Con la crisi economica in atto è difficile non solo arrivare a fine mese, ma anche salvaguardare la salute psichica e fisica: la crisi ha destabilizzato gli equilibri interni della famiglia e costretto molte persone a rinunciare alle cure mediche. Si tratta di situazioni di disagio che alimentano lo stress e che a volte accentuano problemi pre-esistenti, come nel caso del bruxismo.
Bruxismo da stress. Il bruxismo è il terzo disturbo del sonno più diffuso dopo il russare e il soliloquio, e secondo quanto emerso dall’ultimo incontro promosso dall’Associazione nazionale dentisti italiani (Andi), in Italia è aumentato di circa il 20% a causa della crisi economica.
Mesi fa abbiamo spiegato in dettaglio cos’è il bruxismo e perché è pericoloso per la salute dentale. Oggi possiamo aggiungere che l’atto di digrignare i denti è causato principalmente dallo stress e interessa soprattutto coloro che ricoprono ruoli chiave nella gestione di risorse economiche. Impiegati di banca, manager, brokers e promotori finanziari risultano infatti essere le persone più colpite dal bruxismo da stress.
Secondo la testimonianza di alcuni dentisti, stanno crescendo i casi di pazienti che si svegliano con i denti scheggiati, le gengive sanguinanti, dolore alla mascella e mal di schiena, tutti sintomi del bruxismo notturno.
Cura. L’unico rimedio al bruxismo da stress è eliminare la fonte di stress, ma quando questa coincide con il lavoro le soluzioni possono essere due: rivolgersi a un dentista per avere un bite creato su misura e limitare i danni del bruxismo, e seguire un corso di yoga o un percorso di meditazione che aiuti a scaricare lo stress e a gestire le situazioni che generano ansia.
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