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cibetta
Utente di ABCsalute.it
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Buonasera,
a seguito di una recente visita oculistica mi sono state diagnosticate ad entrambi gli occhi delle aree degenerative a graticcio della retina, oltre a tre microforellini retinici all'occhio dx. A breve dovrei sottopormi al trattamento di barrage laser e, non avendo mai avuto problemi di vista, la cosa mi preoccupa un po'... Vi sarei molto grata se poteste spiegarmi in cosa consiste questo interventino, in che modo si svolgerà, quanto durerà, cosa comporterà, se è previsto un periodo di degenza, ecc.....
 
PROF.SIRAVO
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Fotocoagulazione retinica con Argon laser: informativa e consenso informato
DEFINIZIONE
Il laser ad argon è un raggio di luce molto concentrata che può essere diretto verso alcune strutture dell'occhio, tra le quali la retina, dove determina un forte riscaldamento localizzato, coagulando il tessuto, che viene distrutto o saldato alla struttura sottostante chiamata coroide.
INDICAZIONI E PROCEDURE PRINCIPALI
La fotocoagulazione retinica con argon laser è indicata nei casi in cui sia necessario distruggere una porzione di retina colpita da malattia, o saldare tale porzione di retina al tessuto sottostante.
In particolare le indicazioni sono:
 Degenerazioni retiniche periferiche e rotture retiniche; in questi casi si esegue un "barrage", cioè si circonda la degenerazione o la rottura con applicazioni laser eseguite sulla retina sana circostante, al fine di saldare la zona retinica interessata alla coroide ed impedire il propagarsi di un distacco di retina;
 Maculopatia diabetica essudativa in questi casi si esegue il trattamento "focale", cioè con singole applicazioni su aree particolarmente pericolose molto vicine al centro della retina;
 Maculopatia diabetica edematosa, e altri casi di edema maculare; in queste evidenze si esegue un trattamento a "griglia", in cui le applicazioni laser sono distibuite a reticolo nella parte centrale della retina per favorire il riassorbimento del siero trasudato dai capillari danneggiati dal diabete o da altre malattie (ad esempio una trombosi di una vena retinica);
 Retinopatia diabetica preproliferante; in questi casi si esegue un trattamento "panretinico", in cui molte applicazioni laser, eseguite in più sedute, hanno lo scopo di distruggere gran parte della retina resa carente di ossigeno a causa del diabete; il fine ultimo è di evitare ulteriori complicanze, quali emovitreo, distacco di retina trazionale, glaucoma neovascolare;
 Trombosi venose retiniche; in questi casi si eseguono trattamenti "panretinici" o "settoriali" a seconda che la vena colpita sia quella centrale della retina o un suo ramo; fine ultimo è di evitare ulteriori complicanze, quali emovitreo, distacco di retina trazionale, glaucoma neovascolare;
 Membrane neovascolari sottoretiniche maculari; sono lesioni solitamente in corso di degenerazione maculare legata all'età o alla miopia; il trattamento è "focale" sulla lesione stessa, e comporta la distruzione della lesione e della retina sovrastante, con conseguente possibile calo visivo indotto.
RISULTATI ATTESI
Nel caso delle degenerazioni retiniche periferiche e delle rotture retiniche, il risultato atteso è la saldatura del tessuto retinico circostante la lesione alla coroide sottostante; statisticamente, ma non necessariamente nel singolo caso, ciò serve a prevenire il distacco di retina.
Nel caso delle forme di retinopatia diabetica o di trombosi venosa retinica, il risultato atteso è la riduzione dell'essudato retinico danneggiato dal diabete o della trombosi; statisticamente, ma non necessariamente nel singolo caso, ciò serve a ridurre o ritardare l'incidenza di complicazioni più gravi (emovitreo, distacco retinico trazionale, glaucoma neovascolare).
Nel caso di membrane neovascolari sottoretiniche maculari, il risultato atteso è la distruzione parziale o totale della lesione; statisticamente, ma non necessariamente nel singolo caso, ciò serve a rallentare o bloccare il calo visivo che la lesione determinerebbe se non fosse trattata.
POSSIBILI COMPLICANZE PRINCIPALI
1. Disturbi soggettivi durante il trattamento (sensazione di puntura; abbagliamento da lampi di luce) sono frequenti, di breve durata e privi di importanza;
2. Disturbi soggettivi nelle ore seguenti; sono frequenti l'abbagliamento e l'annebbiamento dovuti alla dilatazione della pupilla, o l'arrossamento e la lacrimazione dovuti alla lente a contatto usata nel trattamento; talora si può verificare una congiuntivite per allergia al collirio usato per dilatare la pupilla;
3. Accidentale fotocoagulazione della fovea, cioè nel centro della retina; è molto rara, favorita da movimenti inconsulti del paziente e può comportare una diminuzione dell'acuità visiva;
4. Emorragie retiniche o nel vitreo; sono rare e si verificano soprattutto in casi di diabete e trombosi venose; di solito si riassorbono in breve tempo

_________________
Prof.D.Siravo
    siravo@supereva.it
http://drsiravoduilio.beepworld.it
    CELL:3385710585
 
Day Hospital Santa Lucia
del Dr Giorgio Giovanni Cezza

WB906
Medico di ABCsalute.it
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Messaggi: 129
Gentile Utente Cibetta,
le aree degenerative e i microfori che le hanno riscontrato alla periferia della sua retina sono la manifestazione dell'azione disturbante di particolari anticorpi anomali prodotti da un sistema immunitario disfunzionale.
Il trattamento laser che le è stato proposto, poichè interromperà la barriera tra sangue e retina, farebbe penetrare sulla retina un maggior numero di questi anticorpi, favorendo così la formazione di altre alterazioni retiniche (ad esempio a livello della regione maculare), come mi è capitato di osservare nella mia esperienza professionale.
Le consiglio di non eseguire tale trattamento laser e di intraprendere invece un percorso diagnostico-terapeutico per ripristinare la normale efficienza del suo sistema immunitario.
Una volta ripristinata tale efficienza, sarà lo stesso sistema immunitario, con sue specifiche risorse, a riparare le alterazioni retiniche riscontrate.
Il percorso da seguire si articola in diverse tappe:
- ricostruire la sua storia naturale
- visita medica
- analisi di laboratorio
- strategia terapeutica di regolazione
- controlli
Se vuole anche lei intraprendere insieme a me tale percorso, mi contatti (giorgiocezza@libero.it) e le indicherò come realizzare le diverse tappe.
Un caro saluto.
Dott. Cezza Giorgio Giovanni
Medico-Chirurgo - Specialista in Oftalmologia
Dir. Sanitario del Day Hospital "Santa Lucia" - Maglie (Lecce)

_________________
DAY HOSPITAL SANTA LUCIA DEL DR GIORGIO GIOVANNI CEZZA
    73024 MAGLIE (LE)
    Via Sante Cezza, 19
    0836.483848
    giorgiocezza@libero.it
http://www.giorgio-cezza.abcsalute.it
 
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