Buongiorno a tutti, sono una ragazza di 15 anni e i miei genitori si sono separati 8 mesi fa; da allora non vedo più mio padre, né mi telefona, né mi cerca, io faccio lo stesso… vivo con mia madre (che ha 33 anni e un aspetto molto giovanile e gradevole, sembra mia sorella maggiore) che dalla separazione è cambiata molto… pensa solo a lei, esce sempre e spesso (soprattutto i venerdì e sabati) io invece rimango sola in casa a giocare con il computer o ad ascoltare musica. Ho cercato di parlare con mia madre, le ho detto cento volte che non voglio rimanere da sola, soprattutto la notte fino alle due o tre del mattino. Lei non risponde o mi dice che non accadrà più, ma non è vero… praticamente io non ho più una famiglia anche se mi rendo conto che ne ho un forte bisogno. Non ho punti di riferimento, mi sento abbandonata, vorrei che i miei tornassero insieme… sto iniziando a pensare di telefonare a mio padre e raccontargli tutto, delle uscite notturne di mamma, ma non lo faccio perché arrabbiato com’è con lei potrebbe denunciarla per abbandono di minore. Però io così non ce la faccio… passo intere giornate a piangere e ad auto-commiserarmi. Cosa posso fare per riavere la mia famiglia? Aiutatemi.
ventola
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Mi pare di capire che si senta molto sola. Ma vede la sua solitudine è un vissuto piuttosto che un dato di realtà. Il fatto che sua madre esca la sera, non vuol dire che la abbia abbandonata, o che lei sia sola, anzi... Significa che sua madre la riconosce come una persona capace di una propria autonomia. Se spera che i suoi genitori tornino insieme si pone però un obiettivo destinato al fallimento. Non spetta a Lei poter decidere sulla vita affettiva e sentimentale dei suoi genitori. Capisco che la separazione dei suoi genitori la abbia scossa molto, ma forse iniziare ad accettare la situazione la aiuterebbe a vivere la sua di vita, anche al di fuori della sua famiglia di origine. Lei non parla per niente dei suoi rapporti con gli amici, o dei suoi rapporti affettivi. Non parla della sua vita sociale, come se non ne avesse, come se l'unica sua compagnia fosse solo il computer o la musica. Come mai? Parli con sua madre e magari potrebbe appoggiarla per poter lavorare su questi aspetti attraverso l'aiuto di uno psicologo. Cordiali saluti,
Dr. Marco Ventola Psicologo, Specialista in Psicologia Clinica, Psicoterapeuta ad orientamento Psicoanalitico con studio a Roma www.marcoventola.it
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