09/11/1977 -Medicina e Chirurgia (Catania)
10/03/1978 - Albo Provinciale dei Medici Chirurghi di ASTI (Ordine della Provincia di ASTI)
09/07/1987 - Scienza dell'Alimentazione Indirizzo Nutrizionistico (Pavia)
1977 /2 - Medicina e Chirurgia (Catania)
Negli ultimi dieci anni è esplosa in Italia la moda di eseguire i test per le intolleranze alimentari, perché qualcuno ha imputato a queste la causa dell'ingrassamento, trasformando pseudo-scientificamente il modo di nutrirsi.
Dopo aver analizzato la letteratura scientifica si è concluso che si tratta di metodi superficiali e non comprovati scientificamente, che quindi sono da evitare. Gli unici test allergologici validi si fanno in strutture ospedaliere o in laboratori convenzionati, dove si riscontrano con certezza due intolleranze: quella al lattosio e quella al glutine (per i celiaci). A tutt'oggi non esiste alcun esame di laboratorio in grado di valutare scientificamente la presenza di altre intolleranze, oltre a queste due; quindi, come possono gli altri test dare certezza?
Un dato dovrebbe convincere della totale mancanza di basi scientifiche e infatti tutti i pazienti che si sottopongono a questi test alternativi risultano intolleranti agli stessi alimenti: grano, lieviti e lattosio! Non si capisce come i pazienti continuino a sottoporsi a questi esami, le cui conseguenze terapeutiche nutrizionali possono essere anche pericolose perché fanno eliminare molti alimenti indispensabili alla salute. Oggi ci sono in giro, nei vari laboratori e studi medici, molte attrezzature che eseguono questi test che difficilmente riescono a dimostrare la vera intolleranza:
- Vega - la metodica non si è dimostrata in grado di distinguere i sani dai malati allergici ad acari o gatto.
- Citotest - non ci sono prove che dimostrino che l'allergia alimentare sia sostenuta da meccanismi di citotossicità, infatti il test non individua reazioni immunologiche.
- Test del capello - ha dimostrato la sua incapacità di discriminare soggetti affetti da allergie alimentari al pesce da soggetti sani.
Testo pubblicato su: Famiglia Cristiana - 07 Maggio 2010
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