condromalacia femoro-rotulea

Salve.
Ho 31anni e sono alto 1,80x74kg.
Nel 1991 ho avuto una frattura del terzo distale del femore dx, trattata con fissatore esterno che è consolidata bene. Però da allora ho avuto una riduzione della flessione di circa 10° ed una lassita dei legamenti che ora è un pò migliorata. Quest'anno ho fatto una RX ed RMN di controllo perchè avvertivo un aumento dei rumori articolari, senza dolori. il risultato è stato:
- strutture meniscali conservate
- Normalità delle strutture legamentose del pivot centrale
- Normalità dei legamenti collaterali
- rotula in asse
- sofferenza malacica della cartilagine rotulea tra cresta mediana faccetta esterna
- esiti di posizionamento di dispositivi metallici in stabilizzazione di frattura diafisaria di femore.

L'ortopedico che ha visionato la RMN ha detto che la condropatia è di 1°-2° grado e necessita di un'artroscopia per fare: lavaggio articolare, applicazione di radiofrequenze, shaving e valutare se è il caso di fare un trapianto di condrociti.
Premetto che svolgo un lavoro in cui sto dalle 6 alle 7 ore al giorno in piedi.
Ora sto prendendo delle dosi da cavallo [:D] di glucosamina e condroitina.
Secondo voi è veramente necessaria un artroscopia? Oppure è sufficiente fare infiltrazioni di acido ialuronico?

Il mio timore è che l'andare a "toccare" la cartilagine possa peggiorare la situazione, assottigliandola ancora di più. Quanto è possibile arginare il problema non chirurgicamente ?
Grazie in anticipo!