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Prof. Dr Giorgio Calabrese

Specialista in Scienze dell'Alimentazione

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laurea

    09/11/1977 -Medicina e Chirurgia (Catania)

    Iscrizione all'albo

    10/03/1978 - Albo Provinciale dei Medici Chirurghi di ASTI (Ordine della Provincia di ASTI)

    Specializzazione

    09/07/1987 - Scienza dell'Alimentazione Indirizzo Nutrizionistico (Pavia)

    Abilitazione

    1977 /2  - Medicina e Chirurgia (Catania)


Contro l’acne: cibi integrali, proteine vegetali, olio extravergine d’oliva



Scritto da
Prof. Dr Giorgio Calabrese

Pubblicato il
01/01/2010

Fonti:

Pubblicato su Famiglia Cristiana 35 - Novembre 2010

L'acne è un'affezione cutanea molto spesso invasiva, che affligge soprattutto i giovani e persiste spesso nonostante le cure terminando la propria azione infettiva solo dopo un periodo di molti anni.

 

L’acne trascurata. Nei casi in cui l'acne non venga curata in modo adeguato essa lascia marcate cicatrici sulla cute che, deturpando il viso, possono creare seri disturbi psicologici nei giovani che danno particolare importanza all’aspetto esteriore.

 

La dieta e l'acne. Una ricerca approfondita realizzata dall'Università di Oslo ha messo in evidenza che si può individuare in una dieta ricca di zuccheri una delle fonti dell'apparizione di questa infezione in età puberale.

La causa scatenante può essere l'indice glicemico (quantità di zuccheri per grammo) che contraddistingue i singoli cibi.

 

La relazione tra acne e funzionalità intestinale. Si tratta di un rapporto diretto. Appare infatti evidente che la pelle trae benefici da un intestino e relativa flora batterica ben funzionanti.

Ne deriva che un'alimentazione opportunamente equilibrata e ricca di cibi o di bevande a base vegetale non può che essere un efficace supporto alla salute in generale e alla pelle in particolare.

 

Pelle e genetica. A conferma dello stretto rapporto fra zuccheri e benessere della pelle è opportuno rilevare che in soggetti con caratteristiche genetiche che li predispongono all’acne, secondo il Dr Vincenzo Bettoli, dell'Ambulatorio Acne dell'Ospedale di Ferrara, un eccessivo consumo di cibi con alto indice glicemico è negativamente decisivo.

Si tratta, lo ricordiamo, del pane bianco, delle patate, del miele e ovviamente dello zucchero, tutte sostanze che possono portare ad un aggravarsi della condizione acneica.

A questo si aggiunga che la simultanea presenza di proteine e di grassi può influire sulla velocità di assorbimento intestinale con conseguenze negative.

 

Un sostanza determinante. Il metabolismo alimentare, compreso quello degli zuccheri, nel corpo umano funziona correttamente grazie a una particolare sostanza (IGF1 - somatomedina) che possiede recettori cellulari in tutto l'organismo che lavorano come quelli dell’insulina, prodotta proprio per rispondere alle caratteristiche dei cibi ingeriti sotto il profilo glicemico.

 

Acne, grassi e ormoni. La IGF1 favorisce la proliferazioni di sebociti e cheratinoici nella pelle e produce grassi oltre ad alcuni ormoni androgeni.

Inoltre è risultato evidente che la concentrazione di IGF1 è a livelli più elevati nelle donne affette da acne. Per contrastare questi fenomeni è necessario adottare una dieta con maggior numero di cibi integrali, una giusta quantità di proteine di provenienza animale ma preferibilmente vegetale e come condimento usare esclusivamente l'olio extravergine d’oliva.



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