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dombal
Utente di ABCsalute.it
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Buongiorno,
da sempre mia moglie è affetta da dermatite atopica e da quasi 2 anni da congiuntivite allergica. Inizialmente si è manifestata con bruciore ed arrossamento degli occhi, prurito e dolore (come se avesse degli aghetti sotto le palpebre). Abbiamo consultato diversi oculisti che le hanno diagnosticato la congiuntivite allergica e le hanno prescritto delle gocce a base di cortisone.
Circa un anno fa, ha eseguito dei test allergici scoprendo, tra le diverse sostanze a cui è allergica, allergia a nichel e thiomerosal. Nel centro allergologico fu visitata da un oculista che le diagnosticò una "cherocongiuntivite di Vernal". Da quel momento ha utilizzato un collirio sperimentale preparato in questo centro ma nn avendo ottenuto buoni risultati ne ha sospeso l'uso.
Attualmente la situazione è peggiorata perchè oltre a presentare i sintomi già detti presenta anche una screpolatura sulle palpebre, difficoltà al mattino nell'aprire gli occhi (fastidio alla luce e "sente le palpebre sigillate") e, cosa più preoccupante, vede tutto annebbiato.
Cosa consigliate di fare?
Spero di essere stato abbastanza chiaro nell'esporre il problema e spero in una Vostra risposta.
Grazie 1000
 
PROF.SIRAVO
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http://www.forumsalute.it/community/forum_93_parola_al_medico/thrd_155899_congiuntivite_allergica_1.html

La congiuntivite allergica è caratterizzata dalla mancanza di secrezione purulenta e si riconosce per il forte prurito e gonfiore della congiuntiva. L'arrossamento oculare e il prurito interessano quasi sempre entrambi gli occhi e sono accompagnati da lacrimazione intensa.
La congiuntivite allergica si manifesta con maggiore frequenza nei giovani con predisposizione allergica o con un quadro di allergia generale già accertata.
Sovente, nelle donne la causa è da ricercarsi in un'intolleranza ai prodotti per truccare e struccare gli occhi e ai cosmetici in generale, compresi quelli definiti ipoallergenici. La semplice sospensione dell'applicazione del cosmetico irritante consente di ottenere il miglioramento dei sintomi.
Evitare o ridurre al minimo il contatto con l'allergene, laddove possibile,è, più in generale, il trattamento di base della congiuntivite allergica. La terapia, di competenza medica, si avvale di colliri a base di antistaminici (cromoglicato di sodio, nedocromile, levocabastina).
Il problema delle allergie è difficilmente superabile. Le sostanze più frequentemente responsabili delle allergie ai cosmetici sono: coloranti, conservanti e profumi. Mentre conservanti e coloranti sono indicati in etichetta (spesso, tuttavia, i secondi sono indicati con il numero “Color Index” comprensibile solo agli addetti ai lavori), i composti odoranti sono indicati solo con Parfum o Profumo. Per il consumatore è quindi difficile conoscere gli ingredienti esatti del prodotto. A complicare le cose, poi, c’ è il problema dell’ INCI name delle sostanze di derivazione vegetale.
L’ Inventario prevede che venga indicato in etichetta solo il nome della specie botanica da cui i composti originano, ma non sempre chi è allergico ad una sostanza sa se questa è contenuta anche all’ interno di qualche pianta. Chi è “sensibile” all’ Aspirina, e quindi all’ acido acetilsalicilico, ad esempio, non sempre sa che l’ acido salicilico è presente nel Salice, nell’ Olmaria e nella Gaultheria.

