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patricias
Utente di ABCsalute.it
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Buongiorno,
premetto che mi rendo perfettamente conto che un consulto online non può essere esaustivo, ma spero qualcuno mi possa dare un’indicazione finché riesco a reperire il mio ortopedico che temo di non riuscire a consultare prima di sabato.
Giovedì scorso scendendo dall’autobus ho messo il piede sinistro in una buca, con conseguente torsione laterale esterna dello stesso, e dolore acuto, ma senza ferirmi.
Ho continuato a camminare zoppicando fino a sera e la mattina seguente (non avevo scelta), pensando si trattasse di un banale strappo, applicando ghiaccio e Fastum la sera, senza alcun risultato. Venerdì pomeriggio, poiché gonfiore e fastidio non cessavano, sono andata al pronto soccorso, dove il Rx ha rilevato “Distacco parcellare apice malleolo peroneale”. La caviglia mi è stata provvisoriamente bendata con applicazione di ossido di zinco. Fino a lunedì sono stata con la gamba alta quando possibile, ho applicato ghiaccio ed usato le stampelle e non ho avuto grandi fastidi, né ho assunto alcun farmaco.
Lunedì l’ortopedico ha deciso, trattandosi di una frattura lieve, e poiché la caviglia si era quasi completamente sgonfiata, che non era necessaria l’ingessatura, ma bastava un tutore.
Consigli: gamba alta e 1 bustina di antinfiammatorio per 4 giorni, non carico, ma sfioramento del piede sinistro a terra. Dopo 3 settimane graduale appoggio.
Mi ha dato la pagina di un catalogo di tutori per indicarmi che tipo acquistare, dicendo e scrivendo trattarsi di un bivalve.
Nessuna delle 3 sanitarie da cui mi hanno accompagnato teneva né la marca né il tipo consigliato (FGP srl Mod 4 kontrol Tutore per caviglia stabilizzante, chiuso, in neoprene – credo – con sistema di strappi a zigzag e calcagno scoperto) che, tra l’altro, non veniva indicato come bivalve. Non mi è stato possibile raggiungere l’ortopedico al telefono, il giorno seguente era il 1° maggio, perciò ho ceduto all’esperienza dei commessi dei 3 negozi che mi hanno assicurato che per le fratture malleolo-peronali vendevano sempre i tutori bivalve con le 2 fasce in velcro e le camere d’aria gonfiabili.
Purtroppo, da quando lo uso, provo un forte bruciore al malleolo internamente ed esternamente, come se ci fosse un acido corrosivo. Ho provato con calzino e senza, variando la quantità di aria, la compressione delle fasce, applico Vo3dol gel varie volte al giorno, prendo la bustina di antinfiammatorio – tutto senza effetto.
Se tolgo il tutore ogni disturbo passa immediatamente.
Ora mi (e vi) chiedo:
- è possibile che questo tipo di tutore sia inadatto a me, mentre con quello indicato dall’ortopedico questi problemi non ci siano? Quindi è bene che lo ordini?
- Il tutore deve servire solo a prevenire movimenti scorretti, quindi, se seduta o distesa con la gamba elevata ed immobile posso tranquillamente toglierlo (come sto facendo ora) od ha anche un’altra funzione?

Scusate se mi sono dilungata, ma non so cosa fare, dato che non riesco a parlare con chi conosce la mia situazione. E’ la terza notte che non chiudo occhio, dato che non mi fido a togliere il tutore a letto, ed il solo pensiero di proseguire così mi angoscia.
Grazie mille, anticipatamente, a chi mi saprà consigliare che fare.
 
vp160
Esperto di ABCsalute.it
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Gentile Sig.ra
le consiglio vivamente di eseguire una ecografia del compartimento legamentoso esterno al fine di valutare l'integrità del PAA,PAP,PC (legamenti che si inseriscono ove è avvenuto il distacco osseo).
In caso di lesione l'indicazione diventa chirurgica.
Mi contatti sul mio sito privato www.piedeweb.com per dettagli ed ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti
Prof. Paolo Maraton Mossa

_________________
Prof. Dr Paolo Maraton Mossa
    20100 Milano
    Corso Lodi 47
    Tel.02.512263
    paolomossa@piedeweb.com
http://www.profpaolomossa.abcsalute.it
 
patricias
Utente di ABCsalute.it
Messaggi: 2
La ringrazio molto per il consiglio, professore.
Mi scuso per il ritardo nella risposta, ma solo ora riesco a collegarmi nuovamente ed entrare nel sito. Oggi stesso andrò dal mio medico e mi farò prescrivere un'ecografia, come da sua cortese raccomandazione.
La situazione, nel frattempo, si è modificata: il bruciore si è attenuato, e la sensazione di freddo appare solo sporadicamente. Ora, specie di notte, il piede ed in particolare le dita, ma non la caviglia, si gonfia ed è bollente. Di mia iniziativa lo massaggio e cerco di muoverlo, pur senza muovere troppo la caviglia, e vedo che questo aiuta un pochino.
Temo un problema circolatorio...
Grazie ancora, le farò sapere l'esito dell'ecografia.
Buona giornata,

_________________
[b]Padova Patricia[/b] [list]35134 PADOVA (Padova)[/list] [list]via G. Segantini[/list] [list][/list] [list]patriciaspadova@libero.it[/list]
 
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