02/11/1988 - Medicina e Chirurgia (Roma)
12/07/1989 - Albo Provinciale dei Medici Chirurghi di Roma (Ordine della Provincia di Roma) n.40841
04/12/1992 - Dermatologia e Venereologia N.O.
1988 /1 - Medicina e Chirurgia (Roma)
Scritto da
Dr Annalisa Pizzetti
Pubblicato il
27/03/2013
L’acido ialuronico (dal greco Hyalos - vetro, trasparente) che abbiamo nel derma è la sostanza fondamentale nella quale sono immerse le fibre collagene e le fibre elastiche.
L’acido ialuronico e il collagene. Il nostro derma, che sta sotto l’epidermide a sostegno della cute, nel soggetto giovane è formato da fibre orizzontali (collagene) e da fibre verticali (elastiche) immerse in una sostanza in forma di gel che è proprio l’acido ialuronico, ricco di sostanze nutritive.
L’acido ialuronico è presente, oltre che nella pelle, nell’umor vitreo dell’occhio, nel liquido sinoviale, nella cartilagine, nei tendini, nel cordone ombelicale e nella pareti dell’aorta.
L’acido ialuronico, acido biologico. Questo acido biologico ha il ruolo di mantenere, con una particolare impalcatura molecolare, la forma e il tono dei tessuti.
Si tratta quindi di una sostanza preziosissima, perciò i laboratori chimici hanno copiato la molecola di quello umano e l’hanno realizzata sinteticamente perché agli inizi prelevandola da animali si creavano delle reazioni negative in particolare di tipo allergico.
L’acido ialuronico di sintesi. Oggi esistono prodotti di sintesi batterica perfettamente bonificati, che non contengono antigeni e quindi non possono dare nessun tipo di allergia e si possono quindi usare senza eseguire un test allergico.
L’acido ialuronico in ortopedia, oculistica e dermatologia. Oggi l’acido ialuronico si usa nell’ortopedia ad esempio quando è presente un problema al menisco e negli attriti delle articolazioni.
Si usa anche nell’oculistica con iniezioni all’interno dell’occhio per creare dei cuscinetti.
Grazie alla grande elasticità della sua molecola, in dermatologia viene iniettato anche nella cute per ridarle elasticità e consistenza.
L’acido ialuronico e gli enzimi. La molecola è sempre maggiormente perfetta, perché sempre più purificata, ed è riassorbibile solo fino a un certo punto, al contrario di quelle di prima generazione che, pur essendo pure, si riassorbivano più velocemente perché gli enzimi che aggrediscono il nostro acido ialuronico naturale colpiscono anche quello che viene iniettato provocandone l’eliminazione anche in pochi mesi.
Oggi tramite le catene ramificate esavalenti si è fatto in modo che la molecola sia più solida frenando l’azione degli enzimi e mantenendone quindi l’efficacia fino ad un anno evitando che la paziente debba fare un intervento ogni tre mesi.
L’avanguardia dell’acido ialuronico si può sintetizzare nella purezza e nella durata della sua presenza.
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