Carissima,
l'epifora è un sintomo oggettivo e non una malattia,quindi bisogna conoscerne la causa per poterla coerentemente debellare che spessoè un' occulsione delle vie lacrimali come può accadere in una dacriocistite. Quindi le due cose spesso sono contemporanee. L'una (dacriocistite) genera l'altra(epifora). Le lacrime si raccolgono all'angolo mediale dell'occhio, dove trova inizio la loro via di escrezione, rappresentata dai puntini lacrimali che si aprono nei condotti lacrimali e poi sboccano nel sacco (specie di serbatoio accolto nell'omonima fossa ossea); la via lacrimale si continua nel condotto naso-lacrimale che decorre nella parete laterale delle fosse nasali e sbocca nel meato inferiore del naso.
Le stenosi dell'apparato lacrimale provocano un sintomo ben definito, chiamato "epifora", che comporta una lacrimazione continua e fastidiosa e che rappresenta un disturbo più frequente di quanto si creda. Il fastidio che questa patologia provoca è abbastanza importante e genera insofferenza e malessere soprattutto ai pazienti impegnati in attività lavorative di concentrazione.
I principali interventi chirurgici che interessano l'apparato lacrimale sono i seguenti:
Puntoplastica
E' un intervento eseguito in anestesia locale che consiste in una plastica del puntino lacrimale, cioè in una dilatazione del puntino. Questo si esegue in tutti i casi di epifora quando il lavaggio lacrimale ha dato esito positivo. E' un intervento con un'altissima percentuale di successo e va eseguito con l'ausilio del microscopio operatorio.
Sondaggio delle vie lacrimali
Generalmente va eseguito nei bambini entro 1 anno di età nei quali si riscontra la presenza di un'epifora precoce con ristagno di secrezione a livello delle ciglia. Consiste nell'eseguire un'apertura forzata del dotto nasolacrimale. La percentuale di successo è di circa il 70% e si esegue sotto blanda sedazione.
Intubazione bicanicolare con tubicini di silicone
Consiste nell'inserimento di tubicini di silicone dal puntino lacrimale superiore e dall'inferiore annodando poi i due capi nel naso. I tubicini vengono poi rimossi dopo 6 mesi.
Dacriocistectomia
Questo intervento consiste nell'asportazione del sacco lacrimale in toto e si esegue in pazienti affetti da neoplasie del sacco. Questa procedura è però ormai raramente praticata in quanto si preferisce ora eseguire una DACRIOCISTORINOSTOMIA. L'indicazione elettiva è per i pazienti di una certa età in cui l'asportazione del sacco influirebbe poco sulla fisiopatologia del film lacrimale che con l'avanzare dell'età subisce una naturale e significativa riduzione.
Dacriocistorinostomia
Viene eseguita in tutti i casi in cui si abbia una ostruzione del dotto nasolacrimale, quindi per tipi di ostruzioni "basse" e con infezioni del sacco lacrimale (mucocele).
Si crea una via alternativa di scarico delle lacrime mediante una osteotomia a livello della cresta lacrimale.
Endoscopia delle vie lacrimali
Oggi, grazie ad una nuova tecnologia che si avvale di fibre ottiche, è possibile visualizzare in modo chiaro e preciso i problemi delle vie lacrimali (endoscopia diagnostica) e ricanalizzarle allo stesso tempo (endoscopia chirurgica). Questo sistema offre il grande vantaggio di essere precisa, veloce e sicura. Questa tecnologia innovativa ha inoltre l'indubbio vantaggio di essere possibile sia nell'adulto con una semplice anestesia locale, sia in età pediatrica con una leggera sedazione totale.
Un caro saluto
Prof.Duilio Siravo
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