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alex.esposito1975@libero.it
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Buongiorno,

Chiedo scusa per il disturbo.

Ho il morbo di Chron da circa 14 anni, in cura con Humira da 8 anni con controllo totale della sintomatologia (da qualche anno non ho più problemi al colon).

Da circa 3 anni (da quando ho cambiato lavoro) incomincio ad avere dolori alla schiena e successivamente in diversi tendini e articolazioni del corpo.

Il reumatologo mi diagnostica una Entero artrite confermata da diversi referti radiologici, mi prescrive il metrotexate da 10 mg una volta alla settimana che prendo da 3 mesi con miglioramenti piuttosto blandi (i dolori sono rimasti quasi gli stessi, solo la forza è un po’ aumentata).

Il mio gastroenterologo avendo saputo della situazione consigliava di cambiare biologico e passare a Cimzia in quanto ritiene che il farmaco Humira abbia perso l’ efficacia dopo 8 anni di somministrazione (la stessa cosa è accaduta 10 anni fa con l’ infliximab che dopo 2 anni smise di funzionare e quindi cambiai terapia con humira che prendo tutt’ ora, ma da allora sono passati 8 anni).

Ora devo ritornare dal reumatologo, che appunto mi ha prescritto il metrotexate che sfortunatamente non ha portato miglioramenti.

A questo punto domando quanto sia proponibile la scelta di sostituire il farmaco Humira con Cimzia, come del resto ha proposto il mio gastroenterologo.

Se si dovesse procedere questa strada, che tipo di miglioranti dovrei aspettarmi da questo farmaco che sembra molto simile a Humira ? (non so se questo fattore è positivo o negativo).

Ad esempio: supponendo che la terapia con Cimzia dovesse funzionare (e domando a questo punto se ci sono i presupposti affinché questo avvenga oppure c’ è un motivo per il quale il reumatologo ha scartato almeno in prima istanza questo farmaco) i miglioramenti coinvolgerebbero solo la bassa schiena ? O anche le articolazioni e tendini periferici (gomito, ginocchio, cervicale, mano, ecc…) ?

Ho letto da qualche parte che i farmaci anti-TNF (humira, cimzia, simponi, ecc..) per la spondilite sono efficaci solo sul mal di schiena, ma non sulle articolazioni periferiche dove invece si usano altri farmaci (metrotexate ad esempio).

Se questa ultima affermazione dovesse essere vera (io spero di no) ho sentito parlare di un nuovo farmaco ustekinumab (stelara) da poco approvato per il morbo di Chron che secondo alcuni recenti trial in Germania indicati su wikipedia risulterebbe efficace anche per la spondilite e non essendo un farmaco anti-TNF ma un inibitore IL-12 e IL-23, forse c’ è speranza che agisca anche sulle articolazioni periferiche, ma si tratta pur sempre di supposizioni.

Chiedo se possibile avere maggiori informazioni riguardo l’ idoneità di questi farmaci in una situazione analoga alla mia e quale di questi sia più indicato e se magari ne esistono altri da considerare in prima o seconda istanza.

Grazie infinite e auguro un felice Natale !!!
 
GRF001
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Lei pone diversi e complessi quesiti relativi al trattamento più idoneo per una forma morbosa rara e in più complicata da spondiloartrite. Fermo restando che lei mi pare abbastanza preparato sull'argomento, non può ovviamente pensare che io trovi una soluzione ai suoi problemi via mail.
Occorre infatti una valutazione diretta dei suoi dati clinici, strumentali e di laboratorio prima di ipotizzare qualsiasi terapia.
Se attualmente prevale il quadro articolare e
quello intestinale è pienamente regredito sarà comunque il reumatologo a decidere il da farsi. Consigli a distanza per il suo caso non penso di poterglieli dare data la complessità dei problemi.

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Prof Dr Mario Carrabba
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alex.esposito1975@libero.it
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Grazie dottore mi rendo conto che non può dare pareri a distanza.