A fattori allergici sono dovute le congiuntiviti primaverili e flittenulare che per il loro carattere prevalentemente produttivo rientrano in questo gruppo.
Fra le forme catarrali ad eziologia allergica possiamo distinguere la congiuntivite che accompagna spesso la febbre da fieno (pollinosi congiuntivale). Essa è dovuta a ipersensibilità del tipo immediato nei confronti di certi tipi di pollini; và incontro ad esercerbazioni stagionali, si presenta con iperemia, scarsa essudazione, spesso con prurito e fotofobia, dovuta quest’ultima ad una associata cheratite puntata superficiale.
Le allergie dell'occhio coinvolgono prevalentemente la congiuntiva, che è il tessuto di rivestimento (membrana del muco) che copre la superficie bianca del bulbo oculare e la parte interna delle palpebre. La congiuntiva è una struttura di protezione che è esposta all'ambiente ed a molti allergeni differenti (sostanze che stimolano una risposta allergica) dispersi nell'aria. È ricco di vasi sanguigni e contiene più mastociti (cellule che secernono istamina ed eparina) rispetto ai polmoni. Le ghiandole lacrimali sono posizionate nelle parti superiori ed esterne dell'occhio. Sono responsabili della produzione della componente acquosa delle lacrime, che mantiene l'occhio umido e lava via le irritazioni. Le lacrime inoltre contengono le componenti importanti della difesa immunitaria quali l'immunoglobulina (anticorpi), i linfociti (globuli bianchi specializzati) e gli enzimi. La cornea è la guaina trasparente davanti al cristallino dell'occhio. La cornea non ha vasi sanguigni e pochissima azione immunitaria.
Perché gli occhi sono un obiettivo facile per le allergie? Quando aprite i vostri occhi, la congiuntiva è direttamente esposta all'ambiente senza l'aiuto di un sistema di filtrazione come le ciglia, i peli che si trovano comunemente nel naso.

http://www.forumsalute.it/community/forum_93_parola_al_medico/thrd_155899_congiuntivite_allergica_1.html


Fattori allergici
Quasi la metà delle persone che soffrono di allergie hanno manifestazioni allergiche anche agli occhi. I soggetti più esposti a questa malattia allergica sono coloro che hanno un passato di rinite allergica e di dermatite atopica ed una forte storia familiare e/o personale di allergia. I sintomi compaiono solitamente prima dei 30. Lo scenario dei sintomi di sviluppo di allergia è pressoché simile per gli occhi come per il naso. Gli allergeni inducono l'anticorpo IgE a ricoprire le numerose
cellule (mastociti) nella congiuntiva. In risposta agli allergeni, i mastociti sono indotti a liberare l'istamina ed altri mediatori responsabili delle reazioni allergiche.
Le conseguenze sono prurito, bruciore e lacrimazione degli occhi che diventano rossi ed irritati a causa dell’infiammazione, che provoca la congestione.

La Congiuntivite allergica, anche denominata "rinocongiuntivite allergica", è il disturbo più comune tra le allergie degli occhi. Le condizioni sono solitamente stagionali ed è associata alla febbre da fieno. La causa principale è il polline, sebbene gli allergeni dell'interno quali gli acari, le muffe ed la forfora degli animali domestici quali gatti e cani possono interessare gli occhi per un intero anno. I disturbi tipici comprendono prurito, rossore, lacrimazione,bruciore, suppurazione acquosa e rigonfiamento della palpebra. In larga misura, i sintomi (iniziali) acuti sembrano relativi al rilascio dell'istamina. I trattamenti scelti sono tipiche gocce antistaminiche come l’olopatadina , decongestionanti ed innovativi farmaci stabilizzatori di mastociti. Gli steroidi d'attualità dovrebbero essere usati soltanto se prescritto da un medico per le reazioni severe e su una base di breve durata a causa del potenziale per gli effetti secondari. Gli antistaminici generalmente orali come il loratadina o il cetirizina sono le opzioni meno efficaci, ma sono usati spesso per il trattamento della rinite allergica insieme alla congiuntivite allergica.
Assistenza allergica
Lo strofinamento degli occhi a seguito di prurito è una risposta naturale. Tuttavia, strofinare peggiora solitamente la reazione allergica dovuto l'effetto fisico sui mastociti, che le induce a liberare più mediatori come risposta immunitaria. Non strofinate i vostri occhi!


http://www.forumsalute.it/community/forum_93_parola_al_medico/thrd_155899_congiuntivite_allergica_1.html

