02/11/1988 - Medicina e Chirurgia (Roma)
12/07/1989 - Albo Provinciale dei Medici Chirurghi di Roma (Ordine della Provincia di Roma) n.40841
04/12/1992 - Dermatologia e Venereologia N.O.
1988 /1 - Medicina e Chirurgia (Roma)
Scritto da
Dr Annalisa Pizzetti
Pubblicato il
27/03/2013
Prima di parlare di lampada abbronzante occorre distinguere tra raggi UVA e raggi UVB.
Gli UVB sono eritematogeni.
Gli UVA non danno eritema e l’abbronzatura è un po’ più lenta.
Quali raggi. La lampada abbronzante quindi emette raggi UVA schermati e questa è una buona cosa.
Occorre però sapere se viene usata correttamente.
La manutenzione. I centri estetici dovrebbero essere sempre assolutamente in regola cambiando spesso i filtri e sostituendo le lampade quando sono diventate vecchie.
Infatti le lampade se diventano vecchie emettono raggi non schermati.
Quante volte. La lampada abbronzante dovrebbe essere fatta con criterio, magari due volte al mese per preparare l’abbronzatura e non scottarsi d’estate; in tal modo non farebbe male però è un po’ come in tutte le cose: se c’è l’abuso non va bene.
In Brasile. Mi è arrivata una circolare dell’Ordine dei Medici che in Brasile le lampade sono state vietate proprio con una normativa perché si notava un aumento del tumore cutaneo.
Argomento controverso. Quello della lampada abbronzante è un argomento molto controverso perché nell’irradiazione solare passano tutti i raggi, anche quelli nocivi.
Per cui, ripeto, in tutte le cose ci vuole il buon senso. Io non dico tassativamente “non ti puoi fare la lampada”, dico che ogni tanto una la si può fare però sempre con criterio.
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