09/11/1977 -Medicina e Chirurgia (Catania)
10/03/1978 - Albo Provinciale dei Medici Chirurghi di ASTI (Ordine della Provincia di ASTI)
09/07/1987 - Scienza dell'Alimentazione Indirizzo Nutrizionistico (Pavia)
1977 /2 - Medicina e Chirurgia (Catania)
Scritto da
Prof. Dr Giorgio Calabrese
Pubblicato il
27/03/2013
Da un po' di tempo, in Europa, alcune aziende hanno messo in giro una notizia-bufala che riguarda i ragazzi che, purtroppo, bevono alcol a go-go! Notizia diseducativa perché vogliono convincere i giovani a non preoccuparsi più delle conseguenze legali e salutiste che l'assunzione di bevande alcoliche comporta.
A loro dire, avrebbero inventato una specie di 'antidoto' agli eccessi del sabato sera, questo nonostante noi medici affermiamo l'inefficacia delle 'pozioni anti-alcol'. Si vendono in discoteca o via internet e tali bevande rischiano di indurre i giovani a mettersi alla guida, dopo una serata di eccessi, nella convinzione di riuscire ad 'azzerare' il tasso alcolemico nel sangue, recuperando i riflessi appannati dall'alcol, semplicemente assumendo uno di questi cocktail.
In questi giorni i NAS hanno confiscato in tutta Italia 20.000 confezioni di queste cosiddette bevande 'anti-sbornia'. Si tratta di una legenda metropolitana da sfatare, perché le bevande risultano "non conformi" in quanto contengono ingredienti non notificati al Ministero della Salute. Sono state sequestrate nell'ambito di attività finalizzate alla ricerca di prodotti potenzialmente pericolosi per la salute. Il prodotto presentato come disintossicante e digestivo istantaneo con la presunta peculiarità di eliminare gli effetti del sabato sera, è stato importato dalla Francia e dalla Svizzera da ditte operanti a Catanzaro e a Torino.
Dal punto di vista scientifico ribadiamo che non esistono bevande con effetto anti-sbornia, poiché non ci sono sostanze in grado di accelerare il fenomeno di smaltimento dell'alcol nel sangue, ponendo così le condizioni per una guida sicura. Tra queste bevande in lattina si riportano nomi suggestivi ma fuorvianti, come ad esempio, una si chiama "Alkohol Killer" e non è la sola con questo messaggio fuorviante per i giovani consumatori.
Personalmente, come medico-nutrizionista ma anche come Presidente Nazionale degli Assaggiatori Vino (ONAV), difendo l'uso moderato del vino ai pasti e chiedo l'intervento dell'Agenzia per la Pubblicità (ingannevole), per stroncare questo traffico di bevande bugiarde. Questo tipo di bevanda è nata, come tutti i prodotti affini, per dissetare e dare un senso di freschezza a chi la consuma, ma nell'informazione commerciale di riferimento, si tende a far pensare al consumatore che il prodotto abbia effetti rilevanti sull'abbassamento del tenore alcolico nel sangue dopo una sbornia. Un fatto che ritengo deviante e disinformativo, in quanto nessun elemento contenuto nella bevanda è in grado di dare forma ad un fenomeno del genere. Le vitamine B1 e B6, insieme alla Niacina, possono infatti essere di aiuto al fegato solo quando questo lavora in una situazione normale e non certo quando deve smaltire un eccesso di alcol. Inoltre l'estratto di AK (sambuco nero), il Cymbopogon citrato ed il Beta Glucano sono sostanze di effetto assai blando, addirittura inefficace in alcuni casi, nei confronti dell'uso anche solo moderato di alcol, figuriamoci in casi di abuso! Per non alzare il tasso alcolemico nel sangue c'è un solo modo: mai abusare, bere moderatamente, sempre ai pasti, e possibilmente lontano dalla guida.
Testo pubblicato su: Avvenire del 01 Febbraio 2011
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