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tyzyo75m
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buon giorno,
sono a scrivere per esporre un mio problema che si e' venuto a creare in questi ultimi tempi. circa 13 anni fa quando avevo 24 anni sono stato sottoposto ad intervento chirurgico per impianto di lenti di baickoff per curare una forte miopia. nel suo insieme l' operazione ando' bene da entrambi gli occhi non divenni un aquila ma iniziai a poter vivere senza l' uso degli occhiali cosa che prima mi era impossibile. ora in questi ultimi tempi sopratutto in questi ultimi 20 giorni ho notato un calo della qualita' visiva cioe' vedo smpre alla medesima distanza pero' le immagini risultano distorte con una difficolta' nella messa a fuoco questo anche da vicino per di piu' gli occhi se li sforzo troppo iniziano a bruciare e sono comparsi anche se impercettibili i capillari nella parte bianca dell' occhio cosa che prima non avevo ed e' ridotta la lacrimzione dll' occhio. ora ho prenotato una visita presso l' ospedale a me piu' vicino per il 10 ottobre e per il momento sto instillando il collirio systane per alleviare il bruciore di quando sono affaticati. in aggiunta devo dire che dopo l' operazione non mi e' stato fatto altro per curare anche il leggero astigmatismo di cui soffrivo. sari grato se potessi avere qualche ragguaglio sull' accaduto.
 
PROF.SIRAVO
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PURTROPPO SONO SITUAZIONI FREQUENTI MA RECUPERABILI!!!

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Prof. Dr Fabio Dossi
VP234
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Potrebbe trattarsi di presbiopia incipiente in caso contrario utile un controllo dell'endotelio corneale ed un esame che si appella OCT.
F. Dossi

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tyzyo75m
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PROF.SIRAVO ha scritto:
PURTROPPO SONO SITUAZIONI FREQUENTI MA RECUPERABILI!!!


la ringrazio per la sua risposta. spero che dati i miei precedenti medici sia come lei assicura. cordiali saluti.
 
tyzyo75m
Utente di ABCsalute.it
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VP234 ha scritto:
Potrebbe trattarsi di presbiopia incipiente in caso contrario utile un controllo dell'endotelio corneale ed un esame che si appella OCT.
F. Dossi


per quanto riguarda il controllo dell' endotelio...lei intende che potrebbe trattarsi di edema corneale??? visto che gia qualche suo collega ha detto sempre via web che potrebbe trattarsi di questo. oggi ho notato che dopo aver tentuto gli occhi a riposo ieri ( niente pc...tv..o lettura ) sembra un pochino migliorata la situazione. io non sono dottore pero' non potrebbe trattarsi di un po' di ipermetropia o l' astigmatismo che non mi e' stato mai "curato" che si fanno sentire??? cordialmente la saluto.
 
Day Hospital Santa Lucia
del Dr Giorgio Giovanni Cezza

WB906
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Gentile Utente,
i disturbi da Lei riferiti indicano due eventi:
- alterazione della retina
- disfunzione immunitaria

Se vuole, mi invii il referto della visita oculistica che ha prenotato per il 10 ottobre e Le saprò essere più preciso nella valutazione e nei consigli.

Un caro saluto.
Dott. CEZZA Giorgio Giovanni
Medico-Chirurgo - Specialista in Oftalmologia
Dir. San. del Day Hospital "Santa Lucia" - Maglie (Lecce)
e.mail: giorgiocezza@libero.it

_________________
DAY HOSPITAL SANTA LUCIA DEL DR GIORGIO GIOVANNI CEZZA
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    giorgiocezza@libero.it
http://www.giorgio-cezza.abcsalute.it
 
tyzyo75m
Utente di ABCsalute.it
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WB906 ha scritto:
Gentile Utente,
i disturbi da Lei riferiti indicano due eventi:
- alterazione della retina
- disfunzione immunitaria

Se vuole, mi invii il referto della visita oculistica che ha prenotato per il 10 ottobre e Le saprò essere più preciso nella valutazione e nei consigli.

