BRONCHITE ACUTA

I fattori di rischio di tale patologia sono:

• sistema immunitario debilitato, pertanto gli anziani sono più suscettibili ad ammalarsi
• esposizione a sostanze irritanti come polveri, fibre tessili, ammoniaca e acidi.
• reflusso gastroesofageo dovuto a sostanze che refluiscono che refluiscono dallo stomaco nei bronchi provocando tosse cronica
• fumo di sigaretta.

La diagnosi si basa sull'auscultazione del torace da parte del medico che evidenzierà rumori anomali provenienti dai polmoni e dagli esami ematochimici che possono mettere in evidenza l'aumento dei globuli bianchi e di tutti gli indici d'infiammazione.

La radiografia del torace può confermare la diagnosi ed escludere altre patologie polmonari che possono mimare la sintomatologia clinica della bronchite.

Infine il medico può richiedere l’esame colturale dell'espettorato che ci permette di analizzare il catarro prodotto con la tosse e valutare se sono presenti batteri patogeni al suo interno.

Di solito la bronchite guarisce spontaneamente nel giro di alcuni giorni ma è consigliabile recarsi dal medico: quando la tosse è molto forte ed impedisce di dormire, la temperatura supera i 38° e  la tosse persiste per più di tre settimane.

Lo scopo della terapia è quello di alleviare i sintomi ed il medico oltre a consigliare il riposo prescriverà:

• farmaci antibiotici per eliminare la sovrinfezione da parte di germi batterici patogeni
• farmaci mucolitici che aiutano a ridurre la viscosità del muco
• farmaci broncodilatatori (che aiutano a dilatare le pareti dei bronchi).

I sintomi principali di tale patologia sono:

• tosse produttiva
• dispnea (difficoltà a respirare)
• febbre con brividi
• dolore al petto.