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L'anoressia: un'alterata percezione del corpo

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Scritto da

Francesco S. Cantù, giornalista pubblicista (Ordine giornalisti della Lombardia) tessera N° 118321


Pubblicato il 08/10/2009

Modificato il 08/10/2009

L’anoressia nervosa è un disturbo del comportamento alimentare ed è caratterizzata da una percezione distorta dell’immagine del proprio corpo, dal terrore di diventare grassi oppure obesi, dal rifiuto di mantenere il peso a un valore normale e, nelle donne, dall’amenorrea, ossia l’assenza di cicli mestruali.

 

L’anoressia è oggi più che mai diffusa dato che moltissime adolescenti, per scimmiottare modelli estetici che la società impone, per esempio fotomodelle sempre più scheletriche, smettono di mangiare per apparire più belle, più desiderate, in linea appunto con i canoni che la società impone. Circa il 95% delle persone affette da anoressia sono donne che hanno contratto questa patologia soprattutto durante l’adolescenza. Interessa prevalentemente soggetti delle classi sociali medio-alte.

 

L’anoressia può essere lieve e transitoria o grave e persistente. I primi segni della patologia compaiono con le prime preoccupazioni per il proprio peso corporeo e la propria dieta che appaiono del tutto ingiustificate, dato che l’anoressia interessa le persone magre. L’anoressia è conclamata quando una persona sottopeso è convinta di essere obesa ed è a questo punto che devono intervenire i familiari per le cure da adottare, dato che mai gli anoressici riescono a vedere la realtà dei fatti né tantomeno propendono a curarsi.

 

Diagnosticare l’anoressia è abbastanza semplice: di solito il soggetto affetto ha perso il 15% del proprio peso corporeo, ha il terrore di essere obeso, non ha più cicli mestruali, nega di essere anoressica, apparendo una persona sana per tutto il resto. Di solito il trattamento prevede il ristabilimento del peso corporeo, quindi una psicoterapia. La guarigione è piuttosto lunga.


Domande più frequenti

1. L’anoressia è una malattia grave?
Nelle forme più gravi può portare alla morte ecco perché genitori o familiari devono intervenire tempestivamente.

2. Perché l’anoressia è così pericolosa?
I soggetti anoressici presentano ipotensione, bassa temperatura corporea, gonfiori, gonfiore dei tessuti da accumulo di liquidi; subiscono cambiamenti ormonali come netta riduzione di estrogeni e degli ormoni tiroidei, aumento di cortisolo e in caso di grave malnutrizione sono interessati tutti gli organi principali.

3. Come si fa a morire di anoressia?
In caso di una perdita di peso eccessiva, superiore al 20-25% al di sotto del proprio peso normale il soggetto ha alterazioni cardiache e uno sbilanciamento di acqua e sali, il cuore diventa debole e pompa meno sangue che può diventare alcalino. Solitamente si muore di anoressia all’improvviso, probabilmente per la comparsa di aritmie cardiache gravi.

4. Quando è consigliato un ricovero ospedaliero?
Quando la persona anoressica non intende assumere cibo per ristabilire il normale peso corporeo: In una clinica il paziente viene monitorato costantemente e indotto a cibarsi anche contro la propria volontà.

5. Perché l’anoressia è così insidiosa?
Perché all’inizio è difficile pensare che la propria figlia o la propria sorella che si mette a dieta in realtà sia una potenziale anoressica.

6. Essere anoressici è sinonimo di disinteresse totale verso il cibo?
Anoressia significa “mancanza di appetito”, ma nella realtà i soggetti con questo disturbo sono addirittura ossessionati dal cibo. S’interessano di diete e calorie, stanno volentieri in cucina a preparare manicaretti per gli altri.

7. Come si cibano gli anoressici?
Metà delle persone anoressiche si abbuffano di cibo e poi se ne liberano vomitando, altre riducendo drasticamente la quantità di cibo, mangiando come degli uccellini. La totalità delle persone affette tende comunque a celare i propri disturbi, nascondendo le proprie vomitate, occultando i propri lassativi e diuretici che assumono regolarmente.

8. Nell’uomo l’anoressia porta all’impotenza?
No, ma uomini e donne disturbati da questa patologia possono accusare una riduzione della libido, interrompendo così ogni attività sessuale.

9. Il soggetto anoressico soffre anche di depressione?
In moltissimi casi l’anoressia è assocìata a sindromi depressive ecco perché in certi casi al paziente in cura si possono prescrivere anche dei farmaci antidepressivi.

10. L’anoressia è ereditaria?
Non si hanno studi precisi in tale senso.




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