Per la rubrica Pillole di salute, oggi ci occupiamo di chirurgia plastica. La domanda è:
è vero che nel caso di mastoplastica additiva la zona interessata dall’operazione risulta meno sensibile? Che fare?
Risponde il Dr Saverio Langella, chirurgo plastico di Napoli.
“Per eseguire una mastoplastica additiva si può incidere nel solco sottomammario e andare direttamente sotto i muscoli pettorali: in questo caso non si altera la vita della ghiandola mammaria, e quindi nemmeno la sensibilità di areola e capezzolo. Se invece si incide intorno all’areola per introdurre la protesi, la sensibilità diminuisce nel periodo immediatamente successivo all’intervento ma, tranne rare eccezioni, riprende la sua normalità nei mesi successivi all’intervento stesso.”
Per evitare spiacevoli sorprese, prima di un intervento di mastoplastica additiva è dunque consigliabile chiedere al chirurgo plastico quale metodo adotta e quali sono le conseguenze, anche in termini di sensibilità.