Relazione padre figlia

Salve,
Ho deciso di rivolgermi a voi perché ho bisogno di un parere super partes.
Sono una ragazza di 28 anni, vivo a casa con i miei cercando di terminare gli studi che, nonostante l'impegno continuo, procedono non al passo. Purtroppo ho seri problemi a relazionarmi con mio padre, un uomo da sempre autoritario e, a mio parere, morbosamente legato a me, alla mia vita e alle mie decisioni. Sono riuscita a gestire questo problema in passato ma ora credo di essere arrivata ad un punto di non ritorno. Vivo già un periodo difficile, avendo subito in un anno due interventi chirurgici e la perdita della nonna materna a cui ero molto legata, e le sue continue pressioni sull'università e le continue critiche su ogni aspetto e decisione della mia vita (mi lascia uscire poche volte di casa e costantemente con orari assurdi, critica il mio carattere, le persone con cui sto, quello che dico e faccio e il tutto sempre alle mie spalle, ovvero lamentandosi con mia madre e con mio fratello che, a differenza mia, non ha queste imposizioni), mi stanno spingendo ad uno stato di malessere senza eguali. Inutile dirvi che un dialogo, per quanto abbia tentato molteplici volte di provarci, è un'ipotesi assurda. Ho anche fatto pensieri brutti sulla mia vita e questo mi ha spinto a capire che la situazione non è sottovalutabile. Vi ringrazio in anticipo.