09/11/1977 -Medicina e Chirurgia (Catania)
10/03/1978 - Albo Provinciale dei Medici Chirurghi di ASTI (Ordine della Provincia di ASTI)
09/07/1987 - Scienza dell'Alimentazione Indirizzo Nutrizionistico (Pavia)
1977 /2 - Medicina e Chirurgia (Catania)
Scritto da
Prof. Dr Giorgio Calabrese
Pubblicato il
02/02/2010
Fonti:
Pubblicato su Famiglia Cristiana
A proposito del tè verde la scienza ci ha fornito alcune certezze che sottolineano come il suo infuso agisca beneficamente sull'ipertensione arteriosa e prevenga il decesso per patologie cardiovascolari; tra queste ultime l’azione salvifica del tè verde è rivolta all’arteriosclerosi e a gravi affezioni alle arterie coronarie.
Coloro che bevono tè verde in abbondanza. Nei soggetti che bevono tè verde spesso e in quantità elevate si è infatti rilevata, rispetto a chi non consuma abitualmente questa bevanda aromatica, una ridotta incidenza dell'infarto al miocardio con esiti mortali, e si sono riscontrati benefici anche per altre malattie vascolari.
Il tè verde rivela infatti di essere capace di attivare un'azione sulle molecole, fino ad ora scarsamente conosciuta, determinata dalle proprietà antiossidanti delle catechine che contiene.
La ricerca scientifica. A questo proposito il Prof. Andrea Semplicini dell’Università di Padova ha effettuato studi approfonditi sui benefici del tè verde mettendo in evidenza che le catechine contenute in questo tipo di tè hanno un forte potere antiossidante, rivelandosi quindi come sostanze che contribuiscono in modo efficace allo stato di salute dell'organismo.
Esse infatti bloccano lo svilupparsi di alcuni passaggi decisivi effettuati dai complessi meccanismi che determinano la crescita delle cellule cardiache e quindi l'ingrossamento del relativo organo, definito come ipertrofia del ventricolo sinistro, che risulta essere una frequente complicanza dell'ipertensione arteriosa.
L’effetto positivo sull’ipertensione. Il tè verde e le sue catechine, agendo in modo positivo sull'ipertensione, eliminano le cause più frequenti delle diverse forme di infarto, degli scompensi cardiaci e in generale di tutte le malattie cardiovascolari che colpiscono un numero elevato di cittadini italiani.
Il rispetto delle prescrizione medica. Tuttavia è bene ricordare che questi risultati scientifici non devono comunque indurre gli ipertesi a sospendere la terapia farmacologica antiipertensiva per passare a curarsi col tè verde.
Essi devono affiancare, a un’alimentazione corretta e a uno stile di vita sano, i farmaci antiipertensivi la cui necessità è stabilita dal medico curante.
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