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Bhairava
Utente di ABCsalute.it
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Buongiorno,
sono un ragazzo di 28 anni con un problema alla prostata/vescica/uretra che inizia a preoccuparmi davvero tanto.
Ho sofferto a 18 anni di gonorrea, diagnosticata tramite il sintomo di abbondanti secrezioni bianche fuoriuscite dall' uretra, con grande probabilità presa tramite rapporto sessuale non protetto.
Trattata con antibiotici di cui non ricordo la tipologia sono "guarito" lì per lì entro pochi giorni dal trattamento.
Dopo mesi, forse 1 anno dall' evento inizio a soffrire di "sensazione di vescica piena" già dopo 1-2 ore dall' ultima minzione; leggero bruciore nell' atto di urinare, poca urina e sforzo per "concludere" la minzione.
Da quel momento ad oggi questa infezione torna quasi con regolarità ogni 2-3 mesi. O meglio, ne tornano i sintomi, perchè a quanto pare la terapia antibiotica non riesce a debellarla. Ho provato con gli antichinolonici ma mi producono un effetto psichico avverso (depressione, ansia, mania) piuttosto evidente, in me che non sapevo nemmeno cosa fosse l' ansia.
Abbiamo quindi optato con il mio medico di base a procedere con klacid e keraflox per 15 giorni. Reggo meglio questi antibiotici. Descrivo meglio la situazione:
appena avverto il bruciore e le difficoltà nella minzione inizio la terapia antibiotica; dopo qualche giorno sto meglio, a fine terapia non ho piu' bruciore e la minzione è quasi completamente regolare. Tempo 2-3 mesi e l' infezione si ripresenta. Torno a fare la terapia.
Sto andando avanti in questa situazione da 10 anni ormai. Forse in questi 10 anni ci sono stati anche 6 mesi con assenza di sintomi, ma puntualmente ritorna.
Premetto che dall' episodio della gonorrea utilizzo scrupolosamente preservativi.
Due anni fa ho eseguito un day hospital nel reparto di urologia , dove è stata fatta una spermiocultura, analisi dello sperma, dell' urina, della prostata tramite analisi rettale e una ecografia alla vescica e alla prostata.
Risultati: prostata infiammata ed ingrossata, "assenza di infezioni".
Purtroppo tale analisi sono state effettuate a 7 giorni dall' inizio della terapia antibiotica; temo a questo punto che il livello dell' infezione batterica sia sceso sotto il livello di soglia diagnosticabile.
Ad un certo punto si è temuto per una infezione virale, non diagnosticabile e non curabile a quanto mi è stato detto, ma visto che reagisco bene alla terapia antibiotica, immagino debba esserci una origine batteriologica.
Infine, a volte(come l' episodio di 7 giorni fa) ai vari sintomi si accompagna una leggera produzione di liquido trasparente/biancastro dall' uretra, rilevabile visivamente la mattina al risveglio. Simile ma non uguale a quella prodotta dall' infezione da gonorrea, dove invece la produzione è totalmente biancastra, abbondante ad ogni ora e con bruciore marcato, da come ricordo.Tale sintomo sparisce dopo 2-3 giorni dalla terapia antibiotica.

Vorrei un consiglio su come procedere adesso; il mio medico dice che effettueremo di nuovo tutte le analisi dopo 10 giorni dalla terapia antibiotica, ma ho paura che non troveranno di nuovo nulla.
Ovviamente sono disposto a qualsiasi cura a prescindere dagli effetti collaterali, se esiste una terapia in grado di debellare una volta per tutte il focolaio di infezione.

Saluti e grazie
 
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