Prof. Dr Giorgio Calabrese

Specialista in Scienze dell'Alimentazione

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laurea

    09/11/1977 -Medicina e Chirurgia (Catania)

    Iscrizione all'albo

    10/03/1978 - Albo Provinciale dei Medici Chirurghi di ASTI (Ordine della Provincia di ASTI)

    Specializzazione

    09/07/1987 - Scienza dell'Alimentazione Indirizzo Nutrizionistico (Pavia)

    Abilitazione

    1977 /2  - Medicina e Chirurgia (Catania)


La carne di bufalo



Scritto da
Prof. Dr Giorgio Calabrese

Pubblicato il
27/03/2013

La carne di bufalo, il cui nome deriva dal latino tardo bufalus, è stata importata nel VI secolo dai Longobardi e si è diffusa nel Italia centro-meridionale e appartiene alla categoria delle carni rosse. Questa carne, infatti, è di colore roseo, succosa e molto tenera perché quando arriva sulla nostra tavola appartiene ad un animale ancora giovane,l’annutolo o vitello bufalino.


La tenerezza è dovuta ad un aminoacido, l'idrossiprolina, che si riscontra in considerevole quantità nel collagene bufalino. Il grasso presenta notevoli contenuti di acido stearico ed oleico, neutri nei confronti della colesterolemia umana. La carne è gustosa e digeribile. Particolarmente dietetica, può essere utilizzata per qualsiasi tipo di preparazione culinaria, legandosi con gli ingredienti della cucina mediterranea.


Il suo uso è aumentato grazie, purtroppo, all’inizio della sindrome della mucca pazza e con la paura diffusa di mangiare la carne bovina, l’attenzione dei consumatori si è rivolta anche alla carne di bufalo.
Dal suo latte si fa una mozzarella che è molta richiesta, specie in pizzeria, dove il suo gusto cambia ed esalta quello della pizza e la fa apprezzare di più dal palato di chiunque la mangia.


La carne di bufalo contiene molte proteine di alto valore biologico, abbastanza grassi e niente carboidrati.
Un etto di carne bufalina fornisce 147 calorie e una ottima dose di un amminoacido essenziale,la Lisina che il nostro corpo non sa produrre da sé.
I grassi della carne di bufalo forniscono un’alta dose di acido stearico ed oleico, che abbassa il colesterolo nel sangue, grazie anche alla presenza dell’acido linoleico e all’acido arachidonico presente in una quantità doppia rispetto alla carne bovina.


Non molto Calcio e molto Ferro, che fa di questa carne un ottimo antidoto naturale per combattere tutte le forme di anemia,
La dose di Potassio che la carne di bufala fornisce sappiamo essere un minerale che permette al cuore di lavorare e vivere meglio e al rene di funzionare meglio nell’eliminazione di liquidi in eccesso.

 

Testo pubblicato su: Avvenire 21 Febbraio 2003



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