Dolori tre mesi dopo frattura scomposta quinto metatarso

Buonasera, in data 12 giugno 2013 mi sono procurata una frattura scomposta del quinto metatarso. Nonostante mi avessero prospettato l'intervento chirurgico (ero già in lista d'attesa per l'operazione), ho seguito il parere (l'unico fuori dal coro) di un primario di ortopedia specializzato proprio in piede e caviglia, che sosteneva che il problema si potesse risolvere anche senza l'intervento.
Dopo 30 giorni mi è stato tolto il gesso e l'RX ha mostrato che del callo osseo non c'era nemmeno l'ombra. In ogni caso mi è stato detto di caricare gradualmente sul piede e devo dire che la situazione è migliorata nel corso delle settimane.
Qualche giorno fa ho fatto un nuovo controllo con RX: i monconi non sono perfettamente allineati, la frattura è ancora ben visibile e mi è stato detto che l'intervento chirurgico potrebbe essere il modo per eliminare i problemi che continuo ad avere.
Durante il controllo però il medico mi ha detto di "aspettare" perché la frattura si sistema in 8 mesi e che quindi devo portare pazienza.
Ora mi chiedo: ha senso tutto questo? Personalmente non ho nulla contro l'operazione e non vedo perché seguire una cura così conservativa quando mi sembra che non stia né velocizzando i tempi di recupero nè eliminando i problemi che continuo ad avere.
Ringrazio per qualunque consiglio mi possiate dare.