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xrace
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Buongiorno e complimenti per il forum. Ho 33 anni, peso 78kg e sono alto 1,77. Lavoro come meccanico di moto da quando ero piccolino e circa un mese fa, sono rimasto completamente bloccato sulla sedia tanto da non poter caricare minimamente peso sulle gambe. Non appena provavo ad alzarmi ho sentito come delle "scosse" in zona lombare tant'è che sono stato accompagnato in ospedale tramite un'ambulanza non potendo camminare nemmeno per piccoli passi se non con sostegno del medico.

Mi sono fatto fare una risonanza magnetica senza contrasto presso un centro specialistico e la diagnosi è stata la seguente:
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RM RACHIDE LOMBOSACRALE
Indagine eseguita mediante apparecchiatura a basso campo (0,4T con magnete aperto). Motivo dell'indagine: lombalgia acuta. Dall'anamnesi si rileva sciatalgia destra.

Il canale spinale ha normali dimensioni.
Modificazioni degenerative del disco L5/S1 caratterizzate da riduzione dello spessore, iposegnale nelle immagini T2 dipendenti per disidratazione e debordamento circonferenziale dell'anello fibroso.
Quest'ultimo presenta erniazione sottolegamentosa posteriore mediana con modesta impronta del versante anteriore del sacco durale.
Impegno da parte discale delle porzioni caudali dei forami neurali che sono ridotti d'ampiezza su base degenerativa artrosica intervertebrale posteriore e di altezza per la perdita di volume discale.
Le radici nervose L5 risultano dislocate e modestamente compresse nei recessi superiori. Minima retrolistesi di L5 su base degenerativa discale.
Debordamento circonferenziale dell'anello fibroso ad L4/L5 con modesta impronta del versante anteriore del sacco durale.
Analogo reperto anche ad L3/L4 ove è presente iniziale ernia postero-mediana. Impegno da parte discale anche delle porzioni caudali dei forami neurali di entrambi livelli ove le corrispondenti radici nervose L4 ed L3 sono tuttavia visualizzabili nei recessi superiori.
Erniazioni intraspongiose riguardano le limitanti somatiche affrontate tra L1 ed L3 e anche la limitante somatica inferiore di D11.
Normale aspetto delle restanti unità discosomatiche , delle radici nervose della cauda equina, del rigonfiamento lombare del midollo spinale e della muscolatura paravertebrale. Normale ampiezza dei forami neurali.

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Dopo questa diagnosi, ho fatto a partire da tre settimane fa, 2 incontri con un centro fisioterapico dove è stata fatta una valutazione funzione e strutturale rachide in toto ed fisiochinesiterapia rachide lombare.

DOPO L' INCONTRO CON IL FISIOTERAPISTA:
- nei primi due giorni c'è stato un miglioramento nel dormire, mentre durante il giorno la situazione non è cambiata. Ho sempre dolori lombari (abbastanza sopportabili) ma se faccio sforzi particolari ho sempre delle fitte che arrivano anche al gluteo/coscia destra con del fastidio al polpaccio.
DOPO 3 INCONTRI CON IL FISIOTERAPISTA:
- è migliorata di molto la "mobilità" lombare;
- è migliorata la resistenza al dolore quando ad esempio, a fine giornata dopo lavoro, faccio il mio giretto di 15 minuti con i cani;
- è migliorata la sensazione di dolore diffuso un pò ovunque alla zona lombare;

Quello che non è migliorato di molto (praticamente poco o niente) sono ancora certe fitte che sento al gluteo dx e sempre zona lombare/gluteo quando faccio sforzi particolari, pur sempre molto controllati dato quello che mi è successo. Ad esempio a tutt'oggi, sento queste fitte quando:

- alzo una moto sul cavalletto con la schiena non perfettamente dritta;
- quando scarico dei normali sacchi della spesa dal baule della macchina;
- quando rimango dritto in piedi ad esempio in coda ad un ufficio e dopo appena 2 minuti d'orologio devo spostare il peso da una gamba all'altra.

E' proprio come se a livello di "mobilità" della schiena ci sia stato un miglioramento sensibile ma a livello di "fitte" o "punture di spilli", il tutto non sia andato veramente a posto.

