Egregio Dottore,ormai sono passati tanti anni e quasi sono vicino alla pensione ma mi farebbe piacere riuscire a capire di un mio problema, piccolo forse ma che mi ha condizionato la vita e continua a farlo.Mi spiego, io da sempre provo un disgusto per lo zucchero sia con l'olfatto ma in particolare se lo assumo , sotto credo quasi tutte le forme, al punto da produrre in me nausea terribile e se in quantità discreta addirittura vomito. Pertnto, nella mia vita io ho dovuto alimentarmi escludendo lo zucchero nel latte e nel caffè nonchè escludendo biscotti, caramelle, cioccolata, torte, gelati , miele, tutta la frutta ad esclusione di limoni , noci,mandorle,nocciole,pinoli.Mi piace molto la liquirizia. In pratica la mia alimentazione si è basata sul latte senza zucchero, caffè amaro, cacao amaro,pasta, carne,pesce, legumi , cereali ed ortaggi ad esclusione di alcuni che mi davano fastidio come peperoni, pomodori , piselli o altri dal sapore lievemente dolciastro. I Dottori interpellati hanno ridimensionando il problema sentenziato che evidentemente l'organismo non aveva bisogno di zucchero. Qualche studente in medicina ha ipotizzato una mancanza in me di una proteina utile a scindere e rendere digeribile lo zucchero. Quando ho fatto delle normali analisi di sangue o urine non si evidenziato alcun problema attribuibile allo zucchero. Ora non ho neanche più voglia di sottoporre l'organismo a prove di assimilazione pensando , da ignorante, che è meglio non stuzzicare il cane che dorme tuttavia le sarei riconoscente se mi desse una spiegazione in merito al mio fenomeno. La ringrazio e la saluto. A.Schirosi
A.lisa
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Gent. Sig. Schirosi, Mio marito, 50 anni, ha il suo stesso problema da sempre con tutti gli zuccheri fatta eccezione per il lattosio. Dopo anni di ricerche e di inutili esami e visite specialistiche si è rassegnato a convivere con questo disturbo evitando ogni tentativo di assunzione di qualsiasi tipo di alimento contenente zuccheri semplici, anche in piccolissime quantità ( dolciumi, bevande zuccherate, saccarosio, dolcificanti artificiali, frutta ad eccezione del limone), assumendo invece, grandi quantita' di carboidrati complessi come pane, pasta ed altri farinacei. Le chiedo se lei abbia trovato qualche risposta in questi anni e se potesse eventualmente condividerla con noi. Grazie anticipatamente
Dott. Simone Marata
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Buonasera
potreste cortesemente illustrare meglio se, oltre ai sintomi riportati, ve ne sono altri causati dall'assunzione di questi alimenti, come ad esempio diarrea, crampi addominali, etc.? Sapreste anche indicarci, brevemente, gli accertamenti diagnostici eseguiti per tentare di trovare una diagnosi?
La calorimetria indiretta è un esame strumentale che determina qual è il metabolismo basale di una persona, cioè il dispendio energetico che l'organismo a riposo affronta per svolgere tutte le sue fun...
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