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Diego83
Utente di ABCsalute.it
Messaggi: 1
Buonasera,
ho 33 anni, e da circa 10 soffri di forti dolori alla schiena. Sono iniziati come blocchi improvvisi che mi impedivano ogni movimento, dolorosissimi, costringendomi a letto per almeno un paio di settimane. Nel tempo si sono cominciati a manifestare sempre più frequentemente, al punto di non farmi vivere serenamente (vivendo all estero sono completamente solo per esempio, e questo mi mette parecchia ansia). Col tempo ho cercato di fermarmi non appena sento le prime avvisaglie di schiena sovraccarica, ma già questo è sufficiente a farmi fermare quasi completamente, ma in questo modo riesco ad accorciare il recupero. Inizialmente la cura prescritta era antinfiammatori e miorilassanti per via orale, ora sono necessarie le iniezioni per almeno 3 giorni, e cominciano a non essere più nemmeno tanto efficaci.

Dagli esami nel corso degli anni, sono state diagnosticate protrusioni/ernie discali. Recentemente, in seguito a un altro blocco, ho effettuato una nuova risonanza dopo l ultima di 2 anni fa.

Trascrivo sotto il referto di 2 anni fa e l'ultimo di 2 giorni fa. Vorrei un parere se la situazione sta effettivamente peggiorando, e alcuni consigli su come posso risolvere definitivamente.
Per lo stile di vita (sistema sanitario estero, orari lavorativi) mi è difficile pensare di potermi dedicare a mesi di terapie, ma considerei anche soluzioni chirurgiche se la situazione è effettivamente da attenzione.

Grazie in anticipo per il vostro parere.
Diego

Agosto 2014
L'esame è stato eseguito con tomogrammi sagittali in T1 e T2 e assiali in T2.
Si rilevano aspetti degenerativi discali a livello L3-L4 e L4-L5.
A livello L4-L5 si documenta ernia discale mediana-paramediana destra lievemente espulsa e migrata caudalmente che impronta il sacco durale.
A livello L3-L4 si segnala iniziale protrusione discale mediana associata ad osteofitosi retrosomatica con minima impronta sul sacco durale.
Regolare l'ampiezza del canale vertebrale.
Non evidenza di alterazioni ossee focali patologiche.

Settembre 2016
Esame eseguito con tecnica FSE, sequenze pesate T1, T2 ed acquisizioni in condizioni basali, nei piani assiale e sagittale.
Segni discoartrosici maggiormente nel tratto distale del rachide.
In L3-L4 ed L4-L5 protrusioni discali ad ampio raggio con componente erniaria mediana paramediana dx, più evidente con modesta impronta del sacco durale.
Regolare rappresentazione dei reperti a carico del cono midollare e degli elementi della cauda.
Non alterazioni dell'intensità del segnale riferibili a patologia focale.
Canale vertebrale di ampiezza conservata.
Utile visita specialistica.
 
Dr Giorgio Pizzarello
abc1035
Medico di ABCsalute.it
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Messaggi: 278
Intanto scusi il ritardo della risposta !
La sua storia è piuttosto lunga , ma non l'ha mai presa molto sul serio , forse per mancanza di tempo ?!? Non credo che alla sua età possa vivere così ! Già nella prima RMN era presente una Ernia discale già quasi chirurgica . Ora , c'è anche un trattamento conservativo ma va seguito . Non sembra peggiorato ma non mi pare una situazione compatibile con una vita normale . Senta un Neurochirurgho e se necessario , si operi . Mi faccia sapere . Cordiali saluti
Giorgio Pizzarello

_________________
Dott. Pizzarello Giorgio
    00100 ROMA (ROMA)
    Via Alfredo Baccarini, 54
    06.784621
    giorgiopizzarello@gmail.com
http://www.drgiorgiopizzarello.abcsalute.it
 
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