complicata dalla formazione di vasi capillari anomali inglobati in membrane neovascolari dalla parete fragile. Questi vasi sono permeabili al plasma (la parte liquida del sangue) e possono dare origine, quindi, a distacchi sierosi dell’epitelio pigmentato retinico e, nei casi più avanzati, si possono rompere facilmente, provocando un’emorragia retinica.
Entrambe le forme di degenerazione maculare si accompagnano alla presenza a livello maculare di drusen, ossia di corpi colloidi: si tratta di depositi di forma irregolarmente rotondeggiante, situati sotto la retina. Di esse ne distinguiamo due tipi: Hard drusen (meno gravi) e Soft drusen (più rischiose).
Nel caso non si possa effettuare una Fluorangiografia Retinica(FAG) si DEVE ricorrere ad una tecnica diagnostica molto recente chiamata termografia ottica a radiazione coerente (OCT). Questa tecnica, utilizzando un raggio luminoso, mediante sezioni tomografiche (strati), permette l’analisi delle strutture retiniche.
QUINDI PRIMA DI OGNI COSA DEVE EFFETTUARE UN OCT!!!!!
La terapia medica per la forma ATROFICA
La terapia di cui disponiamo per la degenerazione maculare atrofica, si avvale di farmaci che hanno lo scopo di ritardare e rallentare la progressione della malattia. Si tratta di farmaci a base di sostanze antiossidanti, che combattono la formazione dei radicali liberi e l’ischemia del tessuto retinico maculare. I principali sono la luteina, molto efficace secondo recentissimi studi internazionali con il dosaggio di 10 mg al giorno, le vitamine A ed E, i sali minerali quali lo zinco il rame ed il selenio, ed antiossidanti vegetali quali la zeaxantina e l’astaxantina. Questi integratori alimentari vanno assunti quotidianamente a stomaco pieno, preferibilmente al mattino. Inoltre, sono molto utili gli ausili per ipovedenti, quali i videoingranditori.
Le terapie per la forma ESSUDATIVA
La forma essudativa, invece, attualmente viene trattata con:
Terapia laser (fotocoagulazione). Questa si propone di distruggere i vasi neoformati e pertanto di tentare di fermare l’evoluzione della malattia. Purtroppo l’efficacia del laser è limitata. Infatti le recidive di questi neovasi sono molto elevate e spesso il trattamento laser deve essere ripetuto.
Terapia fotodinamica (PDT), attuata mediante un tipo particolare di laser, previa iniezione endovenosa di una sostanza chiamata verteporfina.Tuttavia essa può essere effettuata con successo solamente nelle forme subfoveali, cioè sotto la fovea, che è la regione centrale avascolare della macula, e iuxtafoveali, a 200-500 micron dalla fovea. Spesso sono necessarie ripetute sedute nel tempo e, purtroppo, talvolta la malattia può recidivare a distanza nei mesi.
Terapie con iniezioni intraoculari. Il futuro della terapia, comunque, è negli studi di genetica sulle cellule staminali e sui meccanismi dell’angiogenesi, cioè della proliferazione dei temibili nuovi vasi. In particolare sono stati già introdotti sul mercato i cosiddetti anti-VEGF, somministrati attraverso iniezioni intravitreali, che agirebbero bloccando a monte la nascita dei vasi anomali; se così fosse in numerosi casi si potrebbe arrestare l'evoluzione della degenerazione maculare correlata all’età (forma umida).
Prevenzione
All’aumentare dell’incidenza della Degenerazione Maculare Senile (DMLE) è cresciuto anche il numero degli studi effettuati su di essa per cercare, oltre che di chiarirne le cause, di individuare la cura. È stato così accertato che una corretta alimentazione può aiutare a rallentare e in certi casi prevenire lo sviluppo della DMLE. Gli agenti antiossidanti naturali (carotenoidi) presenti nei vegetali a foglia verde (spinaci, broccoli, cavoli, lattughe, ecc.) svolgono azione protettiva per l’occhio, in particolare proprio per la macula ove sono normalmente presenti. Un’alimentazione ricca di tali sostanze sarebbe di grande aiuto.
Quando ci si trova di fronte ad un quadro iniziale ma progressivo di maculopatia è bene assumere tali sostanze, oltre che con la dieta, anche sottoforma di capsule (medicine/integratori).
Inoltre l’eliminazione del fumo e controlli accurati del sistema cardiovascolare sono assolutamente raccomandabili, bisogna infatti valutare anche l’eventuale uso di farmaci vasoprotettori.
SONO A SUA DISPOSIZIONE PER QUALSIASI CHIARIMENTO.
Un carissimo saluto

PROF.DUILIO SIRAVO
siravo@supereva.it
http://drsiravoduilio.beepworld.it
 
Dr Ernesto Capitanio
ABC1120
Medico di ABCsalute.it
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La degenerazione maculare oggi si può curare bene con le terapie ANTI VEGF o antiemorragiche.
Bisogna fare prima una valutazoine precisa del tipo di maculopatia di cui soffre sua mamma.
Cordiali saluti

_________________
Dott. Capitanio Ernesto
    20100 MILANO (MI)
    Via Fabio Filzi, 27
    02.67382244
    ernesto@capitaniooculista.it
http://www.dottcapitanio.abcsalute.it
 
Prof. Dr Fabio Dossi
VP234
Medico di ABCsalute.it
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Messaggi: 46
La degenerazione maculare senile è localizzata alla sola parte centrale della retina, cioè la macula. Non porterà pertanto da sola ad una cecità assoluta, anche se in termini di decimi può rendere la vista molto bassa.

Prof. Fabio Dossi

_________________
[b]Prof. Fabio Dossi[/b] [list][/list] [list]fabdossi@alice.it[/list]
 
Centro oculistico S.r.l.
TL146
Medico di ABCsalute.it
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La rosolia è la più comune manifestazione intrauterina che produce una cataratta congenita.
Spesso purtroppo oltre alla cataratta vi sono altre gravi anomalie dell'occhio
La presenza di una cataratta congenita può essere facilmente diagnosticata anche in maniera semplice notando la mancanza del riflesso rosso usando il flash nell'eseguire forografie con le normali macchine digitali.
La mancanza del riflesso rosso ( anche senza dilatazione della pupilla) deve porre allarme e in questi casi è opportuno eseguire immediatamente una visita specialistica.

Dr.Stefano ESENTE

_________________
Centro oculistico S.r.l.
    50136 FIRENZE (FI)
    Via Fossombroni
    Tel.055.243442
    amministrazione@centrooculisticofirenze.it
http://www.centroculistico.abcsalute.it
 
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