Salve, sono un runner di 16 anni, da 2 mesi sono fermo a causa di un dolore al piede sx. In data 12/02/2015 ho eseguito la seguente RMN con i seguenti esiti: REFERTO RISONANZA MAGNETICA PIEDE SX: Sofferenza iperemico - edematosa dello scafoide tarsale, un po' sfumata (sovraccarico?). Piccolo versamento tra le ossa del tarso. Piccolo versamento anche nell'articolazione metatarso - falangea del primo dito. Regolari i tendini flessori ed estensori con guaina non distesa da versamento. Regolare la fascia plantare.
REFERTO RISONANZA MAGNETICA CAVIGLIA SX: Appena percettibile versamento nelle articolazioni tibio - tarsica ed astragalo - calcaneare. Profili cartilaginei sottili. Sofferenza iperemico - edematosa della spongiosa ossea dello scafoide tarsale con lieve edema delle parti molli adiacenti. Un po' inserito il legamento astragalo - scafoideo dorsale. Bene rappresentato il legamento deltoideo. Regolari i legamenti tibio - peroneale e peroneo - astragalico anteriori. Regolare anche peroneo - calcinare. Sottile il legamento a siepe sottastragalico senza versamento nel tessuto adiposo del seno del tarso. Piccole note degenerative del tendine achilleo con piccolo versamento nella borsa retrocalcaneare. Regolari le altre strutture tendine, il tendine del flessore lungo dell'alluce, del tibiale posteriore e del flessore lungo delle dita presentano guaina distesa da modesto versamento come per note di tenosinovite. Regolare la la fascia plantare.
Da allora mi è stato detto che dovevo stare a riposo dal l'allenamento podistico e che non c'era altra terapia da seguire se non il riposo e di programmare un'altra RMN dopo 2 mesi. Volevo avere un vostro parere su ciò che mi è stato detto e una spiegazione di cos'ho esattamente perché non è mai stato ben chiaro, precisando che vorrei riprendere a correre il più in fretta possibile, che in un mese di riposo dalla corsa il problema è abbastanza migliorato ma ho ancora un po' di dolore a camminare scalzo e nell'effettuare cambi di direzione e che si esistesse una qualsiasi terapia in grado di accelerare la mia guarigione non esiterei ad intraprenderla. Grazie
Dr Giorgio Pizzarello
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Quando si creano degli edemi ossei , se non c'è stato un trauma specifico , è molto probabile che nel suo caso ( runner ) la causa sia un sovraccarico funzionale da gesto sportivo , la corsa . È necessario studiare il tipo di piede che ha , l'asse dei suoi arti inferiori , il suo tipo di corsa ed il tipo di appoggio : è molto probabile che sia necessario per lei un Plantare specifico e certamente di appoggio della volta plantare . Come terapia collaterale antinfiammatoria locale utile Terapia fisica fisioterapica . Cordiali saluti Giorgio Pizzarello
Grazie mille dottore. Comunque ora io dopo 2 mesi e mezzo di riposo dal podismo sto meglio, come devo fare per capire se sono guarito e per sapere all'incirca tra quanto potrò riprendere a correre. Grazie ancora
Dr Federico Magnifico
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Trattasi di importanti problemi dovuti al sovraccarico. Il riposo non risolverà nulla se non nel breve periodo. Necessario assolutamente un approccio posturale e una valutazione precisa degli appoggi. Nel frattempo consiglio trattamento specifico con N.M.I. (scenar terapy)
Rimango a disposizione per ulteriori informazioni e cordialmente saluto
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Mille grazie dott. Magnifico per la sua gentile risposte. Nel frattempo volevo domandare se c'era qualche altro accertamento (o esame strumentale) che potessi fare per valutare l'evolvere della situazione all'interno del mio piede? Inoltre essendomi stato dato l'ok per andare in bicicletta dal mio fisiatra, ho cominciato da 2 settimane circa ad andare in bici, ma pur non avendo male mentre sono sul mezzo, ho notato che da 10gg a questa parte il dolore al piede si è un po' riaccentuato. Potrebbe essere dovuto al ciclismo? Se si, come mi devo comportare? Sto vivendo il periodo più brutto della mia vita, spero di avere un vostro cortese riscontro. Grazie
Dr Federico Magnifico
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Ribadisco i concetti già esposti nella precedente: per quanto riguarda l'uso della bicicletta importante è valutare l'angolazione del lavoro della tibio tarsica rispetto alla pedaliera, basta poco per sollecitare scorrettamente l'articolazione.
Cordiali saluti
_________________ Dr Federico Magnifico
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