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Dr Annalisa Pizzetti

Medico Chirurgo Specialista in Dermatologia e Venereologia

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laurea

    02/11/1988 - Medicina e Chirurgia (Roma)

    Iscrizione all'albo

    12/07/1989 - Albo Provinciale dei Medici Chirurghi di Roma (Ordine della Provincia di Roma) n.40841

    Specializzazione

    04/12/1992 - Dermatologia e Venereologia N.O.

    Abilitazione

    1988 /1 - Medicina e Chirurgia (Roma)


Le alterazioni cutanee si presentano nei neonati e negli adulti

Scritto da
Dr Annalisa Pizzetti

Pubblicato il
27/03/2013

Alterazioni cutanee: spie della salute. Alcune alterazioni cutanee evidenziano la presenza di patologie e il loro grado di gravità.

Le macchie a farfalla, ad esempio, denunciano l'insorgenza del lupus o almeno il suo rischio.

I segni diabetici che appaiono sono legati al microcircolo e si presentano con macchie sul collo e sulle ascelle oltre alla "necrobiosi diabeticorum" un'affezione lipoidica rara non grave ma frustrante che denuncia la presenza del diabete mellito (non sempre tuttavia).

Il paziente diabetico con l'accentuarsi della patologia inizia ad avere problemi alla circolazione superficiale.

I primi distretti interessati sono le gambe dove la pelle diventa estremamente secca e disidratata. Successivamente iniziano le abrasioni e insorgono anche facilmente delle ulcerazioni e delle macchie, tutti fenomeni che iniziano a manifestarsi agli arti inferiori.

In particolare le ulcere insorgono quando la circolazione è talmente carente da non apportare il nutrimento cellulare. Queste ulcere non guariscono cronicizzandosi, anche perché il sangue con la glicemia alta ha difficoltà proprio a cicatrizzare i tessuti.

Altre alterazioni cutanee sintomatiche sono quelle relative al fegato, le cui macchie e i cui angiomi spesso diffusi denunciano la presenza di disfunzioni epatiche.

L'acanthosis nigricans è una malattia dermatologica a sé stante, che tuttavia in alcuni casi denuncia la probabile presenza di un carcinoma nel sistema gastrico. 

 

Il caso delle macchie bianche. Purtroppo l'eliminazione delle macchie bianche è pressoché impossibile.

Infatti quando le alterazioni cutanee sono avvenute per depigmentazione o per cause genetiche è assai difficile che il pigmento ritorni, salvo il caso che si tratti di un fungo che gradualmente regredisce consentendo il ritorno della melanina nella cute. 

 

Le macchie nei bambini. La principale e la più diffusa delle alterazioni cutanee nel neonato è l'affezione dermatologica denominata crosta lattea che si risolve in genere spontaneamente.

È più difficile che scompaia in tempi ragionevoli nel caso di bambini atopici perché è dovuta a dermatite atopica.

L'atopia è una predisposizione genetica che provoca una risposta esagerata, sia cutanea e sia nella mucosa, a una varietà di stimoli ambientali.

La dermatite atopica è più persistente perché si tratta di una malattia costituzionale come la dermatite seborroica nell'adulto.

Questo disordine cutaneo di tipo cronico con riacutizzazioni inizia nel periodo neonatale o nell'infanzia e può perdurare nell'età adulta.

Nel neonato è quindi spesso passeggera e si risolve con olio di mandorle dolci, con degli emollienti e con la maggior parte degli oli delicati per bambini che spesso sciolgono la crosta lattea. 

 

La crosta lattea o dermatite seborroica. Il disturbo è forse causato da un'eccessiva produzione di sebo dovuta ad alcune ghiandole della pelle.

La causa sembra essere l'azione di ormoni androgeni di provenienza materna presenti nel sangue del bambino fino al terzo mese.

Colpisce soprattutto il cuoio capelluto, su cui compare una desquamazione a lamelle fini, simili a forfora, che a volte risulta massiccia con croste e squame grigio-giallastre, untuose, arrossate e desquamanti.

Spesso le lesioni cutanee interessano la fronte, le sopracciglia, la zona dietro i padiglioni auricolari, le guance e le zone intorno al naso. 

 

Le caratteristiche della crosta lattea. Le affezioni dermatologiche derivate durano anche tutta la vita e si curano quindi solo a livello del sintomo.

Tuttavia il bambino crescendo avrà probabilmente il raffreddore da fieno, l'allergia alla polvere, la rinite e altre reazioni perché sono in qualche modo collegate alla crosta lattea ed è quindi necessario monitorarle con frequenza. 

 

Gli angiomi infantili. Un'altra traccia che può apparire alla nascita dei bambini è l'angioma come ad esempio il "morso della cicogna", localizzato sulla nuca, che ricorda l'immagine dell'arrivo del neonato portato favolisticamente dal pennuto: si tratta di un angioma piano che può essere presente in vari distretti del suo piccolo corpo.

Sono macchie dovute alla rottura e alla dilatazione di alcuni capillari che formano un accumulo, anche superficiale, che sulla cute appare come una macchia rossa. 

 

La "voglia". Quanto alla classica macchia definita come "voglia" si tratta di un fenomeno cutaneo ineliminabile. È una "macchia caffellatte" che è alla pari di un neo congenito.

La macchia caffellatte non va quindi toccata perché essendo simile ad un neo può reagire in modo anche patologicamente grave.



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