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TaxMan
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Salve e grazie per questo servizio. Il 18/5/2016 mi sono procurato una distorsione al ginocchio sx durante un gesto sportivo dove il ginocchio ha ceduto in valgo allontanandosi il femore dalla tibia in atterraggio e torsione.
La prima visita ortopedica presso struttura pubblica è stata, causa liste di attesa, dopo 15gg; dei quali i primi 10 con scarico totale, borse di ghiaccio, ma senza immobilizzazione e piegando il ginocchio fin dove dolore permetteva (+o- 0-90°). Successivamente incoraggiato da una scomparsa parziale del dolore ho iniziato a caricare, senza mai abbandonare le stampelle.
Su richiesta dell'ortopedico ho effettuato RM, una settimana dopo ero di nuovo presso la struttura pubblica. L'ortopedico dopo avermi visitato e letto la RM, mi ha detto di indossare un tutore per 3 settimane, antinfiammatorio e ghiaccio, antiedemigeno (deliflog, fortilase); abbastanza seccato mi ha detto che l'approccio al trauma era stato totalmente sbagliato, non avendo effettuato alcuna immobilizzazione immediatamente dopo il trauma, e che fosse una tragedia, dopo più di 2 settimane dall'infortunio, ritrovarmi un ginocchio dolente come se fosse il giorno dopo il trauma. Ma né il suo collega prima di lui (ad ogni visita presso questa struttura non sapevi chi fosse l'ortopedico che ti visitasse) né il medico del pronto soccorso mi avevano dato istruzioni in tal senso. La sera dopo l'infortunio il medico del pronto soccorso mi diede 2 giorni di prognosi ed una pacca sulle spalla.
Intanto la RM fatta 20gg dopo il trauma dice:
Si segnala la presenza di abbondante quota di edema spongioso in relazione a lesione da impatto osseo che interessa il piatto tibiale posteriore ed il condilo femorale esterno nella sua parte anteriore
Il legamento crociato anteriore mostra esiti distrattivi severi con segni di rottura incompleta. Nella norma il legamento crociato posteriore. Esiti distrattivi severi sono inoltre presenti a carico del legamento collaterale interno con discreta distensine fluidaella borsa omologa.
Alterazioni post-distrattive sono inoltre presenti a carico delle strutture che compongono il punto d'angolo posteriore esterno del ginocchio, in particolare con esiti lesionali parziali del tendine popliteo. Non si osservano rime di frattura meniscale esterne. Alterazione di segnale in corrispondenza della radice del menisco interno, a livello del corno anteriore, per segni di parziale avulsione. La rotula si presenta lievemente dislocata in sede esterna in relazione ad iperpressione tuttavia con regolare morfologia del profilo della cartilagine femoro-rotulea.
Abbondante versamento fluido è presente nel recesso sovrapatellare e nel pivot centrale.

Attualmente sto eseguendo sedute di tecarterapia, magnetoterapia, e mobilizzazione col fisioterapista, secondo indicazione di un altro ortopedico al quale mi ha visitato il 22 Giugno 2016 (a distanza di un mese e 4 giorni dal trauma). Il suo parere medico è che il mio LCA sia gravemente lesionato (c'è instabilità alla manovra di Lachman) e ci sia necessità di un intervento, tuttavia ritiene il mio ginocchio ancora in fase traumatica acuta, riferendomi che dato il blocco antalgico non era possibile per lui procedere nemmeno ad altri test clinici obiettivi, pertanto, si dovrebbe aspettare l'autunno per operare, anche per ovvie ragioni di liste di attesa e pausa estiva.
Sono al secondo giorno di terapia e sebbene non noti miglioramenti netti della situazione, riconosco un beneficio, soprattutto gli esercizi con la brava fisioterapista del centro. Inoltre il fisiatra presente nel centro mi ha suggerito di noleggiare la magnetoterapia per effettuarla più volte a domicilio, e delle iniezioni di DISFOFONAL 200mg, 1 fiala giorni alterni x 5gg, 1 fiala/settimana x 8 settimane.
Questa seconda prescrizione, cioè delle iniezioni, non mi convince molto ( il foglietto illustrativo che ho avuto la bella idea di leggere spaventa un po'), ma lui si è focalizzato molto sull'importanza dell'edema spongioso.
Ciò che io avverto è una sensazione di ginocchio bloccato e ad articolarità "variabile"; ci sono giorni che riesco a raggiungere una flessione ben sopra i 100°, e delle mattine appena sveglio dove è doloroso raggiungere anche i 90°. L'estensione è tranquilla fino al forzare l'iperestensione, è dolorosa e quasi impossibile da ottenere deambulando, nonostante l'ausilio delle stampelle. A ginocchio scarico o quando eseguo esercizi di rinforzo del quadricipite, l'estensione avviene quasi completa, mentre l'arto caricato seppur parzialmente non raggiunge neanche i 0°. Oltre ad una sensazione di blocco generale interno, le zone maggiormente dolorose del ginocchio sono il lato interno (dove passa il collaterale lesionato) e il lato posteriore esterno.
Attualmente aspetto con una certa fiducia la fine delle terapie e il controllo dello specialista. Mi piacerebbe sapere però altri pareri riguardo alla mia complessa questione. Inoltre aggiungo che già nel 2006 sono stato operato in artroscopia al ginocchio dx per la ricostruzione del LCA da rotuleo e una meniscectomia parziale del menisco esterno per lesione a manico di secchio.
Cordiali saluti e ancora grazie.
 
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