BISOGNA POI DARE UN PARTICOLARE RILIEVO ALLA:
CHERATOCONGIUNTIVITE PRIMAVERILE
E' una forma più grave di manifestazione allergica che interessa in genere bambini di tenera età e che generalmente si attenua o scompare dopo la pubertà. E' una malattia dovuta alla presenza di linfociti Th2, i quali sono responsabili di iperproduzione di IgE e della attivazione degli eosinofili e delle mastcells. I mediatori così liberati attivano a loro volta le cellule infiammatorie ed epiteliali. Il prurito è il sintomo costante con intensa fotofobia e arrossamento marcato con secrezione mucosa abbondante. Si distinguono tre forme cliniche: tarsale, limbare, mista.

Nelle forme tarsali sono caratteristiche le papille giganti, di dimensioni variabili, ma superiori ad 1mm localizzate alla palpebra superiore con aspetto di "acciottolato romano" su cui si deposita la secrezione mucosa. Nelle forme limbari gli infiltrati, localizzati al limbus, sono multipli e di aspetto gelatinoso, accompagnati a concrezioni di aspetto calcareo puntiformi all'apice, denominati noduli di Trantas; si nota nelle forme più gravi neovascolarizzazione corneale periferica. Nelle forme miste si trovano associati i segni delle due forme. L'interessamento corneale è frequente sotto forma di cheratite punctata superficiale, ed a volte si possono riscontrare ulcere a scudo, di colorito lattescente presenti nelle forme tarsali che bisognerà detergere chirurgicamente. La terapia si basa sull'uso degli steroidi topici instillati frequentemente ed infiltrazioni locali di cortisone intralesionale.


La congiuntivite allergica è caratterizzata dalla mancanza di secrezione purulenta e si riconosce per il forte prurito e gonfiore della congiuntiva. L'arrossamento oculare e il prurito interessano quasi sempre entrambi gli occhi e sono accompagnati da lacrimazione intensa.
La congiuntivite allergica si manifesta con maggiore frequenza nei giovani con predisposizione allergica o con un quadro di allergia generale già accertata.
Sovente, nelle donne la causa è da ricercarsi in un'intolleranza ai prodotti per truccare e struccare gli occhi e ai cosmetici in generale, compresi quelli definiti ipoallergenici. La semplice sospensione dell'applicazione del cosmetico irritante consente di ottenere il miglioramento dei sintomi.
Evitare o ridurre al minimo il contatto con l'allergene, laddove possibile,è, più in generale, il trattamento di base della congiuntivite allergica. La terapia, di competenza medica, si avvale di colliri a base di antistaminici (cromoglicato di sodio, nedocromile, levocabastina).
Il problema delle allergie è difficilmente superabile. Le sostanze più frequentemente responsabili delle allergie ai cosmetici sono: coloranti, conservanti e profumi. Mentre conservanti e coloranti sono indicati in etichetta (spesso, tuttavia, i secondi sono indicati con il numero “Color Index” comprensibile solo agli addetti ai lavori), i composti odoranti sono indicati solo con Parfum o Profumo. Per il consumatore è quindi difficile conoscere gli ingredienti esatti del prodotto. A complicare le cose, poi, c’ è il problema dell’ INCI name delle sostanze di derivazione vegetale.
L’ Inventario prevede che venga indicato in etichetta solo il nome della specie botanica da cui i composti originano, ma non sempre chi è allergico ad una sostanza sa se questa è contenuta anche all’ interno di qualche pianta. Chi è “sensibile” all’ Aspirina, e quindi all’ acido acetilsalicilico, ad esempio, non sempre sa che l’ acido salicilico è presente nel Salice, nell’ Olmaria e nella Gaultheria.

