Buongiorno, Lo scorso agosto ho subito un intervento di inserimento di un fissatore esterno,trattamento prescelto per la cura di una frattura scomposta dell'omero,riportata a seguito di un incidente stradale. L'ortopedico che ha eseguito l'operazione mi ha rivelato di aver scartato l'ipotesi di inserimento di un chiodo nel canale diafisario perché troppo stretto rispetto ai chiodi a disposizione. I tempi di trattamento tramite fissatore esterno sono piuttosto lunghi ( 4-6 mesi,fino a completa formazione del callo osseo) Ieri l'ortopedico contattato per un consulto alternativo mi ha prospettato come più idonea la rimozione anticipata del fissatore, a sua detta troppo ingombrante e invalidante a fronte del recupero della mobilità di spalla e gomito. Le alternative proposte sono rimozione seguita da ingessatura,nell caso di sufficiente formazione di callo osseo anche in assenza di completa guarigione, o inserimento di un chiodo di ridotte dimensioni se il callo osseo dovesse risultare assente o minimo.Non sono in grado di soppesare vantaggi della rimozione del fissatore e i rischi di ulteriori interventi con :? cessazione anticipata del trattamento tramite fissatore..date le premesse quale opzione risulterebbe più efficace e meno rischiosa?
Dr Giorgio Pizzarello
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Personalmente non amo il Fissatore esterno come mezzo di sintesi a meno che non ci sia una esposta . A questo punto la cosa essenziale è sapere a che punto siamo con la consolidazione . Di solito 60 , massimo 90 giorni sono sufficienti per un discreto- buon callo osseo ! Se così non fosse allora si che sarebbe necessario un intervento ! Si faccia una radiografia attuale e me la mandi così capiamo a che punto siamo . Cordiali saluti Giorgio Pizzarello
Gentile dottore Pizzarello, Grazie per il riscontro tempestivo. Nell'ultima radiografia eseguita ill callo osseo era appena accennato (primo ottobre) . L'intervento di cui parla sarebbe necessario per sopperire ad un deficit di consolidamento procurato dalla inidoneità del mezzo di sintesi? L'ortopedico che mi ha operato ha dato per scontato che la rimozione del fissatore avverrà intorno a febbraio ma il secondo specialista mi ha prospettato l'alternativa chiodo in caso di insufficiente callo osseo.È possibile che le dimensioni del canale diafisario siano di impedimento al trattamento tramite chiodo?È opportuno eseguire un secondo intervento o a questo punto mi tocca attendere i tempi richiesti dal fissatore?
Dr Giorgio Pizzarello
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Cara Arianna , l'Omero è un osso che , soprattutto al terzo medio , fa fatica a fare callo osseo . Tuttavia piano piano fa ! La prossima radiografia di controllo intorno a metà Novembre ci dirà se la formazione di callo procede o si è fermata : nel qual caso ci sarà la necessità di un piano B , e ne parleremo . Insisto a dire che Febbraio è troppo tempo ( una follia ) ! La prego di inviarmi le foto delle radiografie quando le fa : preferisco giudicare con i miei occhi pur nulla togliendo alla professionalità del Radiologo . Grazie. Giorgio Pizzarello
Buonasera, Lo scorso 14 dicembre ho effettuato una nuova radiografia dalla quale l'ortopedico ha riscontrato solo "un avanzato stato di consolidamento". Si potrebbe già parlare di pseudoartrosi se consideriamo che l'operazione di riduzione è stata effettuata il 4 agosto?Il mezzo di sintesi scelto potrebbe non essere idoneo? Grazie
Ari.anna
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[quote="Ari.anna"]Buonasera, Lo scorso 14 dicembre ho effettuato una nuova radiografia dalla quale l'ortopedico ha riscontrato solo "un avanzato stato di consolidamento". Si potrebbe già parlare di pseudoartrosi se consideriamo che l'operazione di riduzione è stata effettuata il 4 agosto?Il mezzo di sintesi scelto potrebbe non essere idoneo? Grazie[Dr Pizzarello Giorgio]
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