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EvaV
Utente di ABCsalute.it
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Salve, vorrei ricevere un Vostro parere in merito a un disturbo che mi accompagna da anni, e che mi causa moltissima ansia e preoccupazione.
Al freddo le mie mani e i miei piedi sono freddi e cianotici per molte ore al giorno. Solitamente tutto il dorso delle mani e il palmo plantare a livello delle dita.
Se premo, la pelle torna bianca e ritorna scura dopo poco.
Ho sofferto di geloni. Al caldo invece le vene di mani e piedi sono dilatate e a volte pulsanti. Non ho mai avuto dolore, né ulcere.
Soffro di questi sintomi dalla prima adolescenza, dunque da quasi 20 anni. Sono una persona molto freddolosa.
Soffro di fragilità capillare. Non ho altri sintomi.
Il disturbo è sempre stato più che altro estetico e non troppo fastidioso, non ci ho mai dato molto peso, finché un'immunologa (in occasione di test allergologici) notò le mie mani viola e mi consigliò di approfondire il problema.
Mia sorella ha lo stesso disturbo ma molto più sfumato. Mia madre soffre di geloni. Mio padre ha sofferto di vasculite grave per anni in associazione a morbo di Cogan.
Ho effettuato gli esami ematochimici nel 2011, Ana, Ena e gli indici di flogosi erano negativi.
Nel 2019 ho effettuato per la prima volta una capillaroscopia, che ha evidenziato "alcune ectasie e tortuosità soprattutto a carico dell'ansa venulare, flusso rallentato, una microemorragia di aspetto apicale, densità conservata, non scleroderma pattern". Gli esami ematochimici erano ok, tranne gli Ana titolo 1:160 pattern granulare. Ena negativi. Il reumatologo ha diagnosticato un'acrocianosi primaria (non Raynaud, vista la cianosi parossistica e la mancanza di fase bianca) con indicazione di controllo annuale. Mi ha spiegato che un titolo così basso di Ana è borderline e comune nella popolazione sana.
Quest'anno ho effettuato nuovamente tutti gli esami. Ana e Ena sono negativi, elettroforesi ed enzimi epatici nella norma, C' non consumato, PCR nei limiti, VES a 26 (valore massimo: 20)
La capillaroscopia di quest'anno evidenzia "fondo lievemente edematoso, flusso talora granulare, numerose ectasie e tortuosità diffuse, pettine capillare visibile, architettura conservata, densità capillare nella norma, non microaneurismi né megacapillari, non aree avascolari, non microemorragie apicali - alterazione aspecifiche, non scleroderma pattern"
Il reumatologo mi ha di nuovo tranquillizzata dicendomi che la capillaroscopia è compatibile con acrocianosi e che si tratta di un problema puramente vascolare e senza patologie sistemiche di fondo, consigliandomi il solito controllo l'anno prossimo. Mi ha spiegato che è rarissimo che una patologia si manifesti dopo tutti questi anni.
Tuttavia, la mia ansia persiste.
Mi è capitato di notare i capillari in evidenza e piccolissime emorragie nella cuticola delle unghie delle mani (queste ultime non presenti al momento la capillaroscopia).
Non effettuo mai manicure né faccio un lavoro che giustifichi eventuali microtraumi.
Cercando le immagini su internet, noto che queste microalterazioni della cuticola si associano sempre a malattie del connettivo, tipo sclerodermia. E' corretto?
E' possibile che io abbia una patologia di questo tipo non notata dai medici?
Come è possibile che nella capillaroscopia non siano state evidenziate?
Ho piccolissimi capillari in evidenza sulle labbra da moltissimo tempo, come minuscole venuzze. Ho un sacco di angiomi sul torace e alcuni capillari in evidenza sulle braccia, come dei minuscoli puntini, e due o tre sulle mani. Prendo molto sole, pensavo fosse legato a quello, ma ho scoperto che potrebbe essere tutto collegato ad una malattia del connettivo.
Mi rendo conto di essere assolutamente iperconcentrata su queste piccole alterazioni, al limite della psicosi. La malattia di mio padre ha condizionato in maniera negativa la mia infanzia, portandomi a considerare con terrore le malattie autoimmuni e reumatiche.
Non riesco a tranquillizzarmi e vivo nell'ansia e nel terrore costante di essere affetta da una patologia del connettivo.
Mi scuso per la lungaggine del post e ringrazio in anticipo per l'attenzione.
Spero che qualcuno possa aiutarmi. Grazie in anticipo.
 
GRF001
Esperto di ABCsalute.it
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Messaggi: 144
Il quadro che lei descrive anche troppo dettagliatamente si associa in genere alle forme benigne familiari di sofferenza dei capillari periferici. Questi quadri insorgono tipicamente in giovane età e solo eccezionalmente sviluppano una vasculopatia autoimmune e pertanto non richiedono quasi mai particolari precauzioni o trattamenti. Basta in genere proteggere adeguatamente le estremità dagli sbalzi di temperatura.
Immagino che non sia più giovanissima e pertanto temo che il suo maggior problema sia attualmente l’elaborazione psicologica che nel tempo ha sviluppato dei suoi sintomi.

_________________
Prof Dr Mario Carrabba
    20143 Milano
    Via Fumagalli 9
    Tel.0258105960
    carrabba.mario@alice.it
http://www.reumatologiacarrabba.abcsalute.it
 
EvaV
Utente di ABCsalute.it
Messaggi: 2
Gentile Dottore,
La ringrazio per la Sua pronta e gentile risposta.
So di sbagliare, ma continuo a cercare informazioni e foto su internet e noto che questi depositi di sangue nelle cuticole sono espressione della Sclerodermia.
Le microemorragie possono associarsi anche a acrocianosi/Raynaud primario?
Inoltre sono molto preoccupata per i capillari in evidenza sulle mie labbra. Venuzze e minuscoli puntini. Con il tempo aumentano.
É possibile che siano semplicemente risultato di una forte fragilità capillare? Aggravata eventualmente dall’esposizione al sole?
Sono in cura in uno dei migliori centri di riferimento per la Lombardia, tuttavia non riesco a tranquillizzarmi.
La ringrazio nuovamente per la gentilezza e attendo un Suo riscontro.
 
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