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isabel
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buongiorno Dottore
Lo scorso 17 agosto riportavo una frattura talamica del calcagno destro, diagnosticato presso il pronto soccorso dell’ ospedale xy, diagnosticata a mezzo RX.Effettuata la TAC, mi anticipavano pox.intervento con introduzione di fili o viti e che si sarebbero riuniti in consulto collegiale per decidere l’indomani.venivo dimessa con doccia di gesso.Nel foglio di dimissioni scrivevano:la paziente verrà ricontattata a seguito diconsiglio collegiale medico per eventuale intervento e ricovero.Esito TAC.Frattura pluriframmentata del calcagno con infossamento del talamo interessa tutto il corpo calcaneare e raggiunge entrambe le superfici articolari per l’astragolo e quella per il cuboide .Distacco parcellare lamellare all’ apice del malleolo peroneale.
Il giorno successivo mi hanno chiamata dicendo che l’ operazione non ci sarebbe piu stata in quanto “ i problemi sarebbero stati maggiori dei benefici” , testuali parole
Dopo 37 gg veniva rimosso il gesso e lasciato il piede libero con divieto di carico e sucessivamente carico di 10 kg.
Al controllo del 2 mese , il medico riferisce che la frattura è consolidata prescrive carico parziale in progressione con stampelle ma midice anche che potrebbe con il tempo rendersi utile artodesi della sottoastralgica se vi fosse dolore nella deambulazione e non si dilunga altrimenti
Oggi a 3 mesi dall' accaduto cammino con le stampelle caricando 20 30kg salgo e scendo le scale ed ho ripreso a guidare .il punto e' dopo 300 400 mt di percorso a piedi avverto dolore non tanto al calcagno ma quanto nella zona appena sotto alla caviglia (che tende a gonfiarsi) ed al collo del piede ; altresi essendo seguita da un fisioterapista su suo suggerimento ho provato a fare alcuni passi utilizzando una sola stampella risultato zoppia pazzesca . ora volevo chiedere se tutto cio' si puo ragionevolmente considerare normale dopo 3 mesi oppure no o se debbo cominciare a considerare l'ipotesi di questo intervento di cui ho letto anche nel vostro sito.peraltro esiste qualche esame diagnostico x valutare la condizione dell'articolazione sottoastragalica?
ps quando ho provato a camminare con una sola stampella mi sono resa anche conto di caricare maggiormente la parte interna del calcagno.
ringraziandovi
Isabella
 
vp160
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Gentile Isabella
Nel suo caso oltre alla importante lesione astragalica è abbinata una lesione dell'articolazione sottoastragalica.Le segnalo che probabilmente tutto sarebbe accaduto anche se fosse stata operata immediatamente.Personalmente in questi casi eseguo l'artrodesi della sottoastragalica:non mi dilungo in quanto mi ha detto di essersi già adeguatamente documentata,peraltro non vedo altra possibilità.
L'intervento citato è in assoluto l’intervento più utile e risolutivo,spesso associato a trapianto osseo omologo.
Consiste nell’eliminare tale articolazione permettendo una fusione completa tra l’astragalo ed il calcagno che diventeranno un osso unico .I vantaggi sono molteplici:innanzi tutto si ottiene una stabilità assoluta del retropiede,il dolore sparisce perchè vengono eliminati i piccoli movimenti sulla superficie articolare scalinata che sono la causa del dolore stesso ed inoltre avviene un fenomeno utilissimo dovuto al fatto che la vascolarizzazione dell’astragalo viene messa in comune con quella del calcagno con ovvio vantaggio vascolare delle due ossa riducendo il pericolo più grave che come le avranno segnalato è la necrosi dell'astragalo.
Faccia una risonanza magnetica!
Cordiali saluti
Prof.Paolo Maraton Mossa
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Prof. Dr Paolo Maraton Mossa
    20100 Milano
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    paolomossa@piedeweb.com
http://www.profpaolomossa.abcsalute.it
 
isabel
Utente di ABCsalute.it
Messaggi: 2
buongiorno Dottore,anzitutto grazie per la veloctà nella risposta ,non mi avevano prospettato la necrosi dell' astragalo, a dire il vero ho avuto la sfortuna di palare sempre con medici diversi nell' ospedale e solo l'ultimo si era sbilancaito accennando all' intervento ma me lo prpspettava in un arco di tempo medio lontano se fosse stato necessario .la mia domanda e' , visto e considerato che ognuno di noi ha una vita lavorativa e sociale ...effettata la RMN che dovesse comprovare la necessità di questo intervento e' possibile farlo subito? volevo poi sapere che tipo di anestesia viene utilizzata e siccome ho letto essere un intervento abbastanza invasivo,come' il post operatorio e in quanto tempo si riesce a riprendere una vita sociale attiva.
Mille grazie
 
vp160
Esperto di ABCsalute.it
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Si,i tempi possono essere brevissimi,per ogni dettaglio telefoni alla mia Segreteria e mi sembra logico valutare tempi e particolari personalmente dopo valutazione clinica e strumentale.
Cordiali Saluti
Prof. Paolo Maraton Mossa
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mail: paolomossa@piedeweb.com
Segreteria: +3902512263-+39025515093
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