Ora è sicuramente una situazione gestibile rispetto a prima delle visite col fisioterapista ma mai ho avuto per un periodo così lungo in vita mia (due mesi) questi dolori con movimenti che prima facevo in modo normalissimo e dato il lavoro che faccio, vorrei capire se tra un anno mi ritrovo peggio di adesso...


COSA NON MI E' CHIARO
Ho chiesto espressamente al fisioterapista se ho un'ernia e lui testualmente mi ha detto che non ho un ernia o per lo meno che non è una di quelle ernie proprio strabordanti.

Mi ha un pò scocciato questa risposta nel senso che, capisco che il cliente non debba farsi immaginazioni e disquisizioni prettamente tecniche su cosa abbia o non abbia e capisco anche che un fisioterapista, prima di mettere angosce inutili al paziente tenda essere cauto in quello che dice ma, sentirmi dire che non ho un'ernia mi pare un pò strano. Di che tale entità è questa ernia? Cosa provoca a livello fisico / nervoso? Come può evolversi? Mi aspettavo un minimo di approfondimento tecnico sulle lastre della risonanza che tra l'altro, non abbiamo visionato insieme e dare delle risposte in poco più che una battuta mi è sembrato alquanto frettoloso, anche perchè in sala d'aspetto di gente ce n'è sempre parecchia. Quello che vorrei capire è:

1) Questi dolori che ho in zona lombare/gluteo/polpaccio potranno DX spariranno totalmente oppure avrò sempre e comunque un bel mal di schiena per quasi tutto il giorno come ora?
2) Quello che si prospetta dalla risonanza, sono protusioni o ernie?
3) Considerando il tipo di lavoro che faccio a 33 anni (meccanico di moto da 15 ) e che devo comunque affrontare giornalmente grossi impegni gravosi, specialmente quando inizierà il periodo di lavoro importante (marzo/ottobre) che speranze ho nel non aggravare ulteriormente la mia situazione?

E' questa la mia preoccupazione più grossa: dover completamente cambiare il mio approccio a questo tipo di lavoro rispetto a quello che ho sempre fatto. Considerando poi il fatto che sono l'unico responsabile in officina, dovrò chiedere aiuto ogni due per tre ai colleghi?

Già da ora la mia quotidianità sul lavoro è cambiata, devo sempre pensare a come sollevo o spingo le cose, se quando carico o trascino una moto sul furgone posso o non posso farlo... quando svito o stringo un bullone bloccato come e in che modo devo farlo, quando alzo una moto sul ponte con il crick a pedale o la faccio scendere dal cavalletto (moto pesanti anche 150kg). Son tutte cose che non faccio 10 minuti ma per 8 ore di fila.

Allego nel post alcuni fotogrammi della risonza, non le metto tutte perchè sono tante.


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de divitiis
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Gentile utente purtroppo lei ha fatto il percorso inverso generalmente si va a prima dal medico specialista neurochirurgo poi dopo un'attenta valutazione clinico neurologica e delle immagini radiologiche sarà il neurochirurgo a valutare se ci sono indicazioni all'intervento chirurgico oppure ad inviarla ad uno specifico trattamento fisioterapico. Non si trattano le immagini neuroradiologiche bensì i pazienti pertanto è necessario che lei si sottoponga ad una visita neurochirurgica in quella sede il medico dopo averla visitata potrà rispondere a tutte le sue domande più che lecite Cordiali saluti e buon anno
OdD

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xrace
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La ringrazio per la celere risposta e contraccambio gli auguri :-). A gennaio prenotero sicuramente una visita. Da quello che puo leggere e conoscere in diagnosi mi farebbe piacere un suo parere, fermo restando che debbo poi farmi visitare. Grazie ancora, alla prossima.
 
de divitiis
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chiedo scusa per il ritardo nella risposta. purtroppo le immagine che lei ha caricato non consentono di rispondere in maniera chiara in quanto mancano soprattutto le immagini in sezione assiale che andrebbero viste tutte contestualmente a quelle sagittali. (in confidenza sembrerebbe una protrusione discale).
con una corretta rieducazione posturale ed il nuoto tonificando le masse muscolari paravertebrali dorso-lombari con un po di pazienza dovrebbe risolvere al 100%
in bocca al lupo

OdD

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