A fattori allergici sono dovute le congiuntiviti primaverili e flittenulare che per il loro carattere prevalentemente produttivo rientrano in questo gruppo.
Fra le forme catarrali ad eziologia allergica possiamo distinguere la congiuntivite che accompagna spesso la febbre da fieno (pollinosi congiuntivale). Essa è dovuta a ipersensibilità del tipo immediato nei confronti di certi tipi di pollini; và incontro ad esercerbazioni stagionali, si presenta con iperemia, scarsa essudazione, spesso con prurito e fotofobia, dovuta quest’ultima ad una associata cheratite puntata superficiale.
Le allergie dell'occhio coinvolgono prevalentemente la congiuntiva, che è il tessuto di rivestimento (membrana del muco) che copre la superficie bianca del bulbo oculare e la parte interna delle palpebre. La congiuntiva è una struttura di protezione che è esposta all'ambiente ed a molti allergeni differenti (sostanze che stimolano una risposta allergica) dispersi nell'aria. È ricco di vasi sanguigni e contiene più mastociti (cellule che secernono istamina ed eparina) rispetto ai polmoni. Le ghiandole lacrimali sono posizionate nelle parti superiori ed esterne dell'occhio. Sono responsabili della produzione della componente acquosa delle lacrime, che mantiene l'occhio umido e lava via le irritazioni. Le lacrime inoltre contengono le componenti importanti della difesa immunitaria quali l'immunoglobulina (anticorpi), i linfociti (globuli bianchi specializzati) e gli enzimi. La cornea è la guaina trasparente davanti al cristallino dell'occhio. La cornea non ha vasi sanguigni e pochissima azione immunitaria.
Perché gli occhi sono un obiettivo facile per le allergie? Quando aprite i vostri occhi, la congiuntiva è direttamente esposta all'ambiente senza l'aiuto di un sistema di filtrazione come le ciglia, i peli che si trovano comunemente nel naso.

Fattori allergici
Quasi la metà delle persone che soffrono di allergie hanno manifestazioni allergiche anche agli occhi. I soggetti più esposti a questa malattia allergica sono coloro che hanno un passato di rinite allergica e di dermatite atopica ed una forte storia familiare e/o personale di allergia. I sintomi compaiono solitamente prima dei 30. Lo scenario dei sintomi di sviluppo di allergia è pressoché simile per gli occhi come per il naso. Gli allergeni inducono l'anticorpo IgE a ricoprire le numerose
cellule (mastociti) nella congiuntiva. In risposta agli allergeni, i mastociti sono indotti a liberare l'istamina ed altri mediatori responsabili delle reazioni allergiche.
Le conseguenze sono prurito, bruciore e lacrimazione degli occhi che diventano rossi ed irritati a causa dell’infiammazione, che provoca la congestione.

La Congiuntivite allergica, anche denominata "rinocongiuntivite allergica", è il disturbo più comune tra le allergie degli occhi. Le condizioni sono solitamente stagionali ed è associata alla febbre da fieno. La causa principale è il polline, sebbene gli allergeni dell'interno quali gli acari, le muffe ed la forfora degli animali domestici quali gatti e cani possono interessare gli occhi per un intero anno. I disturbi tipici comprendono prurito, rossore, lacrimazione,bruciore, suppurazione acquosa e rigonfiamento della palpebra. In larga misura, i sintomi (iniziali) acuti sembrano relativi al rilascio dell'istamina. I trattamenti scelti sono tipiche gocce antistaminiche come l’olopatadina , decongestionanti ed innovativi farmaci stabilizzatori di mastociti. Gli steroidi d'attualità dovrebbero essere usati soltanto se prescritto da un medico per le reazioni severe e su una base di breve durata a causa del potenziale per gli effetti secondari. Gli antistaminici generalmente orali come il loratadina o il cetirizina sono le opzioni meno efficaci, ma sono usati spesso per il trattamento della rinite allergica insieme alla congiuntivite allergica.
Assistenza allergica
Lo strofinamento degli occhi a seguito di prurito è una risposta naturale. Tuttavia, strofinare peggiora solitamente la reazione allergica dovuto l'effetto fisico sui mastociti, che le induce a liberare più mediatori come risposta immunitaria. Non strofinate i vostri occhi!


