Intervento con stent aorto iliaci

Salve,
sono un 49 enne e un anno fa, circa, hanno scoperto che soffrivo della sindrome di Leriche (arteriopatia obliterante cronica degli arti inferiori da occlusione bilaterale aorto-iliaca), e nella fase acuta della malattia non ero più in grado di fare attività sportive escluso un pò di nuoto. A Settembre 2015 mi sono sottoposto ad intervento in PTA + stent (n.6) aortoiliaco bilaterale con tecnica di Kissing. Gli stent iliaci più in basso sono posizionati nella zona che corrisponde a poco sotto l'ombelico-inizio vescica. L'intervento è riuscito benissimo e poichè la mia attività sportiva base era quella di 40-50 Km in bicicletta 1-2 volte a settimana mi fu detto al primo controllo di Ottobre da tre medici del reparto, compreso il primario, che potevo tornare in bici alzando magari al massimo il sellino della bici da corsa. Il 21/4/2016 ho fatto un nuovo controllo all'ospedale e parlando del fatto che ero molto dimagrito grazie a bicicletta e corsa a piedi il dottore di questa volta ha criticato il fatto che andassi in bicicletta. Dice che secondo lui il movimento della pedalata fatto con certa continuità potrebbe far arrivare degli stress dovuti a forze radiali agli stent che sono nell’iliaca e che potrebbero danneggiarsi. Dice che inoltre molti ciclisti (ma io non sono comunque un ciclista che fa gare.), soffrono di una patologia vascolare iliaca (non ricordo il nome) quindi questo dimostra che la pedalata è fonte di stress per le arterie iliache. Dice: “badi bene non esiste nessuna teoria scientifica e nessuna casistica che abbia studiato cosa succede agli stent iliaci mentre uno pedala in bicicletta .” ma comunque non è consigliabile come attività sportiva continuata la bicicletta per la mia patologia di LeRiche anche se ne l'arterie iliache e tanto meno l'aorta sono interessate dalla pedalata.
Io non capisco la durezza di questo unico medico verso la bicicletta, le sue teorie mi hanno procurato ansia e paura... anche se gli altri medici si erano mostrati favorevoli. Ringrazio anticipatamente che vorrà rassicurarmi o consigliarmi. Giovanni