Le chiedo solo se le è possibile di spiegarmi quanto indicato in questa risonanza magnetica:

"Alterazione del segnale del. m. grande gluteo di sinistra nei suoi fasci più superficiali, dove si apprezza componente di elevato segnale nelle sequenze a TR lungo, compatibile con fenomeni siero emorragici, associati a modica congestione del cellulare lasso sottocutaneo contiguo, in sede perifasciale; si consiglia il monitoraggio clinico strumentale."

Se proprio non è possibile spiegarmi quanto scritto potrebbe dirmi soltanto a quali possibili esami diagnostici si riferisce "il monitoraggio clinico strumentale." in quella circostanza.

Grazie in anticipo e le porgo nuovamente i miei più cordiali auguri di Natale.
 
GRF001
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L'impressione generale è che la descrizione riportata si possa riferire ad un evento traumatico locale. Il richiesto controllo nel tempo per meglio valutare il quadro potrebbe essere una nuova tac o una
ecografia del gluteo interessato qualora una sintomatologia dolorosa locale persistesse. Tenga conto che le glutalgie in assenza di traumi possono far parte di entesiti o sacroileiti limitrofe se dello stesso lato.

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alex.esposito1975@libero.it
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Grazie dottore era proprio quello che volevo sapere.

Non c' è stato alcun evento traumatico,il reumatologo mi ha prescritto questo esame "RM sacroilliache con sequenze stir" per confermare la diagnosi di spondilite che è stata già confermata da altri referti, da esame obiettivo e da problematiche connesse (morbo di chron e psoriasi, fastidio agli occhi, ecc..).

L' attuale tearapia con metrotexate da 10 mg in corso da 3 mesi ha solo portato ad un lieve aumento della forza, ma i dolori sono rimasti gli stessi.

Anche le iniezioni di difosfonal che faccio da 3 mesi insieme al metrotexate non hanno portato miglioramenti.

Il farmaco Humira ha funzionato benissimo con il morbo di chron già da 8 nnni, ma non sembra fare effetto su questa malattia.

Inoltre il valore ALT è salito progressivamente da:

36 (06/02/2016)
40 (24/06/2016)
48 (24/09/2016)
56 (03/12/2016)

con valore di riferimento 40, l' ecografia addominale del fegato fatta pochi giorni fa non mostra alcun tipo di problema è tutto nella norma. Gli altri valori della transaminasi sono tutti regolari.

Non è chiaro se questo valore ALT è stato in qualche modo influenzato negativamente dal metrotexate, e se non vi sono problemi al fegato quale parte potrebbe aver risentito di questo valore (muscoli, tendini o altro).

Visto e considerato che la terapia con il metrotexate non ha portato a particolari benefici, ma addirittura c' è la possibilità che abbia influito negativamente sulle transaminasi, mi fa pensare che le alternative terapeutiche non siano tantissime.

Sapere che esistono alternative biologiche all' Humira compatibili con il morbo di Chron e spondilite, mi conforterebbe in questo momento.

Sapere inoltre che l' ipotesi formulata dal mio gastroenterologo cioè che il farmaco humira dopo 8 anni potrebbe aver smesso di funzionare, mi confermerebbe ancora una volta l' ottima professionalità e competenza dimostrata negli anni dal mio gastroenterologo, pur trattandosi di una problematica connessa ad un altra patologia non di tipo intestinale.

La ringrazio nuovamente per l' interessamento, se vuole commentare quanto scritto, mi farebbe solo un enorme piacere a presto !!.
 
GRF001
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Mi dispiace, penso di averle già dato molto ascolto e non sono abituato a proseguire rapporti mail coi malati che non abbia visto e valutato di persona. Debbo inoltre tener conto che un collega specialista la sta seguendo con in mano molti più elementi dei miei. La prego pertanto di far capo a lui d'ora in avanti.

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