L’autotrapianto è il trattamento chirurgico più richiesto da chi – uomo o donna che sia – soffre di calvizie. Ma serve davvero a far ricrescere i capelli dove non ci sono più? No.
L’autotrapianto, infatti, consiste nel trasferimento dei follicoli da una zona donatrice, in cui i capelli sono folti, a una zona ricevente, quella maggiormente interessata dalla calvizie.
I follicoli dislocati da una parte all’altra del cuoio capelluto non ricrescono e, con il passare del tempo, i capelli torneranno a diradarsi. Per questo è sbagliato considerare l’autotrapianto la soluzione alla calvizie: si tratta, più correttamente, di una ridensificazione delle aree diradate del cuoio capelluto. Insomma, l’autotrapianto attenua momentaneamente il problema senza risolverlo.
Come abbiamo spiegato nei precedenti posti sulla calvizie maschile e femminile, la perdita progressiva dei capelli dipende da molteplici fattori che rendono indispensabile un’analisi medica approfondita circa la salute complessiva del paziente e il suo stile di vita.
C’è una soluzione vera alla calvizie? Qual è? Il Dr Mauro Conti dell’HairClinic BioMedicalGroup™ afferma che la sola vera soluzione alla calvizie sia l’associazione tra microchirurgia e medicina rigenerativa.
Per avere un’idea più chiara su i limiti dell’autotrapianto, guarda il video del Dr Conti.