BISOGNA POI DARE UN PARTICOLARE RILIEVO ALLA:
CHERATOCONGIUNTIVITE PRIMAVERILE
E' una forma più grave di manifestazione allergica che interessa in genere bambini di tenera età e che generalmente si attenua o scompare dopo la pubertà. E' una malattia dovuta alla presenza di linfociti Th2, i quali sono responsabili di iperproduzione di IgE e della attivazione degli eosinofili e delle mastcells. I mediatori così liberati attivano a loro volta le cellule infiammatorie ed epiteliali. Il prurito è il sintomo costante con intensa fotofobia e arrossamento marcato con secrezione mucosa abbondante. Si distinguono tre forme cliniche: tarsale, limbare, mista.


Nelle forme tarsali sono caratteristiche le papille giganti, di dimensioni variabili, ma superiori ad 1mm localizzate alla palpebra superiore con aspetto di "acciottolato romano" su cui si deposita la secrezione mucosa. Nelle forme limbari gli infiltrati, localizzati al limbus, sono multipli e di aspetto gelatinoso, accompagnati a concrezioni di aspetto calcareo puntiformi all'apice, denominati noduli di Trantas; si nota nelle forme più gravi neovascolarizzazione corneale periferica. Nelle forme miste si trovano associati i segni delle due forme. L'interessamento corneale è frequente sotto forma di cheratite punctata superficiale, ed a volte si possono riscontrare ulcere a scudo, di colorito lattescente presenti nelle forme tarsali che bisognerà detergere chirurgicamente. La terapia si basa sull'uso degli steroidi topici instillati frequentemente ed infiltrazioni locali di cortisone intralesionale.

_________________
Prof.D.Siravo
    siravo@supereva.it
http://drsiravoduilio.beepworld.it
    CELL:3385710585
 
Day Hospital Santa Lucia
del Dr Giorgio Giovanni Cezza

WB906
Medico di ABCsalute.it
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Messaggi: 129
Gentile Utente,
la condizione di sua moglie è solo la manifestazione appariscente di una più profonda disfunzione del suo sistema psico-neuro-endocrino-immunitario (abbreviato PNEI).

In particolare, la disfunzione del sistema immunitario porta alla produzione di anticorpi anomali che vanno a disturbare diversi organi (a seconda della predisposizione genetica) generando le diverse malattie croniche, tra cui anche la dermatite atopica e la congiuntivite allergica.

Se sua moglie vuole uscirne definitivamente da questo situazione, dovrà ripristinare la regolare efficienza del suo sistema PNEI.

Sarà poi il suo sistema PNEI funzionale a riparare i danni presenti nella sua Persona e a guarire le malattie in atto.

Altrimenti sarà costretta a mettere sempre colliri senza risolvere il problema: è come se volesse spegnere un incendio mentre è in azione continua il "piromane"!

Se vuole, io posso aiutarla in questo percorso diagnostico-terapeutico.
Mi faccia sapere.
Cordiali saluti.

Dott. CEZZA Giorgio Giovanni
Medico-Chrurgo - Specialista in Oftalmologia
Dir. San. del Day Hospital "Santa Lucia" - Maglie (Lecce)
giorgiocezza@libero.it

_________________
DAY HOSPITAL SANTA LUCIA DEL DR GIORGIO GIOVANNI CEZZA
    73024 MAGLIE (LE)
    Via Sante Cezza, 19
    0836.483848
    giorgiocezza@libero.it
http://www.giorgio-cezza.abcsalute.it
 
Mir84
Utente di ABCsalute.it
Messaggi: 1
Gentilissimi medici,
5 anni fa mi è stata diagnosticata una congiuntivite allergica e più volte durante l'anno sono costretta a curarmi con del collirio a base di cortisone.
Quello che vi chiedo, e su cui i medici sinora consultati mi hanno fornito pareri divergenti, è se tramite dei test posso capire a cosa sono allergica!
Al momento posso dirvi che soffro di congiuntivite in periodi differenti durante l’anno e per un anno ho eliminato i cosmetici al nichel.

Grazie dell'attenzione
 
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