09/11/1977 -Medicina e Chirurgia (Catania)
10/03/1978 - Albo Provinciale dei Medici Chirurghi di ASTI (Ordine della Provincia di ASTI)
09/07/1987 - Scienza dell'Alimentazione Indirizzo Nutrizionistico (Pavia)
1977 /2 - Medicina e Chirurgia (Catania)
Scritto da
Prof. Dr Giorgio Calabrese
Pubblicato il
27/03/2013
Il nostro enogastronomo Paolo Massobrio si è posto un giusto quesito: fa bene alla salute, dimagrire per poco tempo e poi reingrassare?
Purtroppo questo è il cruccio di molti, che grazie ad una dieta dimagrante hanno perso peso, e poi hanno riconquistato i chili persi. Tale effetto si chiama yo-yo, omonimo del giocattolo che fa su e giù, così come va su e giù il peso che si perde e poi si riprende con facilità.
Perché è così frequente riprendere peso dopo averlo perso soprattutto con diete da fame, come quella assurda delle radici del nostro Massobrio?
Quando il dimagrimento è troppo rapido è facile riprendere peso perché l' organismo vive questa perdita repentina di grassi, massa muscolare e acqua, come un vero pericolo. Si attivano dei meccanismi che si oppongono alla perdita di peso e inducono a ricominciare a comportarsi a tavola come prima, riprendendo i chili persi, spesso con interessi da usurai. Con quali rischi? Ripresi i chili persi, l'ago della bilancia ci dice che non è cambiato nulla, ma non è così; se, infatti, si va ad analizzare la composizione corporea, ci si accorge che si è riguadagnato solo grasso a scapito della massa muscolare e ad ogni oscillazione la massa magra perduta viene ricostituita solo parzialmente ma il grasso si accumula prevalentemente sull'addome. Questo comporta una diminuzione del catabolismo metabolico, cioè della componente che fa bruciare i grassi e, quindi, a parità di calorie introdotte, si tende ad ingrassare con una maggiore massa grassa si corre un grande rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari e metaboliche, tipo diabete, mentre, a sua volta, il meccanismo di yo-yo favorisce la formazione di calcoli biliari. Cosa fare allora? Per dimagrire bisogna agire pensando a un risultato a lungo termine e quindi occorre stimolare una perdita di peso graduale modificando i comportamenti sbagliati. Non ci sono purtroppo cibi miracolosi ma ci vuole solo buonsenso e, se non si esagera, e si rispettano sia la stagionalità degli alimenti, sia la loro tipicità e, in particolare, il metodo di cottura, il metabolismo torna a riequilibrarsi.
Testo pubblicato su: Avvenire del 08 Gennaio 2010
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