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b_fabio
Utente di ABCsalute.it
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Buongiorno, sono un uomo di 35 anni e da circa due anni soffro di dolori alle ginocchia particolarmente di notte e ultimamente anche quando sto seduto.
La sintomatologia è cominciata esclusivamente di notte ed è maggiore al ginocchio destro. Poi ultimamente sento un leggere fastidio nel salire e scendere le scale ed un dolore quando sto seduto o guido che mi obbliga a distendere le gambe.
Circa due anni fa e solo nel periodo invernale mi svegliavo con delle fitte alle ginocchia, come fosse un freddo intensissimo.
Il mio medico di base mi diede inizialmente della tachipirina ma senza effetti poi con la stagione più calda il problema rientrava per poi ritornare l'inverno successivo.
Col tempo ho imparato a convivere con il problema poiché ho notato che coprendo ulteriormente di notte le ginocchia con una coperta aggiuntiva riesco a non svegliarmi dal dolore. Indubbiamente quindi il freddo mi provoca i fastidi.
L'anno scorso ho eseguito una radiografia da cui non è emerso nulla di rilevante mentre quest'anno ho eseguito una RMN da cui è emerso ad entrambe le ginocchia "Rotula alta in lieve bascula esterna su troclea displasica; aspetto ispessito del margine condrale rotuleo. Modesta reazione sinoviale retrorotulea".
Ho quindi fatto una visita ortopedica e mi hanno chiesto innanzitutto di eseguire degli esami del sangue da cui Ves, acido urico, proteina c reattiva e reuma test sono tutti risultati nella norma.
L'ortopedico dice che la cartilagine è in buono stato e mi ha consigliato delle terapie (magneto, laser, tecar) che però da quello che ho capito agiscono solo sulla sintomatologia e per ora, data anche l'esperienza passata poco positiva con questi strumenti, non sono ancora convinto di eseguirle.
Mi ha anche parlato di eventuale infiltrazione di acido ialuronico ma in ogni caso se ho capito bene agiamo sul sintomo.
Ho letto in giro che c'è anche la possibilità del gel piastrinico e mi piacerebbe avere un vostro parere a riguardo.
Ci sono alcune cose che mi lasciano un po' perplesso. Se ho ben capito c'è un difetto anatomico con cui si nasce e/o cresce però la sintomatologia mi è iniziata dopo un lungo calvario coi piedi perché per circa 10 anni ho cambiato plantari in continuazione senza riuscire mai ad alleviare i dolori.
L'ultimo plantare che ho usato prima che comparissero i dolori alle ginocchia erano molto alzati nella parte posteriore e molto alzati nella parte esterna sulla quale generalmente tendo a caricare maggiormente ( scalzo tendo a camminare con la parte esterna del piede ).
Prima di andare dal suddetto ortopedico, quando ancora non avevo la RMN, ne consultai un altro che mi disse che quelle alzate esagerate dei plantari potevano contribuire ai dolori. Al che, stufato da anni di dolori ai piedi non risolti, circa sei mesi fa, ho deciso di togliere i plantari e da allora non ho più dolori ai piedi.
E' possibile che i plantari abbiano contribuito ad un male allineamento della rotula che ha accentuato la sintomatologia che magari sarebbe rimasta latente ancora per un po' di anni ?
L' ortopedico che ho consultato non mi ha convinto sia perché si è limitato a leggere il referto della RMN senza guardare il cd sia perché non ha nemmeno ipotizzato che fosse necessario un approfondimento per valutare l'allineamento della rotula.
Capisco che la troclea non è sufficientemente profonda e che questo può provocare i sintomi ma qualora ci fosse anche un cattivo allineamento della rotula potrebbe bastare migliorare questo per alleviare gran parte del dolore ?
Grazie mille, un saluto
 
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