Calo del desiderio

Sono una donna di 46 anni, sposata da 7 e con due bambini (4 e 6 anni) che assorbono molte delle mie energie, nell’ultimo anno ho notato che in me c’è stato un calo dell’appetito sessuale, non solo nei confronti di mio marito (con cui vado d’accordo e non ho mai avuto problemi a livello sessuale), non riesco più a pensare al sesso. Ho letto su una rivista un articolo che parla di “anoressia sessuale” e ho riscontrato che i sintomi sono molto simili a quelli che provo io… io godo di ottima salute, non sono sottoposta a cure farmacologiche, vorrei capire se questa “apatia” è momentanea ed è dovuta alla ruotine quotidiana (figli da allevare, lavori, mutuo e bollette da pagare…) quindi allo stress che influisce sulla psiche o a un cambiamento ormonale dovuto all’età. Da chi potrei rivolgermi? Mio marito è all’oscuro di tutto, non vorrei creare falsi allarmismi e ulteriori preoccupazioni. Grazie

Ho letto la sua storia con molto interesse, ed ho avuto la sensazione che si senta oberata di "doverosità", di cose da fare, di energie da impiegare per essere una brava mamma e una buona compagna per suo marito. Ma al contempo, essendo sempre dedita agli altri, si sia dimenticata dei suoi di desideri. E la paura di confrontarsi con i desideri la abbia portata ad essere apatica verso la sessualità. Quello che le consiglio è di rivolgersi, anche individualmente, ad uno psicoterapeuta per poter iniziare a riflettere sulla sua chiusura.
Cordiali saluti,
Dr Marco Ventola, Psicologo, Psicoterapeuta con studio a Bari, Roma, Isernia
http://grillocerignola.altervista.org/marcoventola

Gentile signora,
per rispondere alla sua domanda partirei da una riflessione proprio sull'origine del desiderio sessuale. Questi da un lato è un dono della natura, ossia nasce per via biologica, inoltre può nascere dentro di noi dai nostri pensieri e infine può originare dall'esternoo, ossia perché qualcosa colpisce i nostri sensi o in modo casuale o in modo voluto, cioé qualcuno attvamente cerca di far nascere il desiderio. A volte all'interno di una coppia il desiderio non viaggia di pari passo, cioé uno dei due può provare questa emozione sessuale e l'altro no, allora può provare a far nascere nell'altro lo stesso desiderio, basandosi sulla "regola delle proposte" (e non su quella dei diritti/doveri!!)
Quando il desiderio viene meno, se escludiamo le patologie organiche, possiamo ricondurci principalmente a tre casistiche:
1. è la conseguenza di un altro disturbo sessuale (disturbo dell'eccitazione, dell'erezione, vaginismo, ecc)
2. si situa all'interno di una problematica di coppia (gestione del potere, distribuzione dei ruoli, conflitto non risolto, ecc)
3. è il sintomo di una sofferenza individuale (depressione, disturbo della personalità, ecc.)
Secondo me quindi per decidere che cosa fare il primo passo è contestualizzare meglio questo suo disagio, perché a seconda del significato ci sarà un intervento più idoneo. L'aiuto da parte di uno psicoterapeuta sessuologo sarebbe quindi un utile punto di partenza per districarsi meglio nella situazione.

Cordiali saluti,
Paola Abrate
Psicologa e psicoterapeuta
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