Un caro saluto.
Dott. CEZZA Giorgio Giovanni
Medico-Chirurgo - Specialista in Oftalmologia
Dir. San. del Day Hospital "Santa Lucia" - Maglie (Lecce)
e.mail: giorgiocezza@libero.it


la ringrazio per la sua risposta.
cosa intende riferirsi quando cita alterazione della retina e disfunzione immunitaria??? io soffro anche di neurofibromatosi potrebbe collegarsi a questo il disturbo insorto ???
cordiali saluti
 
PROF.SIRAVO
Utente di ABCsalute.it
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Manifestazioni oculari nei pazienti affetti da neurofibromatosi di tipo 2

La neurofibromatosi è una malattia di tipo genetico che colpisce un paziente ogni tremila. Si presenta con la comparsa di neurofibromi, tumori benigni dei nervi, e colpisce sia uomini che donne al momento della nascita. La sua forma più comune è la neurofibromatosi 1, anche detta Malattia di Von Recklinghausen, seguita molto più raramente dalla neurofibromatosi 2.



La neurofibromatosi 1 rappresenta oltre il novanta per cento dei casi di neurofibromatosi ed è causata dall'alterazione di un gene, in particolare il cromosoma 17, che codifica la neurofibrina, una proteina importante nel controllare la proliferazione e la differenziazione delle cellule del sistema nervoso, oltre a proteggere quest'ultimo dai tumori. Se la funzione della neurofibrina è alternata o resa nulla dalla modificazione del gene responsabile, il sistema nervoso è molto più vulnerabile ai tumori, che tendono ad attaccarlo.
I sintomi principali sono la comparsa di macchie scure, color caffellatte, specialmente su busto, braccia e gambe, seguite dalla comparsa dei neurofibromi visibili a occhio nudo attraverso dei noduli sottocutanei che, oltre alla salute, sfigurano il paziente. E' stata rilevata anche la presenta di lentiggini a livello inguinale o sotto le ascelle. Disturbi meno frequenti della neurofibromatosi 1 sono la comparsa di noduli di Lish, ovvero di un tipo di noduli che si presentano come chiazze scure dell'iride; gliomi, ovvero tumori cerebrali, disturbi osteo-articolari, neurologici e dell'apprendimento.

La sintomatologia compare dopo i primi sei anni di vita e tende ad aggravarsi durante pubertà e adolescenza: le complicanze si riducono a partire dai venti/trent'anni del paziente.

Per diagnosticare la neurofibromatosi 1 occorre veificare la presenza di almeno due dei segni clinici caratteristici della malattia. La neurofibromatosi 1 non viene riconosciuta o viene spesso sottovalutata proprio dalla variabilità dei sintomi: tuttavia si può formulare una diagnosi presintomatica su base molecolare per uno o più membri di uno stesso gruppo famigliare.Tuttavia anche genitori sani possono dare alla luce figli malati di neurofibromastosi, anche se la casistica parla di un malato su diecimila con alterazione genetica avvenuta durante la fecondazione. Normalmente la neurofibromatosi è ereditaria.

Attualmente non esiste un trattamento curativo per la neurofibromatosi 1 così come per le altre forme di neurofibromatosi, a eccezione della rimozione chirurgica di alcuni noduli.


La neurofibromatosi di tipo II (NF2) è una malattia ereditaria che si trasmette con modalità autosomica dominante. Tuttavia, in circa la metà dei casi essa è dovuta a una nuova mutazione. La sua incidenza stimata è di 1/50000. Clinicamente la NF2 può presentare tre gruppi di manifestazioni:
- schwannomi bilaterali multipli dei nervi cranici (il numero e l’età di comparsa di questi tumori variano da un soggetto all’altro) o altri tumori del sistema nervoso centrale, essenzialmente meningiomi, più raramente ependimomi;
- schwannomi sottocutanei e neurofibromi;
- manifestazioni oculari (opacità del cristallino) presenti nella maggior parte dei casi a partire dall’infanzia.
Uno studio condotto su 23 pazienti ha osservato un interessamento oftalmico nell’83% dei casi: il 67% aveva una cataratta, il 40% una membrana epiretinica, il 3% un amartoma, il 27% un meningioma e il 13% un glioma del nervo ottico.

Un caro saluto.
Prof.D.Siravo
siravo@supereva.it
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Cell.:3385710585

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Prof.D.Siravo
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