Buongiorno Dottore, settimana scorsa, durante una visita oculistica approfondita il medico, guardando la retina dell'occhio dx, mi ha detto che è quasi certo che in tarda età soffrirò di maculopatia. Ora, mi chiedo, avendo io 35 anni, è possibile prevedere con così largo anticipo questa cosa? Seguendo il motto "prevenire è meglio che curare", c'è qualcosa che posso fare oggi? dall'alimentazione, agli occhiali da sole ecc. Specifico che non sono andata in allarme, solo, conoscendomi, non vorrei sottovalutare qualcosa e poi dire "POTEVO..." Inoltre, misurandomi la pressione oculare (16) mi ha detto che è al limite quindi mi ha consigliato di farmela misurare almeno ogni due anni. Cosa ne pensa?
La ringrazio in anticipo per il tempo dedicatomi.
PROF.SIRAVO
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SaraCorti ha scritto:
Buongiorno Dottore, settimana scorsa, durante una visita oculistica approfondita il medico, guardando la retina dell'occhio dx, mi ha detto che è quasi certo che in tarda età soffrirò di maculopatia. Ora, mi chiedo, avendo io 35 anni, è possibile prevedere con così largo anticipo questa cosa? Seguendo il motto "prevenire è meglio che curare", c'è qualcosa che posso fare oggi? dall'alimentazione, agli occhiali da sole ecc. Specifico che non sono andata in allarme, solo, conoscendomi, non vorrei sottovalutare qualcosa e poi dire "POTEVO..." Inoltre, misurandomi la pressione oculare (16) mi ha detto che è al limite quindi mi ha consigliato di farmela misurare almeno ogni due anni. Cosa ne pensa? post6309.html#p6309 http://drsiravoduilio.beepworld.it/patologieoculari.htm
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Gentile Sig.ra Sara Corti, se questo Medico che le ha pronosticato una maculopatia in tarda età conosce il futuro, poteva chiedergli una sestina per il SuperEnalotto!
Non è mai possibile affermare con certezza che una patologia, oculare o generale, si potrà manifestare in futuro.
Tuttavia, è bene che lei sappia che, per evitare la comparsa delle malattie croniche di ogni tipo è buona regola mantenere efficiente il sistema immunitario individuale (o meglio il sistema PNEI = Psico-Neuro-Endocrino-Immunitario).
E si inizia indagando nella storia naturale di ogni Persona per ricercare quegli eventi che possono aver reso già disfunzionale tale sistema. Se vuole, possiamo fare insieme questo percorso diagnostico. Un caro saluto. Dott. Cezza Giorgio Giovanni Medico-Chirurgo - Specialista in Oftalmologia Dir. Sanitario del Day Hospital "Santa Lucia" - Maglie (Lecce) e.mail: giorgiocezza@libero.it
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Buongiorno Dottore, dopo aver letto la sua risposta ho indagato un po' su internet sul vero significato del sistema PNEI, a me sconosciuto fino a poco fa, ed ho trovato davvero interessante ciò che ho letto. Lasciando da parte per un piccolo momento il discorso della maculopatia, ho un'invalidità del 46% a causa di 2 ernie lombari e soprattutto 5 ernie cervicali , una delle quali operata la scorsa estate e 2 con compressioni radicolari alle quali ad oggi proprio non so darmi spiegazione. Non ho mai fatto la scaricatrice di porto, non ho mai avuto incidenti... Nessuno sa spiegarsi il perchè, qualcuno dice lo stress...
Alla luce anche di questi problemi sono davvero interessata a fare un percorso diagnostico con il suo aiuto, se Lei è disponibile. Rimango in attesa di sue indicazioni.
Cordiali saluti.
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Gentile Sig.ra Sara Corti, certamente la posso aiutare in questo percorso.
Mi comunichi il suo indirizzo di posta elettronica e le indicherò le tappe di questo percorso. Utilizzi la mia casella e.mail: giorgiocezza@libero.it Un caro saluto.
Dott. Giorgio Cezza
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Buongiorno, mia madre di 80 anni circa 7 anni fa ha subito un intervento di cataratte ad uno occhio, e subito dopo non ha più visto completamente. Ha scoperto infatti che aveva una significativa presistente "maculopatia Umida" che però chi è intervenuto sulla cataratta non l'aveva diagnosticata. Nel frattempo, in questi anni ha cominciato ad avere problemi anche all'altro occhio il quale ha anch'esso una cataratta che andrebbe tolta. Anche su quest'occhio è stata individuata una maculopatia che però è "secca". Siamo andati da degli specialisti i quali ci hanno consigliato comunque di togliere la cataratta, dicendoci che non ci sono significativi rischi di perdere la vista in quanto la maculopatia è "secca" e non "umida" ... La domanda che vorrei porre è: l'intervento di cataratta potrebbe in teroia favorire una modifica della maculopatia da "secca" in "umida" ? Se si , in quale percentuale indicativa ? Molte grazie
Antonio
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OVVIAMENTE LA PRESSIONE VA CONTROLLATA MA LA SUA NON DOVREBBE PORRE GROSSI PROBLEMI FACCIA COMUNQUE UN OCT-HRT-GDX
L'elettrofisiologia è un'analisi diagnostica che consente di
indagare i fenomeni elettrici legati ad alcune attività fisiologiche, come per
esempio quella svolta dalle vie ottiche.
In questo caso, si...
Lo schema di Hess-Lancaster è un test a cui si ricorre per rilevare la presenza di anomalie nel funzionamento dei muscoli responsabili della motilità oculare. Grazie a questo esame, infatti, il medico...
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