Scritto da Francesco S. Cantù, giornalista pubblicista (Ordine giornalisti della Lombardia) tessera N° 118321
Pubblicato il 08/10/2009
Modificato il 08/10/2009
La depressione è un disturbo psichico molto frequente ai giorni nostri, una patologia sempre più diffusa che colpisce anche persone che conducono una vita apparentemente tranquilla o che non hanno alcun problema sia economico che affettivo.
La depressione causa disturbi quali costante tristezza, atteggiamento abulico e indeciso e la perdita d’interesse anche verso gli aspetti più piacevoli della vita quali ascoltare musica, fare sesso, praticare sport, lo stare con gli amici. La persona depressa lamenta anche una perdita di concentrazione, di iniziativa, di stimoli e di interessi preferendo stare sola, in un mondo mesto tutto suo, rifuggendo dalla vita sociale che il più delle volte lo fa sentire a disagio. Con il progredire della depressione, il soggetto tende a soffrire d’insonnia, ad avere attacchi di panico, e qualora il disturbo diventi ancora più grave, può cadere nella più mera disperazione fino al suicidio.
Nelle forme di depressione più lievi il soggetto inizia a essere triste, a piangere spesso anche per motivi incomprensibili: è un momento evidente per interpretare l’aiuto che con queste manifestazioni la persona chiede inconsciamente a chi le sta attorno. A nulla vale, anzi è deleterio, l’atteggiamento dei familiari, degli amici, delle persone amate che cercano di esortarlo a uscire di casa, a incontrarsi con gli altri, a reagire, dato che per il depresso questi incitamenti appaiono incomprensibili, alieni dalla sua realtà, con la conseguente sensazione di non essere compreso. In questo caso è doveroso riuscire a convincerlo a farsi visitare, per prima cosa da un neurologo, il quale poi prescriverà al paziente degli antidepressivi accompagnati dall’invito a iniziare al più presto una psicoterapia. Nelle forme di depressioni più gravi il paziente va subito sottoposto a terapia psichiatrica, possibilmente in ospedale.
1. La depressione è sempre uguale?
Sovente la depressione è un disturbo d’ansia che può insorgere per problemi contingenti, in questo caso si tratta di depressione reattiva che solitamente ha buone probabilità di guarigione. In altri casi la depressione è parte di una malattia mentale o psicosi e ha di solito una breve durata, ma può sorgere in fasi ricorrenti.
2. Esiste la depressione bipolare?
Il cosiddetto bipolarismo si riferisce a pazienti che vanno incontro a crisi sia depressive sia maniacali. Questi soggetti quando sono maniacali tendono a essere l’opposto di quando sono depressi: sono allegri, pieni di brio e di iniziative, attivi e gioviali.
3. Perché insorge la depressione?
Le cause sono molteplici, vi possono essere delle alterazioni del metabolismo di certi neurotrasmettitori e/o di certi ormoni. Possono inoltre causare depressione alcune malattie quali la sclerosi multipla, la tubercolosi oppure certi farmaci. Spesso il soggetto è tendente alla depressione dalla nascita.
4. La depressione è ereditaria?
In un certo numero di casi si è riscontrata una componente ereditaria per la depressione maggiore e in un numero più elevato per i casi di depressione bipolare.
5. Una persona può essere depressa anche senza saperlo?
Spesso, soprattutto nelle sue forme più lievi è così, anche perché la depressione è purtroppo spesso scambiata per stress, stanchezza, insoddisfazione momentanea.
6. Come fa un soggetto a capire di essere veramente depresso e non solo stanco o stressato?
Quando il soggetto di colpo inizia a pensare in negativo, quando non s’interessa più al suo lavoro e ai suoi hobby, quando cambia abitudini alimentari o mangiando troppo o non mangiando affatto, quando si disinteressa totalmente al sesso, quando si rifugia in manie che prima non aveva, quando alterna momenti di euforia a momenti di tristezza, quando non ha più voglia di uscire di casa, quando ha paura ad addormentarsi. Sono tutte piccole spie che dovrebbero indurre il soggetto a consultare al più presto uno specialista.
7. Come si cura la depressione?
La terapia è basata sulla somministrazione di alcuni farmaci antidepressivi prescritti da un neurologo. Questi farmaci hanno molto successo e sono efficaci in un ventina di giorni.
8. Gli antidepressivi danno assuefazione?
No, ma alcuni soggetti ne abusano perché sono più comodi rispetto ad altre forme di rimedi, come per esempio la psicanalisi.
9. La psicoterapia fa bene?
Molto bene soprattutto per i casi di depressione reattiva. Spesso la psicoterapia è associata alla somministrazione di farmaci.
10. Un paziente che ha terminato la psicanalisi con successo è guarito per sempre dalla depressione?
Dipende da soggetto a soggetto e da depressione a depressione. Una psicoterapia terminata con successo, anche se non toglie per sempre la depressione, di sicuro permette al paziente di gestirla qualora dovesse presentarsi di nuovo.
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