Salve.avrei bisogno di un parere tre anni fa ho affrontato una brutta crisi con mio marito (per una sua forte crisi depressiva al momento del mio rientro al lavoro dopo la seconda gravidanza)che si é risolta grazie all aiuto di una buona psichiatra e ora il nostro rapporto é solido ma siamo passati da fasi difficili,con due bambini piccoli,il mio rientro al lavoro e lui che aveva messo in dubbio tutto,perfino il suo orientamento sessuale.in quel periodo anche io (probabilmente vedendo crollare i miei punti di riferimento) ho rivalutato me stessa e il mio passato e in particolare un episodio. A 18 anni ho avuto un rapporto sessuale con un ragazzo che mi aspettava fuori dalla palestra quasi tutti i giorni,insistendo sul fatto che fossimo predestinati,che lui sapesse tutto di me,che solo lui potesse capirmi.ero preoccupata (sapevo che era strano) ma anche lusingata e quando una sera mi ha avvicinato e mi ha fatto salire in auto sapevo cosa voleva fare,non volevo farlo ma nn mi sono ribellata,nn ho urlato,non ho fatto nulla.non ho nemmeno provato nulla,un po di dolore ma attutito,lontano e nessuna sensazione.non ero "paralizzata dalla paura"...non provavo nulla.anche adesso ripensando non provo nulla contro di lui (niente rabbia,odio,solo vaga inquietudine) ma mi do solo della cretina.non mi ha minacciato in nessun modo per farmi salire in auto,quando sono salita ha appoggiato un coltello sul cruscotto ma nn mi ha minacciato realmente,anzi diceva le solite frasi (dobbiamo stare insieme,ti amo....).poi mi ha fatto trovare fiori e poesie.sempre sul tema del legame indissolubile.ho cambiato palestra e molte frequentazioni.ho categorizzato il fatto come violenza ma non ne sono più tanto sicura... già questo vuol dire che probabilmente non si tratta di violenza,giusto? Penso che una vittima di violenza abbia chiaro cosa le sia successo,no? Ai tempi ne ho parlato solo con la mia più cara amica (che nn mi ha creduto) e con il mio più caro amico che mi ha portato da una psicologa con cui ho fatto solo 4 sedute perché mi sentivo discretamente quando non la vedevo,malissimo durante le sedute (una volta siamo state quasi tutta la seduta in silenzio).anni dopo ho avvisato mio marito dato che ho sempre avuto qualche problema di ipervigilanza,difficolta ad addormentarmi,insofferenza al contatto dopo i rapporti sessuali. So che é una questione stupida...tutto sommato non cambia nulla se si sia trattato di errore stupido di una ragazzina o di altro...ma sono tre anni che mi tormenta l argomento...i piccoli disturbi che citavo sopra sono molto peggiorati (insonnia,ansia,desiderio istintivo di interrompere il rapporto sessuale,vera e propria angoscia dopo il sesso,soprattutto se piacevole). Insomma non capisco perché ma é diventato un argomento che mi tormenta. so che probabilmente dovrei rivolgermi a uno psicologo ma non so se possa avere senso a 16 anni dall episodio in questione e temo di rompere il sia pur precario equilibrio raggiunto... Se qualcuno avesse voglia di darmi un parere gliene sarei molto grata... Sentiti ringraziamenti
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