I media ce lo dicono ogni giorno da molto tempo: c’è crisi! E sebbene abbia origini socio-economiche, gli effetti possono essere devastanti anche per la salute mentale.
Durante il XVI Congresso nazionale della Società Psicoanalitica Italiana che si è tenuto a Roma dal 25 al 27 maggio, gli psicologi hanno evidenziato quanto la depressione dilagante in questo periodo sia strettamente legata alla crisi: la perdita del lavoro e della sicurezza economica hanno scatenato reazioni purtroppo anche estreme. Non è un caso che il tasso di suicidi sia aumentato e che le vittime siano soprattutto gli uomini. Infatti, più delle donne gli uomini si identificano nel proprio lavoro a tal punto da essere totalmente disorientati dalla perdita dell’occupazione.
In questi casi il passo dalla tristezza alla depressione può essere molto breve, ma presa coscienza del problema un aiuto immediato può arrivare dagli affetti. Gli psicologi sottolineano infatti che per una persona depressa è determinante il sostegno della famiglia e degli amici con cui condividere i problemi sapendo di essere compresi e supportati. Anche il web svolge un ruolo importante: grazie a forum e social network, è facile creare relazioni virtuali tra chi vive la stessa problematica situazione. L’isolamento fa sentire esclusi, emarginati, mentre la socializzazione rende parte di un gruppo, un’ancora di salvezza per non affondare nella depressione.
Quando il supporto della famiglia non basta, ci si deve rivolgere senza esitazioni a psicologi e psicoanalisti, specialisti che danno un valido aiuto a chi vuole ritrovare il ruolo perso nella società e tornare a dare un senso alla propria vita.
Concludiamo con un pensiero positivo: la crisi non è solo difficoltà, ma anche un’occasione da sfruttare per mettere in discussione se stessi, per rinascere con idee e progetti che possono davvero cambiare in meglio la vita.
Per approfondire, leggi anche l’articolo del Centro Clinico Andrea Verga.
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