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Marioexpo
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Salve.Circa 4 mesi fa a mia moglie (anni 42) gli era stato asportato un fibroma pendulo,ma per nostra sicurezza abbiamo chiesto un esame istologico.Dopo 20 giorni ,all''esito ci è stato diagnosticato: (Frammento cutaneo sede di melanoma,a cellule epitelioidi,ulcerato ed infiltrante tutto il derma presente nel materiale in esame.Attività mitotica di circa 3 mitosi x mm2. N.B. Non è stato possibile effettuare ulteriore stadiazione ed indice di Breslow,in quanto trattasi di frammento bioptico (nelle lesioni melanocitiche è sempre consigliabile la totale exeresi).Queste le testuali parole dell''esame. Allorchè il nostro dermatologo subito ci ha prescritto una tac e un ecografia ai linfonodi,risultati negativi. Subito è stato effettuato un allargamento della parte interessata e mandata ad un ulteriore esame istologico,questo l''esito dell''esame: (Frammento cutaneo con area di fibrosi cicatriziale del derma papillaree superficiale. Assenza di neoplasia residua. Immunoistochimica eseguita: S 100-,Melan A-.) Il nostro dermatologo a questo ultimo esame ci ha tranquillizzato,e ci ha raccomandato solo esami periodici. Ora essendo preoccupato,Vi chiedo un vostro parere e cosa possiamo e dobbiamo fare per avere la certezza completa per stare tranquilli. Sicuro di un vostro tempestivo intervento,Vi porgo distinti saluti.
 
WB895
Esperto di ABCsalute.it
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Egregio signore,
il comportamento seguito dopo la diagnosi è stato assolutamente corretto. Circa il da farsi ora ha ragione il vostro dermatologo: per anni (10 ed oltre) auto-osservazione per cogliere sul nascere la comparsa di nuove lesioni o il modificarsi di lesioni eventualmente preesistenti (chi ha avuto un melanoma può avere metastasi del primo melanoma o avere altri melanomi o anche altre forme tumorali), sottoporsi periodicamente ad una accurata visita di assolutamente tutta la superficie corporea da parte di un esperto dermatologo, praticare periodicamente le indagini ematochimiche e strumentali prescritte dallo specialista, proteggersi dalle radiazioni ultraviolette naturali (sole) ed artificiali (lettini abbronzanti) e non stancarsi mai di eseguire i controlli. Di più, allo stato attuale delle conoscenze, non è fattibile. Sperando di averle risposto in maniera esauriente le invio cordiali saluti.
Prof. Michele Lomuto

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Prof. Dr Michele Lomuto
    71043 Manfredonia
    Via S. Restituta. 7
    Tel.0884.512368
    mikylomuto@gmail.com
http://www.michele-lomuto.abcsalute.it
 
Marioexpo
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Grazie dottore per il Vostro intervento. Un altro Vostro collega ci aveva consigliato la biopsia dei linfonodi,secondo Voi è indispensabile o bastano solo serrati controlli periodici.Grazie ancora per la risposta. Cordiali saluti.
 
WB895
Esperto di ABCsalute.it
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L'esame del linfonodo sentinella (serve ad evidenziare la presenza o meno di cellule di melanoma nel primo linfonodo drenante la zona interessata dal melanoma, ma va praticata in tempi piuttosto stretti) si pratica per melanomi che abbiano uno spessore di almeno 0,7 mm. Nell'impossibilità di determinare lo spessore della lesione asportata a sua moglie potrebbe essere utile farla.
Cordiali saluti

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