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LadyMe
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Buonasera
mi è stata diagnosticata una congiuntivite da virus circa 13 giorni fa, cura: netildex per 15 giorni, è normale che dopo 13 giorni di cura ancora vedo appannato? il dolore è diminuito...la mattina appena sveglia vedo bene ma poi quando arriva la sera ritorna l'offuscamento della vista. Dovrei aspettare di finire la cura e attendere qualche giorno per vedere se ci sono miglioramenti o devo recarmi di nuovo dall'oculista? sono preoccupata! GRAZIE
 
PROF.SIRAVO
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PUò ESSERE NORMALE!!
CONGIUNTIVITE VIRALE
siravoduilio 01-06-2011, 08:53 AM

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La congiuntivite virale è un termine generico,comunque gli agenti etiologici più comuni delle congiuntiviti virali sono gli adenovirus che possono provocare congiuntiviti epidemiche (specialmente i sierotipi Ad 8, 19, 37 e 5) e la febbre faringo-congiuntivale (in genere i sierotipi Ad 3, 4 e 7, ). Una epidemia di congiuntivite emorragica acuta, una rara congiuntivite associata a infezione da enterovirus tipo 70, si è verificata in corso di epidemie in Africa e in Asia
Dopo una incubazione di circa 5-12 giorni, si presentano i sintomi di iperemia congiuntivale, secrezione acquosa, irritazione oculare e le palpebre al risveglio sono incollate. I sintomi divengono spesso bilaterali ma iniziano generalmente in un occhio. Molti pazienti hanno avuto contatti con persone affette da congiuntivite e/o con recente infezione delle alte vie respiratorie.
La congiuntiva bulbare e tarsale è iperemica. Sulla congiuntiva palpebrale sono presenti follicoli linfatici. I linfonodi preauricolari sono spesso ingrossati e dolenti.
Nelle congiuntiviti virali gravi, i pazienti lamentano fotofobia significativa e sensazione di corpo estraneo. Questi pazienti possono avere pseudomembrane di fibrina e cellule infiammatorie sulla superficie congiuntivale e/o infiammazione corneale focale. Anche dopo la risoluzione della congiuntivite, alla lampada a fessura possono essere visibili per due anni o più delle cicatrici corneali (da 0,5 a 1,0 mm). Queste occasionalmente possono provocare riduzione dell'acuità visiva e abbagliamento significativo.
Sebbene possano essere impiegati terreni di coltura semplici, per l'identificazione e la crescita del virus responsabile di una congiuntivite sono necessarie colture tissutali speciali. L'infezione batterica sovrapposta è molto rara; se i sintomi di presentazione sono correlabili a una congiuntivite batterica, p. es., secrezione purulenta, l'occhio deve essere sottoposto a colture specifiche per batteri. Le secrezioni possono essere esaminate al microscopio e colorate con la colorazione Gram per identificare i batteri e con la colorazione Giemsa per determinare la risposta dei leucociti.
La congiuntivite virale è altamente contagiosa e si trasmette con goccioline, veicoli d'infezione e inoculazione mano-occhio. Dopo aver esaminato il paziente, il medico deve lavarsi molto bene le mani e sterilizzare gli strumenti per evitare la trasmissione dell'infezione. Il paziente deve essere avvisato di lavarsi bene le mani dopo aver toccato gli occhi o le secrezioni nasali, per evitare di contagiare l'occhio non infetto e di evitare di condividere asciugamani o cuscini. Gli occhi devono essere continuamente puliti dalle secrezioni e non bendati. La congiuntivite virale è autolimitantesi, poiché dura una sett. nei casi lievi e fino a tre sett. nei casi gravi. Se la congiuntivite è provocata specificatamente da un virus, nessuna terapia è necessaria o disponibile. Se le caratteristiche cliniche sono compatibili con un'infezione batterica, il paziente deve essere sottoposto a terapia antibiotica locale, p. es., sulfacetamide sodica al 10% in collirio o trimetoprim/polimixina B qid per 7-10 giorni. Congiuntiviti gravi associate con pseudomembrane, visione ridotta da infiammazione corneale o cicatrici possono richiedere la somministrazione di corticosteroidi topici. Comunque, i corticosteroidi topici possono esacerbare un'infezione da herpes virus simplex, portando anche a ulcerazioni e perforazione corneale. L'uso a lungo termine dei corticosteroidi può portare al glaucoma e a una possibile cataratta. Il loro uso deve essere perciò iniziato e monitorizzato dall'oftalmologo.


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WB906
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Gentile Utente,
mi pare strano che Le abbiano prescritto un collirio che contiene cortisone per una congiuntivite virale: i cortisonici di solito sono controindicati nelle infezioni virali!

Per valutare bene la Sua situazione obiettiva e il problema dell'offuscamento visivo è indispensabile che si sottoponga ad una accurata visita oculistica.
Cordiali saluti.

Dott. Giorgio Cezza
Medico-Chirurgo
Specialista in Oftalmologia
Fondatore e Direttore Sanitario del Day Hospital "Santa Lucia"
Maglie (Lecce)

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PROF.SIRAVO
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In effetti c'è da dire che ultimamente questa teoria è stata rivista specialmente dai miei amici americani e le stigmate anticortisoniane sono in parte stae ,a mio avviso non giustamente ,abbandonate!!
I pazienti scolari non dovrebbero frequentare la scuola almeno finché è presente lacrimazione intensa e bambini ed adulti ovviamente NON DEVONO condividere asciugamani o altro con i familiari.
La terapia consigliata consiste nella somministrazione di colliri a base di interferone bovino (due gocce ogni due ore), impacchi freschi, uso di vasocostrittori (quattro volte al giorno) e di lacrime artificiali viscose. Nei casi meno gravi è possibile istaurare una terapia alternativa; gli steroidi locali (fluormetolone o prednisone acetato 0,125% quattro volte al giorno) riescono a controllare la malattia, che in genere assume un andamento acuto nei primi quattro sette giorni, per poi risolversi nel giro di due settimane.

Molti Autori preferiscono associare l'uso di un midriatico che consente di porre l'occhio in uno stato di riposo funzionale e quindi di prevenzione per una cheratite.



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