Salve,
mi chiamo Diego. Ringrazio di già a chiunque leggerà il mio papiro, sia tu un Dottore sia tu una persona che come me sta ancora lottando per problemi al ginocchio alla ricerca di una soluzione.
La mia storia inizia nel 2012 quando sono comparsi i primi dolorini passeggeri nel ginocchio sinistro. In quell'anno non gli diedi peso, visto che era fastidio più che dolore. Premetto che praticavo Karate, ma i fastidi non li attribuisco a questo, visto che durante gli allenamenti il dolore non c'era.
Nel 2013 i dolori si intensificarono, ma erano sopportabili e passavano quasi subito. In quello stesso anno iniziai a lavorare come spazzacamino e facevo anche lavori da manovale, quindi passavo molto tempo inginocchiato, caricavo pesi e spesso e volentieri con questi pesi mi toccava fare sia le scale dei palazzi che le scale per salire sui tetti.
Il culmine arrivò a giugno-luglio 2013, infatti il dolore era persistente e ogni volta che dovevo alzarmi da terra il ginocchio scricchiolava con tanto di dolore fino ad arrivare al blocco dello stesso.
Quindi decisi di fare una risonanza e questo fu il referto:
Cita:
~Esame eseguito con sequenze DP T1W e T2W e con soppressione del grasso secondo piani multipli.
~Non alterazioni del compartimento osseo in esame.
~Normali i rapporti femoro rotulei.
~Non alterazioni di segnale riferibili a condropatia.
~Non segni di versamento endoarticolare o bursale.
~Lesione del corpo corno posteriore del menisco mediale associata a formazione liquida di aspetto cistico nel recesso perimeniscale .
~Nella norma per morfologia e segnale i legamenti crociati ed i collaterali.
~Regolare il tendine rotuleo.
Da cui si deduce che il menisco (corno posteriore) era danneggiato. Il Dott. che mi visitò mi disse che dovevo operarmi e gli chiesi se dopo l'intervento sarei tornato come prima o quantomeno senza dolori e la risposta fu positiva, peccato la realtà fu ben diversa.
Di seguito vi lascio ciò che fece durante l'intervento:
Cita:
Anestesia spinale, profilassi antibiotica e antitromboembolica.
Laccio alla radice dell'arto. Campo Sterile.
Accesso artroscopico a 2 vie, si osserva e si palpa: Lesione di circa 1cm al passaggio corpo corno posteriore, regolarizzazione del margine meniscale, ipertrofia del corpo di Hoffa.
Oint wash, drenaggio, sutura, medicazione, bendaggio elastico.
*Da notare la lesione di circa 1cm che fu lasciata lì, a tutt'oggi mi è oscuro il motivo.*
Purtroppo da questo chirurgo non ci sono più tornato perché poi, a mio dispiacere, sono venuto a conoscenza che costui era più un macellaio che un chirurgo. Infatti dopo il primo intervento nell'ottobre del 2013 sono stato una settimana senza poter camminare dal dolore e dal versamento.
Dopo tanta fisioterapia, sedute di tecar ed elettrostimolazione ripresi pian piano a camminare, ripresi tono e forza muscolare. Solo che il dolore non è mai passato e anzi, è andato a peggiorare.
Decisi di farmi una risonanza di controllo e a ottobre del 2014 mi trovarono ancora una volta, il menisco rotto, sempre corno posteriore. Qui ha inizio la seconda parte.
Vi lascio il referto:
Cita:
Esiti di regolarizzazione del menisco interno .
A carico del corpo e del corno posteriore del menisco mediale si rileva una lineare
alterazione di intensità di segnale,a decorso orizzontale, riferibile a lesione meniscale, con
associate manifestazioni degenerative.
Non si rilevano alterazioni a carico del menisco esterno.
Non è presente versamento articolare in quantità significativa.
Nella norma i legamenti del pivot centrale ed i legamenti collaterali.
Iniziali segni di condromalacia rotulea con ispessimento della plica medio patellare.
Nella norma il tendine rotuleo e quadricipitale.
Decisi di farmi vedere da un altro chirurgo, che nella mia zona è parecchio rinomato come uno dei migliori.
Mi disse che andava operato e che dopo, non avrei più sentito dolore. Quindi, a novembre mi chiamarono e mi operò. Dopo l'intervento stette subito meglio, il giorno dopo potevo già camminare senza problemi (con le canadesi) a differenza del primo intervento.
Iniziai da subito con la fisio e tutto il resto, vedevo la differenza, solo che dopo poche settimane ricomparve il dolore dietro il ginocchio, nella parte interna che si stendeva poi in tutta la fascia sottostante la rotula, ma il dolore più forte era davanti come se qualcosa mi "mordesse" all'interno.
Glielo feci subito presente al chirurgo, mi visito e mi disse che era normale per il tipo di lesione che aveva il menisco (a manico di secchio), poi visitandomi notò le mie ginocchia valghe e mi prescrisse dei plantari, una puntura di acido ialuronico e risonanza di controllo.
Il controllo l'ho fatto circa 3 settimane fa, ho portato con me sia il referto della risonanza (fatta a febbraio) che la puntura. Nel referto si fa presente che ora la cartilagine si è assottigliata, soprattutto nella parte interna.
Ecco il referto:
Cita:
Indagine eseguita per "esiti artroscopia (meniscectomia mediale) ginocchio sx", confrontata con precedenti eseguite nel 2013 e 2014.
Regolare morfologia ed intensità del segnale del menisco laterale, dei legamenti crociati e dei legamenti collateralli.
Esiti di meniscectomia parziale mediale, con fini disomogeneità dell'intensità del segnale della porzione residua del corno posteriore, compatibili con meniscosi.
Assottigliamento della cartilagine femoro-tibiale, più evidente sul versante interno: si documentano infatti alcune irregolarità osteocondrali sulla superficie di appoggio centrale del condilo fermorale interno, sulla porzione centrale e sul profilo anteriore dell'emipiatto tibiale corrispondente, cui si associa edema spongioso osseo subcondreale.
Conservata la congruenza femoro-rotulea: si segnalano modesti segni di condropatia.
Minimo versamento endoarticolare; ipertrofia delle pliche sinoviali mediorotulea ed infrarotulea.
Nei limiti della norma il tendine quadricipitale ed il rotuleo.
Durante la visita mi ha fatto la puntura, gli ho chiesto per la ricostruzione della cartilagine o un qualcosa di risolutivo, ma mi ha detto di aspettare un altro po' per vedere come va.
Ad oggi il dolore non cambia e anzi a volte è più intenso.
Con l'uso dei plantari varizzanti, un po' è diminuita la pressione interna visto che ora il peso è all'esterno.
Solo che oltre al dolore nella parte interna ora si presenta più accentuato nella parte esterna.
Secondo voi, quale altre strade percorribili ho?
Premetto che ho 26 anni, da più di un anno e mezzo vivo col dolore, non corro più, non posso più allenarmi come prima, Karate non lo pratico più per ovvi motivi, ogni mattina mi sveglio col dolore e mi fermo qui...
Sinceramente vorrei tornare a fare quel che facevo prima, perché inizio a essere stanco, non mollo la presa, ma non ne posso più.
Se eventualmente, volete avere le risonanze in formato digitale per un controllo migliore, ve le posso far avere senza problemi.
Ringrazio chiunque mi risponderà.
Saluti,
Diego