Vorrei sapere da voi quali sono i primi “campanelli d’allarme” visibili oggettivamente per individuare una patologia depressiva… ho paura che la persona con cui esco e conosco da soli due mesi, abbia “qualche problemino”… grazie
Dr Gabriele Gallo
WB154 Medico di ABCsalute.it
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molto genericamente, si comincia a non programmare il futuro, ci si rinchiude nei ricordi negativi del passato, ed il presente viene sentito con melanconia e spesso ci si sente colpevoli del dolore altrui. Sinteticamente. Saluti
Oggettivamente nulla. Non esiste nulla di oggettivo che sia un campanello di allarme. Io credo he lei stia in una relazione e la sua narrazione è molto eloquente. Frequento uno da soli due mesi e ha dei problemini. Ho paura. Lei ha paura dei problemi relativi all'uscire con una persona. Del rilevare che non la conosce e che vorrebbe essere rassicurato sulla "sanità mentale" della persona. Ma verrebbe da chiedere "perchè ci esce?". Mica lo ha prescritto il medico. Vuole essere leggittimato su base scientifica a non frequentare una persona? Mi chiedo e le chiedo di interrogarsi sulla paura che prova ad instituire un rapporto sentimentale. Alla difficoltà che può sentire nel fidarsi di qualcuno. Cordiali saluti, Dr. Marco Ventola Psicoterapeuta con studio a Bari, Roma , Isernia. http://grillocerignola.altervista.org/marcoventola/psicoterapiapsicodinamica.html
Dott.ssa Rita Madonna
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Gent.ma Sama, Lei chiede quali sono i "campanelli d’allarme visibili oggettivamente per individuare una patologia depressiva", e non lo chiede per se stessa ma per fare, in qualche modo, una diagnosi ad un'altra persona. Non mi sento di darle una risposta, che, in quanto generica non le sarebbe di molto aiuto e, che, d'altra parte, potrebbe creare in lei la falsa idea di poter diagnosticare qualcosa a qualcunoi . Fare una diagnosi di depressione (o di altro) richiede almeno un colloquio con la persona interessata da parte di un professionista esperto. Cordialmente Rita Madonna
_________________ Rita Madonna - Psicoploga-Psicoterapeuta
non mi sento di darle una risposta in merito, in quanto troppo generica e fuorviante, reputo che per una diagnosi di depressione necessiti uno specialista che con una serie di incontri possa valutare l'effettiva esistenza di una patologia. Mi sento invece di farla riflettere sulla sua domanda e su quali motivi possano averla spinta a porla: sono solo due mesi che lei conosce questa persona, invece di viversi in questa relazione, scoprire lui e scoprire se stessa con lui, si pone questi dubbi quasi a osservare da fuori, quasi a volere conoscere prima di...
Guarire la depressione: Guarigione, applicato in psichiatria, e' un termine di significato particolare. La guarigione, in senso rigido, dipende sempre dalla causa di un disturbo e da un presidio che permettera' di rimuoverla stabilmente. Queste condizioni applicate alla psichiatria hanno il sapore dell' utopia perche' non si conosce la causa dei disturbi psichiatrici e di conseguenza neppure il rimedio. Il termine piu' adeguato e' quello di "gestione" di un disturbo psichiatrico e va inteso come la possibilita' di modificarne i sintomi, in modo sufficiente a permettere un buon adeguamento con la realta' sociale. Una gestione che e' per lo piu' continua e in cio' si differenzia nettamente dalla guarigione che comporta la rimozione definitiva della causa. Un ulteriore limite al concetto di guarigione in psichiatria deriva dalle caratteristiche della maggior parte delle sindromi di essere croniche o cicliche, cioe' stabilmente persistenti oppure presenti periodicamente. Per cogliere in tutto il loro significato queste affermazioni prendiamo l' esempio della sindrome depressiva. Si tratta di una patologia tipicamente ciclica che si caratterizza quindi per un inizio, un aggravamento e una successiva soluzione. Ogni episodio depressivo "guarisce" spontaneamente. Quando la sindrome depressiva e' bipolare accade frequentemente che ad una fase depressiva segua addirittura uno straordinario benessere che caratterizza l' altra polarita' ipomaniacale o maniacale. Quando e' monopolare, alla fase depressiva seguira' una normalizzazione dell' umore e dell' affettivita' , cui seguira' tuttavia, a distanza di tempo, un nuovo episodio depressivo. Se applichiamo il termine "guarigione" alla singola fase, dimenticheremo l' alto rischio che ne segua un' altra e poi un' altra ancora, vincendo una battaglia ma perdendo la guerra. Anche per la depressione e' dunque piu' adeguato il termine di "gestione". E' sorprendente che si parli invece frequentemente di guarigione dalla depressione e che questa pseudo affermazione serva per definire gli psichiatri Rambo e degli strumenti terapeutici magici. Ci sono psichiatri che proclamano di guarire la depressione nel 90 per cento dei casi. Un dato che non e' mai corredato dal tempo necessario a raggiungere il risultato: entro una settimana, due... Cio' andrebbe precisato perche' altrimenti il dato piu' sicuro e' che tutti gli episodi depressivi guariscono indipendentemente dall' azione del medico e dallo strumento usato. Insomma molte "guarigioni" dalla depressione non dipendono dalla psichiatria, ma dalla maniacalita' di qualche terapia.
Dott.ssa Elena Maria Abbate
WB1225 Medico di ABCsalute.it
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Carissima sama 75, i campanelli d'allarme iniziali possono essere non trovare piu' piacere in cio' che prima ci dava piacere; pianto frequente, inappetenza o mangiare eccessivamente, irritabilita', insonnia o ipersonnia. Se questi sintomi perdurano per sei mesi bisogna rivolgersi a uno specialista. Cordiali saluti
_________________ [b:1s4yr5uc]Dott.ssa Elena Maria Abbate[/b:1s4yr5uc] [list:1s4yr5uc]20143 Milano[/list:u:1s4yr5uc] [list:1s4yr5uc]Alzaia Naviglio Pavese 44 [/list:u:1s4yr5uc] [list:1s4yr5uc]Tel.3335761231[/list:u:1s4yr5uc] [list:1s4yr5uc]abbateelena64@gmail.com[/list:u:1s4yr5uc] [url=http://www.dottabbate.abcsalute.it/:1s4yr5uc][color=#FF8000:1s4yr5uc]http://www.dottabbate.abcsalute.it[/color:1s4yr5uc][/url:1s4yr5uc]
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