Ciao a tutti sono Giacomo, ho 19 anni e mi sono appena trasferito (2h da casa) per frequentare l'università. Sono partito convinto che questa sarebbe stata una grande esperienza e non ho mai avuto nessun pensiero negativo in merito. Tuttavia la prima notte passata nella nuova casa l'ho trascorsa in bianco, infatti il mio compagno di stanza ha iniziato a russare, mettendomi in uno stato di agitazione. Ci tengo a sottolineare questa cosa perché penso sia partito tutto da lì, il fatto che lui russasse e che io non fossi riuscito a dormire, il fatto che per un anno ci avrei dovuto convivere mi ha spaventato! Da quel giorno ho iniziato ad avere mancanza di casa, soprattutto di mia madre (la figura più importante e di sostegno nella mia vita), tanto da essere costretto a tornare. Ora il mio vivere in questa città e in questa casa mi opprime, a volte ho paura di non riuscire a dormire, di giorno faccio sempre pensieri negativi e malinconici (tanto da arrivare al pianto), vorrei essere a casa mia tra le mie cose, nella mia "routine", e non gettato in una città sconosciuta, in una casa fredda e ormai "nemica".. e come se non bastasse dovendo studiare e frequentare l'università (altra novità importante). Insomma questo mio stato di infelicità mi tormenta, mi sembra assurdo di essere caduto in una situazione simile, io che sono sempre stato un ragazzo positivo e che ha un sacco di amici che hanno fatto questo tipo di scelta. Non so come riuscire a stare bene in questa nuova dimensione, dove tra l'altro ho già fatto nuove amicizie, e a non pensare ossessivamente a casa mia e a cose negative.
Grazie
Dott. Enrico Giuseppe Bertoldo
WB1226 Medico di ABCsalute.it
Messaggi: 7
Caro Giacomo, stai sicuramente affrontando dei cambiamenti importanti nella tua vita, in primis il passaggio dall'adolescenza ad una prima fase della vita adulta con quello che questo comporta: nuove esperienze, maggiori responsabilità, il trasferimento lontano da casa, la convivenza, etc Insomma le novità che sono arrivate nella tua vita e che devi gestire non sono poche e sicuramente questo ha contribuito a creare questa sensazione di "infelicità" come tu la definisci.
Non conosco la tua storia personale e famigliare, ma credo che questo momento rappresenti il primo vero distacco dalla tua cosiddetta base sicura, ovvero la tua casa e la tua mamma.
E' curioso il fatto che l'elemento scatenante emerso dal tuo racconto pare essere quello del "russare del tuo compagno di stanza", sarebbe utile approfondire cosa questo "russare" rappresenta per te, che emozioni ti ha dato e perchè ti ha creato un disagio così importante. Il russare, al di là di essere fastidioso, non è di per sè un qualcosa di così invasivo.
Ci sono aspetti come questo, quello della paura - quasi un'angoscia provocata dal cambiamento - che dovresti affrontare con qualcuno che possa darti un supporto psicologico. Normalmente negli atenei sono presenti centri di psicologia con i quali potresti condividere questo tuo stato ed affrontare questi elementi che sono emersi dal tuo racconto.
Un confronto con uno piscologo in università ti aiuterà certamente non solo ad affrontare, ma a vivere appieno questa nuova dimensione del tuo ciclo di vita, rimuovendo l'ossessione e l'attaccamento alla tua casa.
In bocca al lupo per la tua nuova vita!
_________________ [b]Dott. Enrico Giuseppe Bertoldo[/b] [list]3357862425[/list] [list]enrico.bertoldo@psicologoclinico.it[/list]
Dr Caterina Prioreschi
TL158 Medico di ABCsalute.it
Messaggi: 45
La tua è un'ansia da separazione: evidentemente una parte di te non si è ancora individuata ed è ancora in simbiosi con tua mamma. O riesci ad entrare in simbiosi con una figura sostitutiva, vedi ragazza, che tamponerebbe il problema, ma non lo risolverebbe, o trovi una terapeuta che conosca la linea evolutiva della separazione-individuazione e ti aiuti a maturare. Vedi tu. Da solo non puoi farcela.
Aggiornato al 20/03/2017 - Il sito si finanzia con gli abbonamenti dei medici inserzionisti e non riceve finanziamenti dalla pubblicità o dalla visualizzazione di contenuti commerciali. Il contenuto editoriale del sito non è influenzato dalle fonti di finanziamento.