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Bakery
Utente di ABCsalute.it
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Vorrei sapere se la psicoterapia può eliminare i disturbi legati al sonno, e quali siano le tecniche che possono aiutarmi a ritrovare il sonno, gli esami a cui dovrò sottopormi e in quante sedute è possibile eliminare il problema. Grazie
 
ventola
Utente di ABCsalute.it
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Messaggi: 78
Gentile utente,
la sua richiesta ricalca una richiesta di prescrizione medica, con tanto di diagnosi, prognosi e tecniche da utilizzare.
La Psicoterapia invece è un percorso di conoscenza che consente di analizzare i motivi per i quali lei non riesce ad addormentarsi. Ma questi motivi, le cause che la portano a non dormire non sono noti allo psicoterapeuta come sapere tecnico, ma è un sapere che risiede nel cliente che rivolge la domanda. Lo Psicoterapeuta raccoglie gli indizi che il cliente porta in analisi, cercando insieme a lui di costruire delle ipotesi.
Proverò a fare un ulteriore esempio chiarificatore. Se una persona ha un problema in un rapporto di coppia, magari con il marito o la moglie, potrebbe decidere di rivolgersi ad un prete, ad un medico, ad un mago, ad un avvocato, ad uno psicoterapeuta. Ovviamente anche presentando lo stesso problema, il problema di coppia, la richiesta di intervento varia moltissimo. Ora se lei si rivolge ad un medico per affrontare il problema del sonno, il medico le potrà consigliare ad esempio un analisi delle onde celebrali, una analisi del sangue; insomma cercherà delle cause fisiologiche. O magari potrà prescriverle un corso di Training Autogeno o un sonnifero. Ma se si rivolge ad uno Psicoterapeuta, ovviamente uno che non faccia la mimesi di un medico, il percorso che potrà fare insieme a lui sarà di capire il senso della sua richiesta ampliando la prospettiva in termini di relazione.
Ad esempio si potrebbe ipotizzare che lei non riesce a dormire perchè ha una forte tendenza al controllo della situazione e dormire vuol dire, significa perdere questo controllo.
Ed allora sarebbe anche piu' chiaro il desiderio di avere una tecnica che la "costringa" ad addormentarsi, ad addormentare quella parte di sè che è sempre all'erta.
Come se ci siano dentro di lei due parti, una costrigente ed una sottomessa che generano il conflitto.
Potrebbe lavorare su come questa dimensione interna orienti anche le sue relazioni, sia affettive che lavorative. Come vede, l'intervento psicoterapico non rispecchia un prescrivere tecniche o fare diagnosi mediche, ma corrisponde ad un percorso di conoscenza su se stessi.

Cordiali saluti,
Dr. Marco Ventola
Psicologo, Psicoterapeuta con studio a Roma
www.marcoventola.it
 
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