Cistite

La cistite è un processo infiammatorio acuta della vescica che isorge più frequentemente nel sesso femminile per via della anatomia della donna che pone la vecica in diretta comunica zione con la regione imenale ( la uretra femminile è infatti molto corta ). Tale situazione anatomica viene ulteriormente condizionata dalla capacità della vescica femminile di distendersi e di dilatarsi .Ne deriva che gli episodi di cistite sono molto spesso correlati con cattive abitudini.Al fine di prevenire le recidive è bene tenere a mente alcune indispensabitli norme .
1) E necessario vuotare spesso la vescica ( si riduce così il rischio di inquinamento per via ascendente della vescica ) ;per mingere spesso è necessario bere molto.
2) Avere una funzione intestinale regolata ( responsabili delle cistite sono quasi sempre germi di origine intestinali quale il coli ) Raramente le cistiti insorgono a seguito di infezioni sessualmente trasmesse .
3) Migliorare la flora batterica intestinale con la assunzione di fermenti lattici
4) Vuotare la vescica e avere particolare attenzione alla igiene intima subito dopo un rapporto sessuale.
Per quanto si riferisce alla terapia tesa prevenire le recidive uno schema terapeutico che fornisce buoni risultati è il seguente:
a) definire attraverso una urinocultura il germe responsabile e trattare la infezione identificando un antibiotico sensibile e ad alta concentrazione urinaria.
b) Una volta ottenuta la sterilizzazione delle urine iniziare un trattamento con monuril da assumere una volta la settimana per circa sei mesi in assenza di sintomatologia
Lo scopo della terapia è quello di preverire la insorgenza degli episodi di cistite e non quello di inseguire la cistite quando si è gia manifestata.
La cistite acuta è certamente una condizione estremamente fastidiosa ma è possibile curarla e prevenirla.
Prof. Vincenzo Disanto

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Prof. Disanto Vincenzo

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Concordo pienamente con quanto detto dal Prof. Di Santo e aggiungo solo qualche altro dettaglio.
Ogni episodio di cistite recidivante va indagato con un esame minimo non invasivo come una ecografia dell'apparato urinario per escludere condizioni predisponenti che possono essere responsabili di tali recidive e che potrebbero essere corretti (calcoli urinari, malformazioni congenite).
Evitando qualsiasi apprensione non trascuriamo il fatto che che una cistite ricorrente può essere segno di una neoplasia della vescica (caso recentemente accaduto di negligenza di medico di medicina generale che andava avanti ad urinocolture per otto mesi! fino a che la signora, di sua iniziativa, ha eseguito una ecografia evidenziando un tumore di 6 cm.!) Casi limite naturalmente.
E' utile indagare se la cistite avviene dopo i rapporti ed eventualmente consigliare una spermiocoltura del partner (con ricerca germi comuni, Chlamydia e Micoplasmi).
Infine un interessante lavoro ha dimostrato che il principale microrganismo responsabile, l' Escherichia Coli, migrando dal tratto gastrointestinale all’area periuretrale, può raggiungere la vescica e le alte vie urinarie. La mucosa vescicale potrebbe rappresentare un ruolo di serbatoio e potrebbe diventare sede di colonizzazione batterica cronica e riserva di microrganismi quiescenti che potrebbero “riattivarsi” ciclicamente, cosa che è già stata dimostrata nei topi. Questi stessi batteri si potrebbero ciclicamente riattivare, manifestandosi sulla mucosa vescicale e sulle vie urinarie e causare così una nuova infezione.
Non trascuriamo infine che sintomi della cosidetta "cistite" possono invece essere determinati dalla eliminazione di "renella" (basta bere di più e tutto passa) o dal trauma meccanico di rapporti (uretralgia, la cosiddetta "sindrome da luna di miele"), cui, come correttamente cita questo articolo http://www.kwsalute.kataweb.it/Notizia/0,1044,1241,00.html forse dovremmo cambiarle nome.

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Dott. ITALIANO EMILIO

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